mostre – A Torino una mostra diffusa in tutta la città dedicata alle stelle

Con metodo astronomico gli artisti e gli architetti del passato costruivano le città e regolavano la vita della comunità in accordo con i cicli del cielo.
L'Arte per migliaia di anni ha creato metodi e sistemi volti a definire tecniche di identificazione e di speculazione riflessiva, atte a stimolare e potenziare le capacità di
coniugare cielo e terra.
La mostra Star-T è un'iniziativa che ripropone ai moderni costruttori di immagini ed estensori di progetti il confronto con il tema dell'astronomia, considerando i luoghi e il
loro personale approccio culturale al tema.
E' facile intuire commisurazioni diverse, a seconda degli artisti, nel valutare e decidere modalità e tecniche di intervento per adattare le opere alle locations nelle quali
sono state previste le installazioni.

Le grandi narrazioni epiche, così come le letture di architetti e artisti, nascondevano verità legate alla conoscenza degli astri ed al loro permanere come libro fisso,
leggibile e in perenne movimento.

Star-T è il momento di partenza per un tragitto di incontri tra artisti, designer e architetti nelle strade della città di Torino in concomitanza con l'anno dell'astronomia.
Un tragitto di tecniche e linguaggi orientati al progetto di una visionaria trasformazione estetica ed etica del mondo.

STELLA - Marco Acerbis
Torino è la città delle stelle. Nei monumenti della città è inciso il simbolo degli astri: dalla Mole Antonelliana al Teatro Regio al Palazzo Carignano, matrice di tutte le
stelle taurinesi. La stella in alluminio di Marco Acerbis rappresenta le possibilità infinite che questo simbolo può rivelare se raccontato tridimensionalmente. Le stelle
hanno tanti significati quante sono le loro punte e i loro angoli; rivelano gli aspetti profondi della realtà, che sfuggono ad altri mezzi di conoscenza. I simboli parlano in
modo immediato, riportando alla luce la sostanza dell'esistenza, altrimenti nascosta dietro l'uso delle parole
Mole Antonelliana, Via Montebello
Realizzata da: Donati Group

5 COLORI - Olivo Barbieri
Olivo Barbieri interpreta l'architettura di Luca Moretto nel suo primo film d'interni, girato durante la primavera del 2008 a Torino, nella sezione San Paolo del Collegio
Universitario Einaudi. Combinando la definizione degli spazi cromatici dell'architettura ad una visione stellare a cinque punte, si originano cinque percorsi di cui Olivo
Barbieri propone una lettura che coniuga colori e movimenti.
Circolo dei lettori, Palazzo Granieri della Roccia, Via Bogino 9
Realizzata da: Noire Contemporary Art

SILENT STAR - Nic Bewick
Silent Stars è un tappeto che assorbe i rumori. L'installazione è costituita da una sequenza continua di quadrotte di materiale organico di origine vegetale: foglie di cocco,
foglie secche, foglie di banano; in alternanza ad altri materiali sintetici.
"Silence is golden" al contrario "Golden is Silence" è la scritta che emerge dal tappeto, dove ad ogni quadrotta corrisponde una lettera.
L'incontro tra mondo organico ed inorganico, tra elementi naturali e prodotti sintetici, è silenzioso, non disturba l'ambiente, non lo inquina.
L'installazione studia nuove possibilità di integrazione tra tecnologia e natura, tra esigenze del progresso e necessità di spazi di raccoglimento in accordo con le
silenziose e armoniche musiche dei sistemi stellari.
Cortile Conservatorio G. Verdi, Via Mazzini, 14
Realizzata da: InterfaceFLOR

TAURUS - Mauricio Cardenas
Porta Palazzo è una piazza a forma di croce - stella, un nuovo cardo e decumano di epoca Savoia. E' il mercato più grande di Europa, luogo tradizionale di scambi
alimentari, di gusti differenti associati alle diete delle popolazioni eterogenee che vivono in città. Un posto dove è possibile incontrare le etnie del mondo. Per tradizione
Torino conserva e custodisce i codici di tutte le culture. La legge è l'insegnamento, la Torah, che tra i suoi simboli ha segno il Taurus. Mauricio Cardenas unisce le stelle
della costellazione per dare vita alla forma di un astruttura, solo apparentemente illegibile.

Terrazzo del Mercato del Pesce di Porta Palazzo, Piazza della Repubblica
Realizzata da: Bodino

PANCHINA ASTRONOMICA - Cristina Cary
Uno scivolo dalle costellazioni del cielo taurino alla stella posta in alto sulla Mole Antonelliana, per rimbalzare in riflessioni stagionali impresse su una panchina
astronomica. Una mappa del cielo che riporta, come in uno specchio, una parte di firmamento ricco di leggende e culture locali. Un oggetto tra terra e cielo per invitare a
soste contemplative su mondi lontani ma profondamente vicini
Via Montebello
Realizzata da: All+

SKAGLIATA - Giulio Ceppi
Traslare, muovere, scivolare, pattinare, skate-are. Traslare un luogo in un altro luogo, il passato nel presente, il sopra nel sotto. Scivolare da un angolo all'altro, da
un'immagine ad un'idea, dal progetto al momento ludico. Uno skateboard da e per il cielo, direttamente atterrato come uno strale in Piazza Valdo Fusi, un luogo che di
per se è pista per partenze o arrivi dagli spazi stellari. Lo skateboard è è l'oggetto capace di coniugare intelligenza progettuale, tecnica, artigianalità, gioco, abilità
atletiche, spazio urbano, nel tentativo di porsi come un moderno strale sagittariano.

Piazzale Aldo Fusi
Realizzata da: Artech

ECHI TRA LE VOLTE - Emoticon Ensemble
Suonare l'architettura / Echi tra le volte nasce da una ricerca sul quadrivium e sugli insegnamenti sperimentali di tipo comparativo finalizzati a riscontrare le strette
attinenze tra musica, matematica, geometria, astronomia e architettura. Alla base dell'opera uno studio condotto da Antonio Bologna (Premio Respighi 2006) e Andrea
Taroppi (coordinatore CREA, il centro ricerche italiano sulla ecologia acustica) che, basandosi sui rapporti numerici delle forme fisiche e delle onde sonore, giunge a
suonare lo spazio come un vero e proprio strumento musicale.
Chiesa di San Lorenzo, Via Palazzo di Città 4
Realizzata da: Savogi, Sis Nord

LUCE NERA - Luca Moretto
Morire in guerra o sul posto di lavoro. Una condizione che proiettata a posteriori nell'universo delle stelle crea gli uomini eroi, celebrati come tali nelle scuole e negli atenei
culturali. L'Art.I della Costituzione Italiana recita: L'Italia è è una Repubblica Democratica, fondata sul lavoro. Ogni anno, in Italia, il bilancio dei Caduti del Lavoro desta
indignazione e cordoglio. Il caschetto si trasforma, da simbolo di lavoro a maschera e simbolo di morte; da elemento senza identità ad emblema riconoscibile di vite
interrotte. Gli elementi dell'installazione isolati o diffusi formano nello spazio, in prospettiva, il segno di una stella- croce.
Via delle Rosine, ang. Via Maria Vittoria, 39
Collegio Universitario Einaudi, sez. Po

MUSTICA TOWER - Nino Mustica
Mustica Tower è una struttura in polistirolo illuminata, rappresentante un grattacielo in movimento. Ogni piano ruota su se stesso e trasla orizzontalmente in avanti e
indietro, in modo indipendente dal resto, garantendo all'edificio l'autosufficienza energetica. Lo studio meccanico del movimento di rotazione e traslazione è applicato ad
una fisicità crescente e tendente vigorosamente verso l'alto overso il profondo. Un oggetto che è anche un osservatorio per scrutare il cielo, uno schuttle in movimento,
una navetta spaziale in viaggio verso il futuro
Galleria Umberto I, p.zza della Repubblica 4
Realizzata da: Adorno, Canon, Solutioo

CAMPO EXPANDIDO TORINO - Raymundo Sesma
Non si tratta solo di decorare superfici murarie, ma attraverso tecniche grafiche, di amalgamare l'intervento con l'architettura stessa. Un Campo Expandido rivolto al
firmamento accoglie in sè gli elementi caratteristici dell'integrazione e disintegrazione dei codici linguistici e dei luoghi. Le parole e i caratteri letterali impliciti in ognuna di
queste rappresentazioni risultano, dopo una serie di trasformazioni ottenute con l'elaborazione al computer, illeggibili, e come tali diventano altro rispetto all'origine:
figuratività geometriche che ampliano il concetto di superficie e di astra-azione e lo trasformano a partire dalla parola.
Rotonda di Corso Mortara, Corso Mortara
Realizzata da: Brunelli, Gobbetto

ALEPH - Attillio Stocchi
Aleph è la prima lettera dell'alfabeto fenicio, da cui deriva l'alfa greco. La sua forma stilizzata corrispondeva alla testa di un toro con le corna ( aleph: "toro" ). Qui le punte
sono 49 e sono quelle ottenute dalla fusione in ottone di un pestaricci - piemontese -. A ricordare il lavorare stanca in una terra così prossima al monte. A ricordare con le
sue punte "- corna di toro? - le montagne sacre, che emergono dall'uovo primordiale, tra cui depositare raggi aurei", inclinato per essere visto in un sol sguardo dal Cavour
che questa italica terra fece.
Circolo dei lettori, Palazzo Granieri Della Roccia, Via Bogino 9

SUR LE TABLEAU DU CIEL - Nane Zavagno
L'opera è una realizzazione eseguita in rete di acciaio. La ricerca dell'artista indaga espressività e sentimenti coniugando gli opposti razionali e tecnici. Nane Zavagno usa
le reti metalliche per inglobare lo spazio dentro e fuori, rendendo evidente la complessità delle energie sottili espresse dai filamenti geometrici del tessuto. L'aspetto
voluminoso e monumentale della scultura è depistato dalla superficie a maglie che esalta, con il disegno, la lettura della trama e la compiutezza delle strutture
geometriche sottese al mondo della materia e dello spirito. La forma è un racconto di cungiunzioni stellari tracciate dall'artista e trasformate in scultura.
Parco Astronomico di Pino Torinese