Località : Oslo
Committente: Zumtobel Staff Lighting GmbH, Austria
Progettista: Snöhetta associati (Linda Evensen, Ketil T. Thorsen, Harriet Rikheim, Frank Kristiansen)
Consulenti: Erichsen & Horgen as. Oslo
Carpenteria: Eirik M. Wolther, Oslo
Parete multifunzionale: Tre-verk-Stedet as, Oslo
Impianto elettrico: Norel Installason as., Oslo
Arredamento: Hansen & Sørensen as., Danimarca
Pavimenti: Dinensen as., Danimarca
Datazione realizzazione: 1999
Superficie totale: mq 165
Budget: 2,5 milioni nok
Destinazione d'uso: Showroom
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Con lo show room per la Zumtobel Staff Lighting ad Oslo lo studio Snøhetta dimostra la sua attitudine ad affrontare, con il medesimo rigore, il progetto di architettura ad ogni scala d'intervento, dalla grande dimensione della quasi completata Biblioteca Alessandrina ad Alessandria d'Egitto, al ponte di Kulltangen a Porsgrunn, al piccolo Museo della Pesco a Karmøy, all'intervento di ristrutturazione del Museo d'Arte Contemporanea di Oslo.
Lo studio Snøhetta, infatti, il cui nome deriva da una montagna norvegese come ricorda schematicamente il suo logo, è composto da un ampio team di progettisti con professionalità diverse che si fondono perfettamente, riuscendo a suggerire un unico coerente atteggiamento e modo di operare dal progetto di architettura, al disegno degli interni, all'arredo urbano. Atteggiamento che si può sintetizzare nel principio costante di tradurre il senso più profondo dei bisogni da soddisfare e delle funzioni da ospitare in forma, spazio e materiali dell'architettura. Anche nel caso dello show room per la ditta di iliuminotecnica austriaca Zumtobel Staff, i progettisti norvegesi sono arrivati
a individuare il reale contenuto del luogo che si accingevano a disegnare: un ambiente dove mettere in mostra la luce, le potenzialità dell'illuminazione artificiale ed il controllo della qualità della stessa in relazione allo spazio interiore dell'architettura, ai luoghi da abitare, e non semplicemente l'esposizione di corpi illuminanti, di lampade. Coadiuvati da Herbert Resch dello Zumtobel Staff, gli architetti hanno evitato di mettere in mostra i prodotti e hanno costruito, per i clienti ma anche per gli impiegati, situazioni luminose legate a diversi modi di percepire ambiti differenti dello stesso spazio, ovvero ambienti destinati a funzioni specifiche. Gli stessi materiali utilizzati per le parti progettate o per la finitura dei margini dello spazio esistente, appartengono alla tradizione costruttiva nordica ' legno, mattoni ' e pertanto sono utilizzati per raccontare il gioco che essi instaurano con la luce che ora li sfiora delicatamente riflettendone i toni caldi, ora ne disegna con forza i colori e la texture.
Solo alcuni dei prodotti più nuovi sono esposti attraverso situazioni tese a ricreare, in piccoli ambienti, gli effetti da loro prodotti in relazione alle funzioni cui sono destinati, mentre tutti gli altri corpi illuminanti sono integrati in una parete da cui è possibile percepire il tono e l'effetto luminoso da essi prodotto senza che siano messi direttamente in mostra.
Pochi ed essenziali sono gli elementi che partecipano all'organizzazione complessiva dello show room: l'alta 'parete luminosa' che separa, ortogonalmente all'ingresso decentrato, il vano scala e la sala con il tavolo per le riunioni dallo spazio espositivo dove, l'unico elemento caratterizzante diviene l'attrezzatura di legno, posta lungo la parete cieca. Su questa insistono alcuni uffici raggiungibili attraverso la scala che risulta visibile nel grande ambiente solo nel tratto tra la parete luminosa e il piccolo soppalco, dopo aver percorso il vano stretto e alto caratterizzato da un'attenta scelta luminosa. Come è infatti dichiarato nella relazione di progetto, per i componenti dello studio Snøhetta, 'la luce è qualcosa di più dei `lux', essa rappresenta un mondo di esperienze capace di valorizzare i sensi dell'uomo, penetrando nelle situazioni più delicate della condizione umana, sia essa fisica che psicologica'.
Tratto da Area n° 50 Maggio/Giugno2000, pag 54-58, Federico Motta Editore
