(© Arch. De Silvestro)

È situata lungo la strada provinciale che collega Auronzo di Cadore a Padola di Comelico Superiore attraverso il Passo Sant’Antonio, in provincia di Belluno. È una costruzione anni '70 con una tradizione di vecchio bar - ristorante, completamente recuperata grazie all’intervento di Rubner Haus.

(© Arch. De Silvestro)

Un lavoro di riqualificazione importante ma non invasivo - spiega l’architetto Mariachiara De Silvestro, che si è affidata a Rubner Haus per la realizzazione - volevamo creare un’architettura rurale diversa da quella tipica della zona, che rompesse gli schemi in modo originale e che entrasse immediatamente in armonia con la natura circostante”.

Le costruzioni in legno sono rispettose dell’ambiente e delle persone che le abitano - spiega Oskar Schenk, Direttore Vendite & Marketing della Rubner Haus - e se ben realizzate, garantiscono ottime prestazioni termiche e acustiche. La struttura a telaio utilizzata per questa casa, prevede una struttura portante a telaio che coniuga elementi stilistici classici, senza tempo, con sistemi costruttivi innovativi, attenendosi ai più alti standard qualitativi e a un consumo di energia bilanciato. Quella a telaio è una tecnica costruttiva in uso da secoli che consente basso consumo energetico e alta coibentazione termica”.

La richiesta del cliente era quella di sostituire la costruzione esistente con un nuovo fabbricato, i cui spazi dovevano essere più contenuti e allo stesso tempo funzionali. L’idea del progetto è stata quella di realizzare un volume che richiamasse la forma tipica dei fienili di montagna e utilizzasse il materiale che lo caratterizzava in maniera naturale. Il risultato è stato un edificio di dimensioni più piccole rispetto al precedente con ampio spazio alla zona giorno e con una struttura molto semplice: un rettangolo allungato parallelo alla strada, che si amplia esternamente tramite una pedana di legno adibita a terrazza.
L’abitazione doveva inserirsi in maniera naturale nel contesto ambientale e doveva fondersi con esso: l’obiettivo è stato raggiunto utilizzando un unico materiale, il tavolato di legno d’abete. Per l’esterno dell’abitazione sono state utilizzate tavole tenute al grezzo e trattate con una colorazione grigia che ne ricorda l’ossidazione naturale, mentre per gli interni pannelli di abete levigato di colore naturale. Le aperture, ritagliate all'interno, prevedono un sistema di oscuramento e di chiusura realizzato con pannellature scorrevoli: quando la casa è abitata le pannellature si mascherano all'interno delle pareti cieche, favorendo una maggiore interazione con il paesaggio circostante; quando la baita è completamente chiusa il volume dell'edificio appare invece continuo e compatto.

(© Arch. De Silvestro)