Concorso – L'architetto Lamberto Rossi si aggiudica il secondo premio della sezione "Città storica" per il progetto Piano delle Aree Centrali di Fusignano.

Il 12 maggio presso la Casa dell'Architettura di Roma si è svolta la premiazione del concorso "La progettazione partecipata dello spazio pubblico", indetto nell'ambito della 1a Biennale dello Spazio Pubblico e promosso dall'Istituto Nazionale di Urbanistica, dall'ANCI, dalla Facoltà di Architettura di Roma Tre, e da Il giornale dell'Architettura in collaborazione con l'Ordine degli Architetti e La Casa dell'Architettura di Roma. La giuria del concorso è formata, tra gli altri, dall'architetto Mario Spada, Coordinatore della Biennale, e dal prof. Domenico Cecchini Presidente di INU Lazio.

Il concorso mira a promuovere i processi di progettazione partecipata che hanno contribuito in maniera rilevante alla costruzione di spazi pubblici di qualità. La dispersione insediativa, le mutazioni indotte dall'economia globalizzata, le ondate migratorie, sottopongono le aree urbane a uno stress che offusca i codici di cittadinanza e riduce gli spazi pubblici a spazi residuali ove si disperdono le relazioni di prossimità. Il Concorso documenta e promuove le buone pratiche di progettazione partecipata come esperienze esemplari da riapplicare in altri contesti.

Il 2° Premio della sezione "Città storica" è stato conferito a Lamberto Rossi per il progetto Piano delle Aree Centrali di Fusignano (RA). L'architetto milanese da oltre trent'anni persegue un'idea di urbanistica basata sulla partecipazione degli utenti e sull'istituzione di laboratori urbani nelle zone da riqualificare. Il modello deriva dalle esperienze di Renzo Piano - i noti laboratori di Quartiere di Otranto e Burano - e di Giancarlo De Carlo a cui Rossi ha partecipato. La giuria ha ritenuto di premiare il progetto "per la capacità di integrare il sistema degli spazi aperti con un sistema di edifici pubblici creando, anche attraverso alcune demolizioni selettive, una rete di luoghi attrattivi di qualità".

Il progetto premiato è il recupero dell'ex-cinema Italia come Auditorium per la Musica Barocca a Fusignano, comune di circa ottomila abitanti alle porte di Ravenna. E' inteso non come opera singola bensì come intervento conclusivo di un lungo e vastissimo Piano di Riqualificazione degli spazi pubblici del centro storico, dove sono stati sperimentati processi di progettazione partecipata che hanno contribuito in maniera rilevante alla costruzione di spazi pubblici di qualità. Quella di Fusignano è un esempio di urbanistica "dalla parte dei cittadini".

Un'esperienza ventennale promossa insieme ai tre sindaci che si sono succeduti, attuata grazie all'istituzione di due Laboratori di Recupero Urbani (1990 e 2002). L'intera città è stata riorganizzata  realizzando una concatenazione di aree e attrezzature - sia pubbliche che private - di qualità in termini di fruizione, funzionalità, e morfologia: un continuum urbano interamente pedonale che ricollega la piazza storica all'ex ospedale settecentesco. Oggi partendo dalla piazza Corelli - rinnovata e dotata di un palco mobile (su martinetti idraulici) - si percorre il portico dell'ampliamento della Biblioteca Comunale; lasciandosi alla sinistra il nuovo complesso di residenze private e pubbliche realizzate, si entra nella nuova piazza dove è stato completato l'auditorium per la musica barocca, per poi proseguire attraverso i due giardini pubblici - unificati e recuperati - alla volta dell'ex-ospedale di S. Rocco restaurato come Centro Civico/Museo e edilizia pubblica. Il percorso termina davanti alla facciata neo-classica dell'ex-Ospizio Giovannardi recuperato come housing sociale dove convivono - secondo un modello di integrazione esemplare - anziani autosufficienti e lavoratori immigrati.

CV

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