energia24 – La misura è stata prorogata di sei mesi, così come quella del 50%. Un'analisi del Cresme mette in evidenza i benefici per le casse statali.

Dopo mesi di indiscrezioni e pressioni delle associazioni di categoria, la proroga delle detrazioni per l'efficienza energetica e le ristrutturazioni edilizie è realtà.
L'ultimo Consiglio dei ministri ha infatti approvato il rinnovo di entrambe le disposizioni; la novità è che il bonus fiscale per il risparmio energetico è stato innalzato dal 55 al 65%. Il provvedimento riguarda sia gli interventi di riqualificazione energetica dei privati, cioè delle singole abitazioni, che dei condomini; come ha spiegato il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, è stato allungato di sei mesi per i privati e di un anno per i condomini nel caso di interventi su almeno il 25% della superficie esterna dell'edificio. La proroga, però, ha fatto sapere il Governo, è "un'ultima conferma, e non ne sono previste successive, stabilita per dare la possibilità a quanti non lo avessero già fatto di migliorare l'efficienza energetica del proprio edificio".
Al contrario di quanto richiesto dalle associazioni di categoria, insomma, la detrazione non è stata resa strutturale: l'ecobonus varrà dal prossimo primo luglio (data di scadenza delle precedenti detrazioni) al 31 dicembre ma, se i lavori di ristrutturazione saranno "importanti" e riguarderanno l'intero edificio, arriverà fino al 31 dicembre 2014. Via libera anche alla proroga degli sgravi del 50% per le ristrutturazioni edilizie al 31 dicembre 2013, previste per interventi fino a 96.000 euro.
L'importo sale di ulteriori 10.000 euro (con un bonus quindi di 5.000) "per l'acquisto di mobili finalizzati all'arredo dell'immobile oggetto di ristrutturazione", ossia per cucine e bagni. In più, ha spiegato il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, le detrazioni del 50% riguarderanno anche gli interventi di ristrutturazione relativi all'adozione di misure antisismiche.

L'importanza delle misure è stata spiegata da una recente analisi del Cresme, secondo cui il mercato complessivo della riqualificazione vale oggi circa 115,4 miliardi di euro, ossia il 61,6% dell'intero fatturato dell'edilizia nazionale del 2012. Dal 2006 a oggi il peso della riqualificazione è cresciuto di oltre 6 punti percentuali (dal 55,4%), attenuando così la caduta verticale delle nuove costruzioni...

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