Residenze in corso Como a Milano – focus antisismica

L'area di intervento era portatrice di molteplici criticità legate al traffico dei convogli della sottostante metropolitana e della prospiciente stazione Garibaldi, perciò nelle residenze di corso Como è stato introdotto un giunto antivibrazione al livello dell'attacco delle strutture interrate con i livelli superiori. Una tecnologia fino ad allora assai di nicchia, di norma richiesta solo per edifici specialistici "ad alto contenuto tecnologico", e comunque generalmente adottata in modo parziale solo in particolari snodi della struttura ritenuti suscettibili a vibrazioni più di altri.
In questo intervento si è optato per l'adozione generalizzata di tale sistema in accoppiamento alla struttura portante, nonostante la complicazione legata alla variazione dell'andamento altimetrico, con riferimento sia al piano di posa che ai volumi e, dunque, ai relativi carichi.

La tecnologia in questione consiste nell'interposizione di isolatori di tipo elastomerico in gomma naturale fra le strutture interrate, collegate direttamente a terra e quindi particolarmente soggette a vibrazioni, e le soprastanti, che ne risultano in tal guisa isolate. Il fabbricato è stato "tagliato" interamente ai diversi livelli di estradosso del primo solaio mediante l'interruzione della continuità dei getti di tutte le strutture verticali; sono stati adottati, di conseguenza, accorgimenti costruttivi per garantire la stabilità della costruzione, come l'inserzione di connettori a taglio all'interno dei getti dei pilastri e il loro ancoraggio al piede mediante un'orditura bidirezionale di travi di calcestruzzo armato.