energia24club.it – Lux Research fa il punto sui costi e l'efficienza dei diversi moduli fotovoltaici. Intanto Cogenra Solar sperimenta i pannelli ibridi per produrre elettricità e calore.

Quale sarà la tecnologia vincente nel settore fotovoltaico? Se l'è domandato la società di consulenza Lux Research, che in un suo rapporto citato dall'agenzia Apcom, ha confrontato quattro tipi diversi di pannelli solari, concentrandosi sui rapporti costi/benefici (efficienza dei moduli e relativi costi) per formulare qualche previsione. La concorrenza è sempre più agguerrita, mentre la tecnologia emergente del film sottile deve affilare di più le armi se vuole battere il tradizionale silicio multicristallino. Quest'ultima soluzione è la più diffusa a livello mondiale: il suo costo scenderà da 1.074 a 689 euro al kW nel 2015, secondo Lux Research, mentre la sua efficienza resterà la più alta, passando dal 14 al 16% nei prossimi cinque anni.

Il film sottile, invece, conta tre tecnologie principali: silicio, tellururo di cadmio e Cigs (diseleniuro di rame, indio e gallio). Il tellururo di cadmio si confermerà il più economico, passando da 593 a 400 euro al kW contro 593 euro del silicio, ma anche quello meno efficiente. Il Cigs promette invece una resa in aumento dal 10 al 14%, superiore al silicio che si fermerà all'11%, dimezzando i costi (da oltre 1.200 euro a 563 nel 2015). "Il tellururo di cadmio ha un'efficienza limitata ma è il leader assoluto in termini di costi. La convenienza del silicio a film sottile è più incerta, mentre il Cigs può superare il silicio cristallino quanto a convenienza entro il 2013", ha commentato Ted Sullivan, l'autore principale del rapporto.

Intanto l'azienda statunitense Cogenra Solar sta puntando con risultati sempre più apprezzabili sulla produzione contemporanea di elettricità e acqua calda con i pannelli fotovoltaici. Cogenra ha realizzato per Sonoma wine company (azienda vinicola californiana) il primo impianto di questo tipo al mondo, capace di trasformare in energia (elettricità e calore) l'80% dei raggi solari che colpiscono le celle, grazie appunto alla tecnologia della cogenerazione. I pannelli ibridi sviluppati da Cogenra riescono così a produrre circa il quintuplo di energia rispetto agli impianti tradizionali.

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