©Alessandra Chemollo
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Da sempre spazio comunicativo complesso, la Scuola Grande della Misericordia, nota ai più semplicemente come Misericordia di Venezia, è un edificio antico e ricco di storia. Disegnata da Jacopo Sansovino nel 1535, ma ancora incompiuta alla sua morte, la scuola è stata inaugurata nel 1583, anche se gli interventi di completamento sono proseguiti per altri duecento anni. Nata come fenomeno laico di devozione e di solidarietà, la Misericordia era una delle sette “Scuole Grandi” di Venezia, ovvero le massime istituzioni sociali
della Serenissima di cui facevano parte esponenti di rilievo della cittadinanza.
La fine della Serenissima poi, ha costretto i confratelli ad abbandonare la sede e dall’inizio del XIX secolo la Scuola ha avuto diverse destinazioni d’uso: prima alloggio militare, poi magazzino e infine Archivio di Stato.

Dal 1914 è diventata fulcro dell’attività pedagogica e sportiva della società di ginnastica Costantino Reyer che l'ha resa il tempio dello sport veneziano. La singolare relazione tra la Scuola Grande e la Reyer ha trovato il suo apice nella pallacanestro, che ha caratterizzato l’identità della società e adattato a sé gli spazi della Misericordia. La Palestra ha avuto sede alla Misericordia fino al 1991 quando il Comune di Venezia ha affidato a Giovanni Battista Fabbri il restauro dell’edificio che, però, non è stato mai portato a termine. I lavori si sono conclusi solo nel 2015 grazie a un nuovo progetto di recupero della Misericordia di Venezia firmato dal Gruppo Umana Spa, i cui lavori sono stati coordinati dall’architetto Alberto Torsello (TA Architettura).
Oggi la Misericordia è uno spazio fluido dove storia e cultura dialogano con il territorio.
Un luogo altamente qualificato e tecnologicamente avanzato che riprende l’antica funzione sociale della Scuola, declinandola in chiave moderna.

Il nuovo progetto architettonico ha voluto rinnovare il mistero e il fascino dell’edificio, valorizzando ciò che la storia ha stratificato nelle murature e nelle decorazioni. Il restauro integrativo ha completato ciò che già esisteva. Il monumentale edificio di circa 26mila mc suddivisi in due piani, perfetto per ospitare eventi e adatto alla realizzazione di allestimenti in massima libertà, è stato dotato di servizi tecnologici all'avanguardia: un sofisticato sistema di illuminazione, una estesa rete di cablaggio, riscaldamento a pavimento e raffrescamento parcellizzato in zone specifiche.

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La tecnologia di illuminazione Dali (Digital Addressable Lighting Interface) permette il controllo e la gestione da remoto, dando la possibilità di creare scenari ed effetti completamente personalizzabili. Oggi la Misericordia è un progetto in divenire, sostenibile per la città di Venezia e per il momento storico attuale: è uno spazio in cui convergono riqualificazione urbana, cultura e aggregazione sociale, nel quale la storicità dell'edificio dialoga armoniosamente con gli elementi contemporanei. Un generatore di attività, flessibile e adattabile, orientato a promuovere l’eccellenza, lo scambio culturale e le occasioni di incontro.

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