Referenze – I prodotti Röfix utilizzati nel restauro del santuario di Tignale (BS)

Nel secolo XIII, durante una violenta battaglia tra Bresciani e Trentini, una luce abbagliante scaturì dalla rupe a 700 metri di quota, dove già esisteva un tempietto dedicato alla Beata Vergine Maria. La luce paralizzò i Trentini, permettendo ai Bresciani di sopraffarli: gli abitanti di Tignale videro la presenza della Vergine sulla montagna sotto forma di quella Stella luminosa, ragione per cui il Santuario di Monte Castello a Tignale (BS) ancora è stato particolarmente dedicato al culto di Maria, “Madonna della Stella”. I primi dati sicuri relativi all'esistenza del Santuario di Monte Castello risalgono a due secoli dopo rispetto alla battaglia tra Bresciani e Trentini e precisamente al 1458, data che appare su un affresco presente nei locali inferiori del santuario. La chiesa è sicuramente ricordata poi, a partire dal 1500, nelle visite pastorali di Bernardo Clesio, arcivescovo di Trento.
I lavori di restauro al Santuario sono stati condotti in due fasi distinte: la prima fase, nell'inverno del 2006, ha coinvolto il restauro delle gradinate di accesso al Santuario, della preziosa balaustra di fattura settecentesca, e delle bugne degli archi del porticato; la seconda fase, attuata nell'inverno dell'anno successivo, si è concentrata particolarmente sulla ristrutturazione della facciata.
La prima fase di intervento ha preso avvio con la numerazione e la rimozione dei trenta gradini della scalinata che si affaccia sopra il lago, sul lato destro della facciata. Ai gradini numerati e posizionati nell'area del cantiere sono state rimosse le stuccature cementizie, è stato formato un massetto di sottofondo con rete elettrosaldata e armatura al piede di fondazione e si è proceduto all'impermeabilizzazione del massetto con speciali resine protettive. È seguita la ricollocazione dei gradini ammorsandoli nei muri perimetrali e con perni metallici sporgenti dal piano inclinato. Le antiche cromie dalle tonalità rosa e grigio e le diverse finiture dei gradini sono tornate alla luce a seguito di una pulitura generale con una idropulitrice a pressione controllata, della stesura di uno stato di rinzaffo raso pietra, con malta premiscelata composta da calce idraulica naturale, calce aerea e sabbia silicea RÖFIX 695, seguito da intonaco da finitura frattato e spazzolato RÖFIX 695, calce aerea e sabbia silicea, della intonazione cromatica e della protezione superficiale con velatura di latte di calce e pigmentato con terre naturali.
Ultimata la scalinata di destra, si è intervenuti analogamente per i trentuno gradini della scalinata a monte, maggiormente degradata, soprattutto per la presenza di numerose zanche metalliche nelle pedate dei gradini stessi, di catene di contenimento e di una irregolarità del muro di sinistra.
A causa di continue infiltrazioni di acqua, il porticato, costituito da tre fornici di archi a tutto sesto su pilastri a sezione quadrata, presentava depositi superficiali, vegetazione, patina biologica, incrostazioni di calcite e carboniose. Con la loro rimozione si possono ammirare le bugne in pietra nelle loro cromie naturali e constatare con quale maestria furono scolpite. Sono stati rimossi anche gli intonaci cementizi che coprivano la volta del porticato e i muri della chiesa, poi sostituiti con uno strato di rinzaffo con malta premiscelata a base di calce idraulica naturale, calce aerea e sabbia silicea RÖFIX 695. Ai muri si è aggiunto uno strato di intonaco a base di calce idraulica naturale, invece alle volte un intonaco di finitura con malta tixotropica a base calce RÖFIX 441.
I lavori del 2006, sospesi per l'apertura stagionale del Santuario, sono ripresi l'inverno successivo, con l'obiettivo di recuperare gli ambienti sotto le scalinate e soprattutto di restaurare la facciata, rimasta incompiuta nel 1903. Inoltre, la seconda fase dei lavori ha comportato il recupero del manto di copertura, il restauro del paramento murario del fronte nord-ovest della chiesa e del campanile. A completamento dell'intervento, la realizzazione di un servizio igienico nel retro di sacrestia, riservato ai celebranti, il recupero del muro di contenimento del sagrato e le sistemazioni esterne attorno al Santuario.
I lavori sono partiti dal campanile attuando un intervento in copertura per l'allontanamento dell'acqua piovana. Il paramento murario del campanile e della chiesa presentava depositi superficiali di tipo vegetale. Dopo la loro rimozione meccanica e il trattamento di disinfezione della superficie si è proceduti al lavaggio generale e al successivo reintegro delle stilature di malta nelle zone mancanti. I capichiave delle catene in ferro, dopo la spazzolatura, sono state trattate con convertitore passivante e protettivo.
Il palinsesto della parete nord-ovest della chiesa è stato trattato con le stesse metodologie del campanile: è tuttavia da evidenziare la necessità di rimodellare l'intonaco delle strombature della finestra a ogiva della chiesa superiore e l'intonazione a velatura degli intonaci della parte inferiore della chiesa. Per questo intervento murario è stato formato uno strato di rinzaffo raso pietra con malta composta da calce idraulica naturale RÖFIX NHL5 - EN 459-1.
Il restauro della facciata del Santuario, il primo colpo d'occhio per il pellegrino che sale le lunghe scalinate, è stato compiuto con l'obiettivo di creare una veste omogenea con gli elementi in pietra, senza però ricercare un completamento che sarebbe risultato anacronistico. Si sono rese necessarie opere di stuccatura e sigillatura per proteggere dalle infiltrazioni e dall'acqua piovana. La superficie degli intonaci è stata integrata con un velo sottile di nuovo intonaco di finitura, imitativo della superficie originale, composto da calce idraulica naturale RÖFIX NHL5. Gli archi e le mondanature, finiti con un intonaco di finitura differente, esaltano sulla facciata nella diversificazione dei colori. Una particolare cura è stata riservata agli elementi in pietra: portali, finestre quadrate sopra le porte laterali, colonnine a tutto tondo, basi semplici e basi scolpite. Ulteriori lavori hanno portato al completamento di opere già avviate in precedenza. In particolare, il porticato è stato ultimato con gli intonaci alle pareti e una pavimentazione in pietra Botticino Classico a dama e con fasce perimetrali delimitanti le tre campate. Sotto le scalinate si sono ricavati quattro locali accessori dei quali si sono stonacati i muri e lasciati a pietra a vista.
Esternamente il sagrato del Santuario è circondato da murature in pietra a vista: il muro che costeggia la strada alta è stato sottoposto all'eliminazione della malta di allettamento ammalorata, al lavaggio con idropulitrice, alla stuccatura delle connessure con malta idraulica e inerti e alla spazzolatura finale.

scheda azienda

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