testo a cura di Davide Cattaneo

RESIDENZA COLLETTIVA PLAYTIME
testo a cura di Davide Cattaneo

Luogo: Nantes
Progettazione: Tetrarc Architetti - Michel Bertreux, Patrick Moreuil, Daniel Cauda, Louise Follin, Frédérique Raynal
Committenza: La Motte
Ingegneria strutturale: IBA
Superficie complessiva: 3800 mq
Cronologia lavori:
Progetto: 2004
Termine dei lavori: 2007
Costo di costruzione: 8.200.000 euro
Foto: Stéphane Chalmeau

Un complesso eterogeneo

Playtime è un complesso residenziale progettato dallo Studio Tetrarc di Nantes e caratterizzato da un insieme eterogeneo di volumi distribuiti attorno ad un giardino pensile collocato in posizione centrale. Nei tre edifici dell'altezza di otto piani e nel volume comune che li  raccorda in una sorta di basamento sono ospitate 103 residenze (57 monolocali per studenti, 38 appartamenti di differente tipologia, 8 appartamenti duplex), un giardino, uno spazio fitness e un centro sportivo.
Il centro fitness, che comprende palestra, bagno turco, sauna e piscina termale, occupa il piano terra della struttura. Costituisce una sorta di basamento per tutto l'organismo edilizio, la pietra angolare sulla quale elevare tutta la costruzione; sulla sommità di questa base, un giardino e una piccola piazza diventano spazio comune di socialità all'aperto. Il piano terra funge perciò da elemento di connessione e si sviluppa perpendicolarmente alle residenze distribuendo 1500 mq destinati a locali commerciali e ad un ospedale veterinario.
È un progetto a scala urbana ma allo stesso tempo quasi di design perché accanto al ruolo di residenza collettiva e alla definizione degli spazi comuni necessari, la definizione di ogni dettaglio anche formale rimanda a pratiche e ad interpretazioni più legate alla sfera degli oggetti.
Se si esclude il lato perpendicolare agli edifici, occupato da una strada con andamento parabolico che ha, tra l'altro, contribuito a determinarne la posizione, gli edifici sono circondati da ampi spazi verdi che ricoprono una superficie di 2000 mq. La struttura del corpo di fabbrica è quella tipica di un edificio in linea in cui il vano scale/ascensore cieco è posizionato al centro della costruzione e permette di organizzare in maniera flessibile una moltitudine di varianti abitative. Il progetto enfatizza la verticalità delle facciate principali e, in modo differente, nei due lati più corti, ricercando un dialogo con il contesto con cui si relaziona visivamente.
Dalla base si sviluppa il primo edificio di otto piani destinato agli appartamenti di piccolo taglio,
accessibile direttamente dal giardino chiuso. Un diaframma leggero, una tela che avvolge tutta la facciata, consente di schermare le aperture che danno direttamente su questo spazio pubblico mentre nella facciata sud profonde logge e balconi scandiscono il prospetto e consentono la mediazione della luce naturale.
Il centro sportivo occupa il primo piano della residenza.
Sul lato ovest del blocco residenziale è presente una serra a doppia altezza, una soluzione originale quanto intelligente sia per quanto riguarda la regolazione delle condizioni climatiche, sia come luogo di svago e di relax per gli abitanti.
L'accesso agli alloggi avviene attraverso una galleria coperta in legno, una figura quasi ludica, un percorso sinuoso realizzato alla quota del giardino.
A completare il programma un unico e ampio parcheggio interrato.

Tra artificio e natura

L'attenzione alle tematiche ambientali e più in generale una progettazione consapevole che tenga conto della necessità di un controllo efficace dei consumi e delle risorse utilizzate si esprime nella scelta di soluzioni molto efficaci. L'integrazione tra gli edifici costruiti (artificio) e la vegetazione (natura) è una linea guida del progetto e si articola nella collocazione programmata di un notevole numero di alberi tra i volumi, ma anche attravreso l'incentivo ad una crescita spontanea degli elementi naturali. Tutte le superfici orizzontali disponibili sono occupate dal verde, con la presenza del giardino pensile e con l'inserimento della vegetazione anche sulla copertura.
Grande attenzione è stata rivolta anche nell'utilizzo dei materiali naturali come testimonia il cospiquo impiego di legno nei corridoi e nella passerella di distribuzione degli alloggi.
Dal punto di vista energetico alcuni sapienti accorgimenti progettuali hanno sonsentito di limitare al massimo i consumi. Nel complesso l'edificio presenta una grande inerzia termica grazie all'isolamento esterno del lato nord e alla creazione della serra sul lato sud.
Un sistema di recupero dell'acqua piovana consente inoltre di poter dare acqua ai giardini e a tutta la vegetazione presente.
Il progetto e i suoi committenti hanno ottenuto "La Piramide d'Oro", il prestigioso premio della Federazione Nazionale Costruttori di Promotori Francia (FPC).