progetti – Nuova residenza universitaria lungo Corso Buonarroti a Trento.

Il progetto è relativo alla realizzazione, da parte dell’Opera Universitaria della Provincia Autonoma di Trento, della nuova residenza universitaria Mayer su un’area collocata a Trento lungo corso Michelangelo Buonarroti. Sul lotto di intervento preesisteva un edificio di inzio secolo già destinato ad albergo e successivamente a residenza studentesca. L'Opera universitaria si è quindi posta l' obiettivo di un intervento integrale sul comparto in questione, attraverso la demolizione dell’edificio esistente e la realizzazione di uno nuovo fabbricato, caratterizzato da un alto livello di standard e dedicato all’alloggio di studenti .
Il fabbricato aperto verso sud e chiuso verso nord e lungo corso Buonarroti e la ferrovia un'esposizione ottimale sia per quanto riguarda gli aspetti climatici ed il soleggiamento, sia per quanto riguarda le questioni di carattere acustico, con particolare riferimento alle ricadute determinate dalla presenza ravvicinata della ferrovia. A livello terra vengono collocate le principali destinazioni di carattere collettivo. Ai piani superiori trovano collocazione le zone propriamente destinate alla residenzialità. Da un punto di vista strutturale l’edifico sarà realizzato con struttura tradizionale in c.a. per quanto riguarda il piano interrato destinato a garage e con struttura portante in legno (solai intermedi, pareti e solaio di copertura) per quanto riguarda i cinque livelli fuori terra (eccezion fatta per i vani scala ed ascensore principali, realizzati in c.a ed i vani scala di sicurezza realizzati con struttura in acciaio). I pannelli in legno lamellare saranno realizzati in compensato di tavole (X-Lam) incollate per mezzo di colle non inquinanti e prive di formaldeide. Le caratteristiche statico-strutturali di questi elementi sono paragonabili al legno lamellare e risultano avere eccellenti prestazioni nell’assorbimento di carichi verticali ed orizzontali, derivanti dall’azione del vento o da eventi sismici. Grande attenzione viene rivolta alla coibentazione dell’intero manufatto edificato attraverso l’impiego di 14 cm di lana di legno posto in opera su tutte le murature perimetrali. Per quanto riguarda gli impianti meccanici l’aspetto più innovativo del progetto consiste nell’impiego di gruppi funzionanti ad assorbimento, accoppiati con l’energia geotermica ed un impianto eliotermico per la trasformazione dell’energia solare in termica.
Il sistema di generazione del calore si può quindi definire come pompa di calore geotermica ad energia solare. L’impianto solare termico è realizzato per mezzo di collettori posti in copertura per una superficie complessiva di 80 mq. In parallelo ed in integrazione dell’impianto solare sono previsti 2 gruppi termici a condensazione alimentati a gas metano. All’interno di ogni ambiente è prevista la posa di pannelli radianti a soffitto. L’adozione di un sistema radiante a bassa temperatura consente di ottimizzare l’utilizzo della pompa di calore nel periodo invernale e di raffrescare l’edificio nel periodo estivo, per quanto riguarda il carico sensibile, direttamente con l’energia geotermica. Il controllo della qualità dell’aria degli ambienti e dell’umidità estiva è affidato ad un impianto di ventilazione forzata completo di recuperatori di calore ad alta efficienza. Per quanto riguarda l’impianto idrico sanitario è prevista la raccolta e l’utilizzo dell’acqua piovana, per l’alimentazione delle utenze d’acqua non potabile e l’irrigazione. Da un punto di vista degli impianti elettrici ed elettronici l’edificio sarà dotato di impianti domotici per facilitare la gestione dello studentato ed ottimizzare i consumi energetici. In copertura dell’edificio è previsto un impianto fotovoltaico, realizzato per mezzo di pannelli con celle in silicio monocristallino di potenza pari a circa 20 kW. L’edificio ha intrapreso il percorso verso la certificazione LEED NC 2.2. Come noto gli standard LEED, indicano i criteri ed i requisiti per costruire edifici eco-compatibili, capaci di interagire con l’ambiente in maniera sostenibile ed autosufficiente non solo a livello energetico, ma anche dal punto di vista idrico, dei materiali, della qualità dell’aria interna e della corretta gestione del processo costruttivo. Si tratta dunque di un sistema di rating (Green Building Rating System) per lo sviluppo di edifici ad elevata qualità, "verdi". L’iscrizione ufficiale del progetto è avvenuta nell’ottobre 2008, ma il gruppo di progettazione ha iniziato le fasi preliminari di analisi dei crediti per ciascuno dei requisiti caratterizzanti la sostenibilità dell’edificio, sin dalla genesi del progetto. L’analisi dei crediti di design, che sta proseguendo ora nella fase esecutiva del progetto, con la consulenza del Distretto Tecnologico Trentino Habitech e dello studio statunitense FTC&H, sta permettendo lo sviluppo sia di approfondimenti sotto il profilo tecnico che di elementi nuovi dal punto di vista della metodologia e delle evidenze da produrre nel percorso di certificazione. L'edificio sta acquisendo punteggio in tutte le categorie del protocollo (siti sostenibili, gestione efficiente dell’acqua, energia ed atmosfera, materiali e risorse, qualità degli ambienti interni, progettazione ed innovazione), rivelandosi un progetto ben bilanciato in tutti gli aspetti della sostenibilità. L’edificio punta al raggiungimento del livello di certificazione Gold, con aspettative di ottenimento della certificazione Platinum, il livello di eccellenza assoluto in termini di sostenibilità ambientale prevista dal protocollo LEED.