Sarphatistraat Office  

Località: Sarphatistraat 410, Amsterdam
Committente: Woningbouwvereniging Het Oosten
Progettista: Steven Holl Architects, Justin Korhammer
Architetti Associati: Rappange Architects
Collaboratori: Hideaki Ariizumi, Martin Cox, Annette Goderbauer, Yoh Hanaoka, Heleen van Heel
Progetto strutture: Ingenieursgroep Van Rossum
Lighting design L'Observatoire International
Datazione progetto: 1996-2000.
Datazione realizzazione: 2000.
Superficie ristrutturata: 50.000 sq. ft.
Superficie aggiunta: 3500 sq. ft.
Destinazione d'uso: uffici pubblici

L'edificio ristrutturato sul Singel Gracht ad Amsterdam, è l'ex deposito federale dei prodotti farmaceutici.
Il corpo di fabbrica è costituito da un padiglione di mattoni a forma di ferro di cavallo quattro piani fuori terra, unito internamente ad un nuovo padiglione "poroso" sul canale. Mentre la struttura esterna si basa su un contrasto complementare (mattoni esistenti accanto al nuovo rame traforato), la strategia interna si basa sulla sintesi. L'accesso al complesso ubicato in Sarphatistraat n. 410 è offerto dal cortile in mattoni del 19° secolo.
Il passaggio attraverso gli interni rivela spazi sempre più flessibili fino a raggiungere il padiglione "Menger Sponge" sul canale. I 50.000 piedi quadrati per la maggior parte sono destinati agli uffici ospitanti i 268 dipendenti dell'Azienda Case Popolari e l'ampio spazio poroso è in grado di ospitare spettacoli ed altri eventi pubblici. Grazie alla costruzione di una nuova banchina, è stata restituita la fruizione del canale alla collettività.
L'architettura porosa del padiglione rettangolare si basa su un'idea ispirata dalla musica di Morton Feldman "Motivi in un campo cromatico".
L'ambiziosa realizzazione di uno spazio caratterizzato da un fenomeno ottico che ricorda una finissima ragnatela con colori riflessi a caso è particolarmente riuscita di notte quando le macchie di colore si riflettono sul canale DeSingle.
Gli strati di materiali traforati, dal rame all'esterno al compensato all'interno, contengono tutti gli impianti come ad esempio quello di illuminazione e di aerazione. Gli schermi traforati tridimensionali sono analoghi al principio di aperture "Menger Sponge" continuamente tagliate su piani che si riducono gradualmente fino
a raggiungere quasi un volume zero.
Lo "spazio cromatico" è formato dalla luce riflessa dagli strati dell'edificio. Di notte, la luce intrappolata tra gli schermi a volte fa l'effetto di spessi blocchi di colore fluttuanti. In altre occasioni, il sole crea pulsanti sfumature di colore oppure nello scenario in movimento si vengono a creare motivi moirée.
Al di sotto del padiglione si trova un'attrezzatura automatica di parcheggio auto che prende un'autovettura alla volta e la gira su se stessa grazie a una struttura di acciaio fornita di ruote di nylon autolubrificanti.

Estratto da Area, n. 60