ospedali – Montemurlo (Prato). Ipostudio Architetti ha realizzato il progetto di ampliamento, ristrutturazione e riqualificazione degli edifici rurali esistenti per questa Residenza Sanitaria con 40 posti letto e Centro Diurno per 10 persone.

Il progetto è situato su di un'area di grande rilevanza paesistica per la sua vocazione agricola intrinseca, caratterizzata dalla presenza di terrazzamenti realizzati con muri a secco. La specificità del tipo di insediamento da realizzare ha reso necessaria una mediazione tra la logica di impianto e il complesso assetto strutturale e morfologico che presenta il terreno. Da questo nasce la volontà di realizzare un solo affaccio verso valle e la forma che asseconda le curve di livello del terreno.
Il progetto del nuovo edificio si basa sulla volontà di integrare nuovo ed esistente attraverso un'operazione di riuso funzionale che doveva rispondere alla necessità di riutilizzare gli edifici rurali esistenti integrandoli nella nuova struttura. Il principio unificatore deriva dal concetto di aia, caratteristica propria delle fattorie delle colline toscane. Nelle situazioni di pendio, l'aia si esplica attraverso un basamento tale da costituire un giardino pensile. La quota dell'aia diventa la quota delle preesistenze e di accesso alla struttura, e nel volume che si costituisce tra il limite murario e il pendio del Poggio trovano posto i nuclei abitativi della struttura. L'organizzazione del complesso prevede i nuclei abitativi disposti a ventaglio in affaccio sulla valle secondo un sistema ripetuto sui due livelli della struttura. Il basamento lascia libero lo sguardo verso valle attraverso un gioco di pieni e vuoti ed è risolto architettonicamente come un muro a due livelli. La natura di questo muro è il suo essere diaframma costituito da due pelli: una vetrata con un rapporto diretto con le stanze degli ospiti, l'altro, a una distanza di 1,80 m, di pietra con bucature casuali che rendono le singole camere riconoscibili e individuabili. Ne risulta che ogni stanza sia, nella sua serialità e ripetibilità planimetrica, unica.
Il diaframma più esterno del muro è rivestito della pietra locale ricavata dagli scavi del cantiere, come evocazione dei muri a secco tipici della campagna toscana.

Focus distribuzione funzionale
L'impianto della residenza si sviluppa dietro il muro e intorno a una corte giardino, articolandosi su due livelli realizzati a quote inferiori rispetto alla superficie del terrazzamento ove si trova l'ingresso principale. Al primo livello si trovano le funzioni "pubbliche", quali la hall con reception, alcuni uffici amministrativi e i servizi aperti agli ospiti esterni, il centro diurno e i luoghi di vita collettiva, nonché l'ingresso.
Nella parte centrale, raggiungibile dalla terrazza esterna tramite un ascensore e una scala, sono concentrati gli spazi per le attività collettive della residenza, tra cui la cappella, uno spazio polifunzionale e un'ampia terrazza coperta cui corrisponde, nel disegno del fronte verso la valle, una grande apertura verso il paesaggio.
Al livello più basso, adiacenti ma tra loro opportunamente separati, si sviluppano i tre nuclei della residenza, con le camere disposte a ventaglio tra l'allungata corte-giardino interna, costeggiata dal corridoio di distribuzione, e lo spazio aperto del pendio verso il quale si affacciano le camere; tra queste si apre un'ampia area in cui trovano sede i principali servizi dei nuclei.
Particolarmente suggestive sono le terrazze aperte ricavate nell'intercapedine tra la parete esterna e quella interna, alternate a pozzi di luce che consentono la percezione dell'intera estensione verticale dello spazio.
Le diverse aree funzionali sono disposte secondo un'impostazione planimetrica per fasce-percorrenze, spazi di servizio, spazi serviti; uno schema razionale già collaudato, che intreccia fasce concentriche a giaciture radiali. Tale soluzione consente una divisione e semplificazione dei flussi interni del personale e delle merci, tramite una spina di collegamento orizzontale, ricavata tra la corte-giardino e la collina, che unisce i due blocchi di collegamento verticale; un'analoga considerazione si può fare per gli accessi di servizio, indipendenti e aperti su strade carrabili esclusive rispetto a quelli riservati agli ospiti. Altrettanto efficace, infine, la caratterizzazione degli spazi, a partire dalla posizione baricentrica dei servizi di supporto e degli spazi comuni che divengono via via più privati, avvicinandosi agli ambienti destinati ai residenti.


Scheda progetto

luogo: Montemurlo (PO)

cliente: Azienda Sanitaria Locale 4 di Prato

progetto architettonico: Ipostudio Architetti

partner: STS Spa (coordinamento generale)

impresa di costruzione: Restructura soc. coop. Srl (I fase – edificio al grezzo). Staccone Spa Costruzioni Generali (II fase – completamento)

progetto strutture: aei progetti

impianti di riscaldamento: Consilium Servizi di Ingegneria

impianti di ventilazione: Consilium Servizi di Ingegneria

impianto elettrico: Consilium Servizi di Ingegneria

fotografie: Pietro Savorelli, Jacopo Carli, Archivio Ipostudio

tempi di progettazione: Progettazione definitiva ed esecutiva:1999

tempi di realizzazione: Realizzazione edificio al grezzo: 2002-2005; Completamento 2008-2010

superficie costruita mq: 3.660 mq

volume costruito mc: 12.580 mc

Scheda studio

Studio: Ipostudio architetti

Indirizzo: piazza Giuseppe Poggi, 1

Città: Firenze

Telefono: 055 244041

Fax: 055 244042

e-mail: ipostudio@ipostudio.it

www: www.ipostudio.it

Lucia Celle, Roberto Di Giulio, Carlo Terpolilli, Elisabetta Zanasi Gabrielli