È una delle iniziative della Triennale di Milano per Expo 2015: il restauro della terrazza sopra il palazzo d'onore secondo il progetto originario di Giovanni Muzio. In concomitanza con l'avvio ormai prossimo della manifestazione universale, la Triennale di Milano ha deciso di aprire i battenti del suo nuovo concept di ristorazione, situato proprio all'interno del luogo riqualificato. Per il nuovo Ristorante Terrazza Triennale è stato indetto lo scorso anno un concorso di idee che ha visto la partecipazione di 15 studi di architettura: la scelta è ricaduta sul progetto di Paolo Brescia e Tommaso Principi di OBR, capace di interpretare la tradizione della Triennale con una soluzione leggera, rigorosa e dinamica.
ll ristorante è stato realizzato come una sorta di serra trasparente immersa nel verde e sospesa sul Parco Sempione, con una vista spettacolare del Castello Sforzesco e dell’intero skyline di Milano. Salendo sulla terrazza del Palazzo dell’Arte, si viene accolti da un orto aromatico concepito dal paesaggista Antonio Perazzi, dietro il quale si articola il padiglione vetrato del ristorante, lungo 33 metri, arretrato rispetto ai portali della facciata storica.

Gianluca Di Ioia © La Triennale di Milano
Gianluca Di Ioia © La Triennale di Milano

Completamente apribile su tutto il perimetro, il padiglione è caratterizzato da una leggera struttura modulare in acciaio inox che consente un facile e veloce montaggio e smontaggio direttamente in situ, combinando tecnologie industriali con sapienza artigianale. Il disegno della struttura, ingegnerizzata da Buro Happold e Milan Ingegneria e realizzata dalla ditta Capoferri, riprende proprio le geometrie delle campate storiche di Muzio. Una grande tenda mobile di 400 metri quadri fluttua sospesa sopra il padiglione vetrato. Aprendosi completamente su un lato, essa fa funzionare il padiglione come una serra bioclimatica termoregolante, con modalità d’uso differenti tra giorno/notte ed estate/inverno, e permettendo agli ospiti di pranzare riparati dal sole o di cenare sotto le stelle. Come una videoinstallazione, la tenda sospesa sulla serra si anima di immagini e di luci studiate da Guido Bianchi, rimandando agli eventi promossi da Triennale per Expo e offrendo ai propri ospiti un’esperienza tra alta cucina e design, sospesa tra parco e città.
Gli architetti Paolo Brescia e Tommaso Principi hanno commentato il progetto con queste parole:

“La Triennale è da sempre un riferimento della vita sociale e culturale di Milano. Il ristorante come
serra sospesa tra parco e città nasce dall’idea di valorizzare la terrazza del Palazzo dell’Arte come
luogo di forte socialità urbana, spazio sensibile in perpetua evoluzione che interagisce in virtù degli
scambi dinamici tra interno ed esterno”.

Per la realizzazione del ristorante sulla terrazza è stato effettuato da parte della Triennale di Milano un importante investimento, pari a circa un milione di euro, ottenuto grazie alla partecipazione di 84 privati e 20 aziende. Per il progetto di restauro della terrazza (il cui costo complessivo è pari a 680mila euro), avvenuto sotto il controllo della Sovrintendenza, Regione Lombardia ha stanziato 355mila euro e il Comune di Milano 250mila euro.