Samsung Museum of Arts  

Località Leeum, Samsung Museum of Art 747-18, Hannam-Dong, Yongsan-Gu, Seoul, Corea del Sud
Committente Samsung Foundation for Culture
Progettisti Mario Botta
Collaboratori Studio Botta: Maurizio Pelli, Ugo Früh, Francis Blouin, Guido Medri, Paola Pellandini, Nicola Salvadé, Davide Macullo, Antonello Scala,
Tommaso Botta, Marco Strozzi
Architetto partner Samoo Architects & Engineers, Seoul
Strutture Ove Arup and Partners, London
Impresa di costruzione Samsung Engineering & Construction
Progetto 1995-97 > 2002
Realizzazione 2002 > 2004
Area lotto 2.333m2
Superficie costruita 10.000m2 (including 1.600m2 for exhibition purposes)
Volume costruito 42.000m3

Due volumi dalle forme geometriche primarie in terracotta rappresentano il segno di Botta per il nuovo museo dell'Arte Tradizionale di Seoul.
Costruire un museo dell'arte antica all'interno del un centro culturale più ampio, in cui sono stati chiamati architetti di fama internazionale quali Jean Nouvel, per realizzare il museo d'arte contemporanea e Rem Koolhaas per realizzare uno spazio per esposizioni temporanee, costituisce sicuramente un'importante sfida per il noto architetto svizzero.
Il progetto si concretizza con un segno deciso nel panorama del caotico conurbamento di Seoul, attraverso la contrapposizione di due elementi puri; un parallelepipedo e un cono rovesciato, secondo la più classica ispirazione Kahniana, alla quale Mario Botta ci ha già più volte abituati. I due volumi sono collocati su un basamento che è concepito come nuovo suolo e come elemento di giunzione con gli altri due interventi.
Il parallelepipedo è caratterizzato da una sequenza di volumi sul coronamento che contengono alberature e che richiamano l'immagine delle bandiere poste sulla sommità delle torri e degli antichi avamposti di controllo. Tale sequenza volumetrica alleggerisce la massa complessiva dell'edificio e costituisce un suadente sfondo di chiusura del sistema dei musei verso la collina. Il cono rovesciato, incastonato come una pietra preziosa nel corpo principale del museo, rappresenta invece il vero fulcro, l'elemento su cui ruota l'intero intervento.
Per la finitura esterna dell'edificio Botta si è affidato ad un materiale classico della tradizione costruttiva il cotto, ma lo ha ripensato e utilizzato secondo un disegno specifico per questo progetto e secondo una modalità costruttive a secco come quella della facciata ventilata. Elementi lisci di 50cm di altezza, alternati a fasce di elementi a cuspide rivestono il volume parallelepipedo e creano una variazione materica che arricchisce l'immagine dell'edificio. Anche il cono rovesciato è rivestito con elementi a cuspide di 50cm di altezza per 15 di larghezza, in questo caso però la superficie troncoconica è risolta attraverso un sistema modulare costituito da un unico pezzo a pianta trapezoidale, in grado di coprire l'intera superficie curva del volume espositivo. La scelta di rivestire le superfici esterne dei due blocchi con un unico materiale, ha contribuito ad esaltarne la forma e le relazioni volumetriche fra i corpi. Come in una fortezza della tradizione coreana, il museo si propone con una immagine ermetica e impenetrabile in cui lo spazio espositivo è completamente introverso e contemplativo e definito da una serie di spazi autonomi, al riparo da ogni relazione diretta con l'esterno.
Mentre nel Guggenheim Museum di Frank Lloyd Wright, lo spazio espositivo è concepito come un unico ambiente che si sviluppa intorno al vuoto centrale secondo un percorso continuo a spirale, lo spazio interno del museo di Seoul è caratterizzato da una scala troncoconica, che distribuisce a spazi espositivi indipendenti disposti sui quattro piani nella corona circolare.
La scala, illuminata in maniera zenitale da un generoso lucernario, attraverso la sua sezione che si rastrema verso il basso, accentua la percezione di profondità dello spazio e proietta il visitatore all'interno del basamento dal quale può raggiungere il museo di arte contemporanea di Jean Nouvel e lo spazio per le esposizioni temporanee di Rem Koolhaas che completano il progetto culturale voluto e realizzato dalla fondazione Samsung.

Testo di Giovanni Polazzi
Estratto da Materia n°48

Informazioni
Ascensori Thyssenkrupp Dongyang (Korea)
Brise-soleil Sunrex (Korea); Samoo EMC (Korea)
Elementi d'illuminazione Erco (Germany), Taekyung Lighting. co. ltd (Korea)
Elementi in laterizio Sannini Impruneta (Italy)
Elementi in legno Bembe (Germany), Heehoon. co. ltd (Korea)
Elementi in pietra naturale Rocamat (France), Bum Ah Stone. co. ltd (Korea)
Elementi in vetro Saint-Gobain (France), Dong Shin Glass. co. ltd (Korea)
Impianto di sicurezza S1 (Korea)
Intonaco San Marco (Italy), Heehoon.co.ltd (Korea)
Pavimenti in legno Bembe (Germany), Heehoon. co. ltd (Korea)
Soffittature Topakustik (Swiss), Spk Alliance (Korea)

Vedi i dettagli tecnologici e costruttivi

Pianta del piano terra
Sezione trasversale