Stadio Odatejukai a Odate

TAKENAKA KOMUTEN - TOYO ITO & ASSOCIATI, STADIO ODATEJUDAI, ODATE (AKITA), (1997)

Testo di Enrico Sicignano
 
La forma dello stadio è un involucro ovoidale traslucido che sembra levitante sulla superficie terrestre tramite la trasparenza del basso tamburo.  La posizione dell'edificio è completamente immersa nella natura; la peculiarità della sua conformazione gli conferisce un aspetto quasi naturale, una forma organica smisurata, fuori scala, ma perfettamente incastonata nel territorio.
Mutuato dalla tecnica aeroportuale, l'asse principale è orientato lungo la direzione dei venti prevalenti secondo l'asse di battuta della palla durante l'attività agonistica.
Nella regione esiste una florida attività relativa al legno di cedro, molto disponibile sul luogo: ciò ha indirizzato la progettazione per la scelta della tipologia della struttura di copertura. Questa è composta da una doppia orditura di travi in legno lamellare, legata da un sistema di puntoni e tiranti in acciaio su cui è appoggiata una membrana traslucida, a due strati, di fibra di vetro, rivestita in fluoretilene. E' garantita, pertanto, una ventilazione naturale che evita fenomeni di condensa e accumuli di neve. La membrana permette una illuminazione naturale giornaliera che varia tra i 500 e 1.000 lux.

La costruzione, che si estende su una superficie coperta di quasi 22.000 mq, 'con la sua struttura semplice di travi in legno lamellare a sostegno di una doppia membrana in fibra di vetro, rappresenta la sintesi dello stadio coperto, unione perfetta tra l'esigenza e la funzionalità e l'armonia con l'intorno. Domes è la rappresentazione, possiamo brevemente sintetizzare, di come si deve progettare un edificio grande e complesso indipendentemente dalle condizioni climatiche, dalla composizione del gruppo e dai materiali, ovvero cercando di armonizzare il tutto. Ciò che deve essere chiaro fin dall'inizio è il programma, portato poi avanti grazie a un metodo di lavoro efficace e flessibile, seppure rigido nell'impostazione delle linee principali'[1].
A proposito della Takenaka Corporation, società che si è distinta nel campo delle grandi coperture, Renzo Piano ha scritto che dall'esame delle sue architetture 'Possiamo osservare l'evolversi del processo creativo, nel passaggio dalla fase della progettazione alla realizzazione materiale del progetto. Alcune di queste opere esprimono la profonda consapevolezza di come la disciplina architettonica affondi le proprie radici nella storia, dalla tradizione alla modernità, e di come l'attività di progettazione abbia raggiunto un elevato livello di sofisticazione basato sull'accettazione del moderno"[2].
 
Note
[1] I. Iaquinta, Gli stadi coperti della Takenaka Corporation, in 'L'Industria delle Costruzioni', n. 325-326, nov.-dic. 1998, p. 26.
[2] R. Piano, Tradizione e innovazione nelle opere della Takenaka, in 'L'Industria delle Costruzioni', n. 325/6 nov.-dic. 1998, p. 48.

Fonte testo
S. Iaquinta, Gli stadi coperti della Takenaka Corporation, in «L'Industria delle Costruzioni», n.325/26, nov.-dic. 1998.

Dettaglio della struttura portante in legno lamellare

Dettaglio della struttura portante in legno lamellare

Foto del cantiere

Foto del cantiere

Pianta

Pianta

Veduta interna

Veduta interna