sustainability treehouse mithun

La Sustainability Treehouse (casa sull'albero), commissionata dai Boy Scouts of America, è stata inserita nell'elenco, stilato dall'AIA (American Institute of Architects), dei dieci migliori progetti del 2014. È una struttura alta 38 metri, situata all’interno della Summit Bechtel Reserve del West Virginia, in un’area di 4.000 ettari. Sviluppata dallo studio Mithun come rifugio permanente per il “Jamboree”, raduno internazionale di scout che ha luogo ogni quattro anni e che attira circa 50.000 persone, è stata concepita come simbolo per i giovani e per il loro rapporto con la natura. Questo centro fornisce un insieme di spazi per esplorare e comprendere l'ambiente e i delicati equilibri che lo caratterizzano, basandosi su un complesso sistema di relazioni spaziali che, partendo dal livello del terreno, passano per i percorsi in quota tra gli alberi, giungendo infine in sommità all'osservazione del cielo e del suo rapporto con gli esseri viventi.

Sustainability Treehouse (Mithun)
Sustainability Treehouse (Mithun)

La Sustainability Treehouse è composta da quattro livelli, di cui due al chiuso e due all'aperto, definendo così due volumi ancorati a mezz'altezza alla struttura portante in acciaio autopatinabile (corten). In questo modo, i visitatori possono osservare e vivere la foresta da più punti di vista, sia interni che esterni, grazie al sistema di piattaforme aeree e di affacci opportunamente collocati in vari punti dell'edificio. Per ridurre al minimo il consumo di suolo, inoltre, gli spazi coperti ammontano solamente a 310 mq (contro i circa 1.900 inizialmente previsti), potendo così impiegare le superfici offerte dalle terrazze, dalle scale esterne e dallo stesso sito su cui insiste la struttura educativa. Il sistema portante del rifugio è di tipo intelaiato, realizzato mediante l'impiego di profili a doppio “T” ed a sezione cava in acciaio autopatinabile proveniente interamente da materiale riciclato. Mentre i profili a doppio T sono stati adoperati per la definizione degli orizzontamenti, i tubolari hanno caratterizzato i controventi, le colonne e i rimanenti sistemi di trasferimento verticale dei carichi sul terreno, con una configurazione spaziale che richiama la geometria dei rami e della chioma di un albero. In questo modo, struttura e architettura si fondono, integrandosi con gli elementi verticali della foresta circostante. L'impiego di acciaio corten fa inoltre sì che gli interventi di manutenzione siano ridotti al minimo, con ovvi vantaggi per i costi futuri e per l'impatto ambientale dell'intera costruzione.

Sustainability Treehouse (Mithun)
Sustainability Treehouse (Mithun)

L'attenzione per l'ambiente e per una gestione responsabile delle sue risorse è il fulcro attorno a cui ruota l'intero progetto della Sustainability Treehouse. L'edificio, infatti, rispetta gli stringenti requisiti del Living Building Challenge (un insieme rigoroso di standard costruttivi simile al LEED), arrivando a produrre tutta l'energia di cui ha bisogno e gestendo l'acqua e i rifiuti interamente in loco. I materiali impiegati nell'edificio rientrano tra quelli ammessi nei criteri dell'LBC, tra cui l'utilizzo di acciaio riciclato e di legname di provenienza locale. I due volumi principali del rifugio presentano isolamento tale da minimizzare le dispersioni d'aria e si affidano esclusivamente a raffrescamento mediante ventilazione naturale, mentre l'ombreggiamento avviene grazie alle chiome degli alberi circostanti. Il progetto, inoltre, si affida esclusivamente all'illuminazione naturale, impiegando quella artificiale solo durante eventi espositivi o solo in caso di scarse condizioni di luce. Un sistema di raccolta e trattamento dell'acqua piovana, unito all'impiego di toilette compostanti, ha consentito di ridurre praticamente a zero il fabbisogno di acqua potabile, impiegando solamente una piccola percentuale di quanto proveniente dalle precipitazioni atmosferiche. L'intero fabbisogno energetico è soddisfatto, infine, da un sistema di pannelli fotovoltaici da 6,45 kW e da due turbine eoliche ad asse verticale da 4 kW. Il risultato ottenuto è così quello di un edificio ad energia zero.

 

((Courtesy of Fondazione Promozione Acciaio - text by Giuseppe Ruscica)