Ricerche – La crisi, secondo un rapporto Euroconstruct e Cresme, riguarda soprattutto i paesi dell'area Euro. La ripresa potrebbe arrivare nel 2010

Per il mercato europeo delle Costruzioni si annuncia un triennio ricco di difficoltà, a causa della netta frenata del settore nei paesi occidentali. È quanto emerge dal rapporto su "Il Mercato delle Costruzioni in Europa al 2010 " elaborato da Euroconstruct e Cresme (il Centro di ricerche economiche e sociali sul mercato delle costruzioni).

Il Mercato delle Costruzioni in Europa al 2010
 Il 2007 ha rappresentato la fine della fase espansiva in atto dal 1999 e culminata nel picco del 2006, quando le costruzioni crescevano più velocemente del Pil dell'Europa a 27 (3,8% contro 3,0%). Dal 2007 il ciclo è entrato nella sua fase discendente, con una crescita ridotta (+2,7%), allineata al ritmo espansivo del Pil (+2,8%). Il 2008 sarà invece caratterizzato da una vera e propria recessione: le ultime previsioni stimano infatti un tasso negativo per il settore (-0,3%), a fronte di un Pil europeo che continua, seppure debolmente, ad aumentare (+1,8%). Il rapporto ipotizza uno scenario simile per il 2009, con il comparto che dovrebbe rimanere in una fase di stagnazione (solo +0,2%), risentendo di un ulteriore rallentamento dell'economia continentale (+1,7%). Una leggera ripresa potrebbe arrivare nel 2010 (+1,6%), quando il Pil dovrebbe riavvicinarsi a un tasso di crescita di due punti percentuali (2,1%).

Un settore a due velocità
La recessione del 2008, sottolinea lo studio, è da ricondurre al cattivo andamento dell'Europa occidentale, che segnerà un -0,8%. Al contrario l'Europa dell'est (Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia) vedrà migliorare il proprio tasso espansivo, che crescerà dal 9,2% al 9,7%. Il 2009 rappresenterà un anno di stasi per l'Europa occidentale (invece dell'incremento di 1,2 punti percentuali stimato in precedenza), mentre i 4 paesi dell'est continueranno a crescere a ritmi consistenti.

Le costruzioni sempre trainanti nell'Europa dell'Est
 Lo squilibrio tra Est e Ovest è stato una costante di questi ultimi anni: nel 2007 i 4 paesi ex comunisti sono cresciuti del 7,5%, confermando la velocità del 2006. La Polonia, in particolare, rappresenta da sola più della metà del mercato orientale, e si caratterizza per la crescita più veloce. Dopo il +12% del 2007, nel triennio 2008-2010 continuerà la fase espansiva a una velocità media annua del 12%, anche se la tendenza è di un progressivo rallentamento. Più moderato invece l'incremento previsto per il secondo mercato dell'area, quello ceco, che nel medio termine continuerà a crescere circa del 5% annuo, per un peso superiore al 25% del mercato. Per i due mercati più piccoli, che insieme non superano il 20% delle costruzioni nell'Europa dell'est, si registrano dinamiche differenti: le costruzioni in Ungheria vivranno una fase espansiva e, dopo la battuta di arresto del 2007, registreranno tassi di crescita via via più brillanti, dal 3% del 2008 fino al 6% del 2010. In Slovacchia invece, si prospetta un rallentamento dello sviluppo, che passerà dal 6% dell'anno in corso al 3% del 2010.

La debolezza dei paesi occidentali
Diversa, come detto, la situazione sul lato occidentale del Vecchio Continente: innanzitutto lo studio Euroconstruct evidenzia la situazione dei mercati spagnolo e italiano, che hanno smesso di crescere e sono entrati in territorio negativo. Male anche il mercato francese, che ha dimezzato il ritmo espansivo del periodo 2000-2006 e scenario assai debole per la Germania, che, con tassi di crescita di poco superiori all'1% nel periodo 2008-2010, sembra aver limitato la fase più vivace della sua ripresa. Lo studio mette in luce il ritmo ancora più modesto che dovrebbe caratterizzare le costruzioni in Gran Bretagna (0,7% in media nel triennio 2008-2010).Tra gli altri paesi, significativo il caso del mercato irlandese, per il quale è prevista la peggiore performance tra tutti i 19 paesi occidentali, pari a una flessione media annua nel triennio 2008-2010 di oltre tre punti percentuali.