Mostre – 53. Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia
IS IT POSSIBLE? Nature and Economy Together a cura di Lucrezia De Domizio Durini

Thetis, nell'essere “in primis” un progetto finalizzato al recupero produttivo dell'Arsenale, conteneva già in sé le componenti necessarie per comprendere e per confrontarsi con l'arte e la storia. È un luogo di sperimentazione del connubio tra arte contemporanea e ricerca e sviluppo tecnologico, un luogo dove giovani e meno giovani artisti hanno trovato l'humus per creare qualcosa di nuovo.

Intervista a Riccardo Hoffmann, Thetis external relation manager

Con quale scopo è nata Thetis?
Thetis non è soltanto una società di ingegneria ad alto contenuto innovativo.
Il recupero produttivo dell'Arsenale doveva confrontarsi con la storia del luogo doveva essere portatore di una nuova visione d'impresa e quindi questa è la ragione per cui Thetis è diventato promotore dell'arte contemporanea.
Thetis nasce dieci anni fa in un luogo di sperimentazione fra arte, ricerca, innovazione e divulgazione della conoscenza. Thetis ha avuto il privilegio, anche grazie al contributo dell'Unione europea, di recuperare l'Arsenale che era completamente abbandonato. Quella realizzata è solo la prima parte di un progetto di recupero dell'intero Arsenale come si vede dal master plan.

Come interagiscono ingegneria e arte contemporanea?
La filosofia della società di ingegneria si interseca con l'arte perché volendosi insediare nell'Arsenale che era l'antico motore produttivo della città, il rapporto con la storia e con l'arte del luogo è stato inevitabile perché ci si doveva relazionare con l'arte e la storia.
Poi consideriamo la location davanti alla Biennale: lo spazio dialoga con questi spazi dell'arte. In questi giorni Venezia è tutto un luogo di rappresentazione.
La vocazione di ospitare l'arte contemporanea nasce fin dall'inizio, come quella di divulgare la conoscenza dell'arte. Ospitiamo infatti anche convegni, workshop sui progetti europei. Thetis è una società di ingegneria sensibile allo sviluppo sostenibile.
Per Thetis l'innovazione tecnologica, il recupero ambientale e la sostenibilità e lo sviluppo culturale sono un unicum. Il concept dello spazio Thetis nasce dalla tesi di laurea dell'architetto Antonietta Grandesso, è la memoria storica dello Spazio Thetis.

La mostra allo Spazio Thetis Nuovissimo Arsenale, ideata e curata da Lucrezia De Domizio Durini con la collaborazione di Gérard-Georges Lemaire, coordinata dall'Architetto Antonietta Grandesso, intitolata IS IT POSSIBLE? Nature and Economy Together, si inserisce nel contesto degli EventiCollaterali della 53° Esposizione Internazionale d'Arte - La Biennale di Venezia.
L'evento ha come motivazione primaria quella di riaprire il dibattito sul rapporto tra natura ed economia, tema di grande attualità e di interesse mondiale.
Un'unica mostra coinvolge due artisti, Marco Bagnoli e Vitantonio Russo, che sin dagli inizi della loro ricerca hanno affrontato, nella rispettiva differenza, l'argomento insito nel loro prestigioso trentennale lavoro svolto a livello internazionale.

Intervista a Lucrezia De Domizio Durini

Scrittrice, curatrice, editrice, mecenate, lei da oltre quarant'anni opera nel sistema dell'arte contemporanea internazionale. Nel 1971 incontra Beuys e lo segue in molti paesi del mondo… come si relaziona la sua articolata attività allo Spazio Thetis?
Nel 2007 alla 52esima Biennale sono stata chiamata per fare una mostra di Beuys.
Ma io non faccio mostre, porto il pensiero dell'artista. Nel 1977 ho discusso per 100 giorni insieme a Beuys di tutte le problematiche che oggi sono attuali sull'agricoltura, sull'habitat, su problematiche umanitarie, allora Beuys parlava già di Europa unita, della moneta comune, della questione delle acque. A trent'anni di distanza, ho coordinato per 100 giorni conferenza permanente, tanto le Monde ha scritto che la vera Biennale era qui allo Spazio Thetis, perché era uno spazio vivo.
Da allora ho continuato a collaborare con la Thetis perché la Thetis è un mondo che mi si avvicina per una questione di filosofia, di organizzazione, di protezione delle acque, di sensibilità all'ambiente, quindi era filologico il fatto che io collaborassi con loro.

Ci parla delle mostre che presenta per questa Biennale?
La mostra è in realtà una sola IS IT POSSIBLE? Nature and Economy Together.
Due temi attualissimi nel dibattito mondiale, la Natura e l'Economia. Ho scelto due artisti che negli anni hanno portato avanti un discorso intimo Marco Bagnoli, che lo seguo dall'età di 23 anni, che ha sempre parlato della natura in senso “cosmologico”, e un'artista per l'economia: ho scelto Russo perché ha fatto una tran-sustansazione del suo sapere, perché è professore di economia sull'ambiente. Due artisti importanti in questo momento storico dove l'arte mondiale che sta vivendo la crisi perché l'arte prende l'immagine e il profitto. Mentre l'arte non ha valore, l'arte è come la natura, è infinita. L'artista oggi, più che mai, deve essere a servizio della società per un miglioramento economico e socioculturale dell'esistenza umana.

Cosa pensa delle mode sull'eco-sostenibilità?
Noi stiamo vivendo un momento di grande crisi, negli alimenti, nella biologia, nei valori umani della famiglia. Ma la vera crisi è quella culturale. Spirituale. L'arte che si fa oggi è un arte del plus valore, non esiste il concetto dell'arte “infinita” come io la intendo. Questa mostra è atipica come il mio lavoro. Io sono fuori dai sistemi.

La sua mostra indicata come Evento Collaterale, come si pone nei confronti di questa Biennale?
La 53 Biennale è una Biennale “politica” che non ha niente a che fare con l'arte, ma con il sistema politico di un arte dove tutto è virus. Io ho proposto due temi che devono far riflettere.

Informazioni

Nome: Thetis Spa

Indirizzo: Castello 2737/f, Arsenale

Città: Venezia

Cap: 30122

Provincia: VE

Regione: Veneto

Telefono: 041 2406111

Fax: 041 5210292

e-mail: info@thetis.it

Web: www.thetis.it