uffici – Torre Eva è un edificio che ha l'ambizione di coniugare la volontà architettonica di un involucro trasparente, funzionale alla massimizzazione dell'utilizzo della luce naturale, in un volume che si sviluppa in altezza, con la ricerca della massima efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

L'edificio è di circa 12.000 mq su 14 livelli di cui uno interrato (per un'altezza fuori terra di 56 m) completamente vetrato, articolato in quattro cristalli a forma trapezoidale che si sviluppano attorno ad un profondo un pozzo di luce di 10 piani di altezza.
E' un edificio che ha l'ambizione di coniugare la volontà architettonica di un involucro trasparente, funzionale alla massimizzazione dell'utilizzo della luce naturale, in un volume che si sviluppa in altezza, con la ricerca della massima efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Ne risulta un fabbricato dalle sofisticate soluzioni tecnologiche ed impiantistiche concepite e progettate in modo integrato.

La sua destinazione d'uso è direzionale-servizi, a completamento di un complesso di edifici disposti attorno ad una piazza su cui si affacciano attività commerciali, di ristorazione e di servizio per il tempo libero. Diversamente dai comuni insediamenti commerciali, qui si privilegia lo spazio di aggregazione, si valorizza il luogo dello stare, un raccolto ma suggestivo spazio pubblico.
La torre si affaccia in questo luogo d'incontro, inquadrata tra le pareti inclinate nere degli edifici che lo racchiudono. L'ingresso alla torre è un "taglio" ripido, inclinato, a tutta altezza tra i due volumi puri che costituiscono parte dell'edificio. La compressione dello spazio, data dalle pareti inclinate prospicenti l'ingresso, conduce il visitatore in modo chiaro all'entrata principale. La parete, ripida e continua, rapporta in modo immediato il visitatore con l'altezza dell'edificio.
La scelta del vetro per l'involucro esterno e quindi della trasparenza, dal punto di vista compositivo, è funzionale a creare una logica di forte contrasto con i bassi edifici circostanti, che volutamente costituiscono un compatto basamento nero, da cui emerge un edifico trasparente, che con la sua leggerezza si confonde con il cielo.
Anche la frammentazione del volume in diversi "cristalli" esprime la volontà di accentuare l'effetto di leggerezza che l'edificio vuole rappresentare.

La reale vocazione di questo edificio è quella di coniugare esigenze architettoniche a questioni di sostenibilità ambientale e risparmio energetico, all'interno di un rigoroso percorso di progettazione integrata , confrontandosi con un involucro completamente trasparente. Il risparmio energetico non deve essere inteso esclusivamente come particolare attenzione alle questioni energetiche legate alle condizioni climatiche contingenti, ma anche a tutto ciò riguarda la massimizzazione dell'uso (corretto e confortevole) degli elementi naturali quali della luce, l'aria, il sole e l'acqua (intese come elementi fondativi della progettazione) e quindi anche alle fonti di energia rinnovabili.
La ricerca della sostenibilità ambientale si attua minimizzando l'uso degli impianti meccanici tradizionali e massimizzando l'efficienza degli scambi tra edificio e ambiente. L'involucro edilizio non è più considerato solo come l'elemento separatore tra interno ed esterno, ma come un'interfaccia dinamica in continua ed attiva interazione con i fattori climatici esterni. Parimenti il grande atrio centrale non ha pura natura estetica, ma contribuisce alla sinergia tra ambiente ed edificio.

In sintesi le soluzioni tecnologiche e le dotazioni impiantistiche adottate dal progetto sono:
- facciate a doppia pelle a cellule su due livelli con superfici vetrate ad elevato controllo energetico con schermature solari a rullo automatizzate
- pompe di calore geotermiche a circolo aperto ad acqua di falda
- sistema di recupero del calore

- soffitti radianti
- celle fotovoltaiche

- elevato isolamento termico sia delle parti trasparenti che delle parti opache
- alti rendimenti energetici
- pozzo di luce interno al corpo di fabbrica con lamelle bianche riflettenti per consentire la diffusione della luce naturale su tutti gli spazi comuni e distributivi delle singole unità.

L'utilizzo di tali accorgimenti tecnologici ed impiantistici porta ad una riduzione dei consumi energetici di un edificio con caratteristiche simili ma con sistemi tradizionali cosi stimati:
- risparmio energetico ed economico pari al 40% grazie all'utilizzo delle pompe di calore ad acqua di falda rispetto ad una soluzione impiantistica tradizionale;
- fabbisogno elettrico richiesto dalle pompe di calore prodotto quasi interamente dal campo fotovoltaico (oltre il 90%);
- riduzione di oltre il 60% del fabbisogno energetico per il trattamento dell'aria di rinnovo grazie al sistema di recupero del calore.


Scheda progetto

luogo: Mestre AEV Terraglio

cliente: Life srl

progetto architettonico: Giovanna Mar

collaboratori: Valentina Gianeselli, Monia Borsato, Camilla Marolla.

impresa di costruzione: Nadir srl

progetto strutture: INPRO engineering s.r.l Gianni Rossato

progetto acustico: Manens Tifs

progetto facciate: Giovanna Mar

impianti di riscaldamento: Manens Tifs

impianti di ventilazione: Manens Tifs

impianto elettrico: Manens Tifs

impianto fotovoltaico: Manens Tifs

fornitori: AVZ (Aghitozambonini-Vegasystems facciate); Monetti Group, Mirano Impianti , Elettro Impianti, Unflair s.p.a, Firas s.r.l.,O.F.M. s.r.l.

fotografie: Paolo Monello-Studio Archietti Mar-Renzo Gambato

tempi di progettazione: 10 mesi (preliminare definitivo esecutivo)

tempi di realizzazione: 2010- in fase di ultimazione

superficie costruita mq: 11.600 mq

volume costruito mc: 34.800 mc

Scheda studio

Studio: STUDIO ARCHITETTI MAR

Indirizzo: Via Castellana 60

Città: 30174 Zelarino Venezia

Telefono: 041 984477

Fax: 041 984026

e-mail: mar@studioarchmar.it

www: www.studioarchmar.it

Giovanna Mar, Gian Paolo Mar