concorso – Concluso il concorso internazionale che ha coinvolto studenti e giovani imprenditori e che ha visto primeggiare gli studenti della CEMS.

Lanciato nel mese di marzo 2010 da HEC (Parigi) e SEM Tsinghua (Pechino) in occasione dell'Expo di Shanghai 2010, lo Shanghai Award ha visto la partecipazione di oltre trecento progetti di business schools, di scuole d'ingegneria, di architettura o di urbanistica, oltre che di giovani imprenditori. Il concorso chiedeva di presentare idee sul tema "Entrepreneurship and the Sustainable City", allo scopo di identificare e promuovere iniziative imprenditoriali che possano contribuire a uno sviluppo urbano sostenibile.  

Sul totale 87 progetti hanno passato la prima selezione della giuria, composta da accademici e business partners, 33 hanno poi passato la seconda fase e 5 sono arrivati sul podio. Di questi lavori finalisti ben quattro sono ad opera anche di studenti del programma Master in International Management del CEMS (alleanza strategica composta da 28 scuole di 4 continenti e oltre 50 multinazionali; per l'Italia vi partecipa l'Università Bocconi di Milano).

Al 100% made in CEMS il quinto progetto vincitore, SCTree, per migliorare la vita nelle bidonville: un sistema decentrato di distribuzione energetica che utilizza un'unità ecologica autonoma per produrre energia. Presentato da un gruppo di studenti della CEMS (gli studenti trascorrono l'anno del master in almeno tre paesi differenti, presso due scuole di altrettanti paesi diversi e lo stage presso una delle multinazionali parte dell'alleanza.), SCTree propone un modello di business tecnologico ed ecologico di stampo sociale agli abitanti dei quartieri disagiati, affinché diventino essi stessi imprenditori e autori del cambiamento del proprio spazio urbano.