prototipo – Il progetto del team dell'Università thailandese King Mongkut's si basa sull'idea di un'abitazione terrazza.

La squadra thailandese KMUTT, della King Mongkut's University of Technology di Thonburi, ha sviluppato un nuovo concetto di casa solare, noto come "Baan Chaan", che significa "casa terrazza", con caratteristiche in equilibrio tra l'innovazione e la tradizione. Le abitazioni tradizionali thailandesi sono generalmente compatibili con l'ambiente circostante: le finestre e le pareti aperte su una grande terrazza, insieme alla disposizione di piante autoctone, alberi e frangisole, favoriscono la circolazione dell'aria e la ventilazione, offrendo comfort termico anche in un clima tropicale caratterizzato da elevata umidità e caldo torrido. Il prototipo creato dal team thailandese risponde perfettamente alle esigenze progettuali di un clima di questo tipo, facendo leva sul controllo ambientale passivo. Il disegno conferisce grande valore alla terrazza, cercando di trovare armonia ed equilibrio tra lo stile di vita all'aria aperta e le attività indoor, favorendo la percezione della natura da parte degli utenti e diminuendo il carico energetico inutile. L'albero è un elemento importante in una casa tradizionale thailandese per la sua capacità di ombreggiatura e schermatura: in molte abitazioni il verde è piantato attorno al perimetro mentre ancora più spesso è presente un albero al centro della terrazza.

Il prototipo che KMUTT presenterà al Solar Decathlon a Versailles non può ospitare un grande albero per evidenti problemi legati al trasporto e perché potrebbe causare ombra e malfunzionamento all'impianto fotovoltaico installato. Al suo posto è stata applicata una soluzione di ombreggiatura regolabile sopra la terrazza, capace di creare un effetto ad albero su tutta la zona. L'uso del bambù e di materiale di provenienza locale per tutta la struttura riflette la volontà di rispettare l'estetica tradizionale thailandese. La struttura domestica thailandese prevede che più generazioni familiari vivano sotto lo stesso tetto e con il passare del tempo si tende a trasformare gli spazi, aggiungendo strutture e locali capaci di ospitare tutta la comunità familiare: il prototipo è stato dunque sviluppato in ottica di flessibilità ed espansione, con un sistema modulare che permette la realizzazione di più appartamenti, fino a un massimo di quattro. L'unità base utilizza container intermodali di acciaio come elementi strutturali flessibili. La ventilazione naturale incoraggia gli utenti a non utilizzare i condizionatori se non necessario, l'illuminazione naturale indiretta è disponibile per tutto il giorno. In ogni unità è predisposto un impianto a pannelli fotovoltaici pensato maggiormente come un sistema di comunità. Secondo i ricercatori, infatti, è più sostenibile utilizzare un piccolo numero di grandi convertitori energetici per la popolazione, piuttosto che un grande numero di piccoli convertitori per ogni singolo appartamento. Al sistema, inoltre, possono essere connesse stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Il sistema di climatizzazione è pensato per essere utilizzato solo quando indispensabile, con un consumo ridotto di energia e un recupero del calore esausto per il processo di riscaldamento dell'acqua e degli ambienti.