Travi su due appoggi

Autore testo: Simone Speciale

La possibilità di produrre travi in legno lamellare di diverse forme mediante l'incollaggio a pressione regolabile è un fattore economico fondamentale.
Forme strutturali diritte, piegate rialzate e incurvate possono essere incollate con un ridotto aumento dei costi.
Le travi in legno lamellare nella forma longitudinale si adattano particolarmente alla forma del momento e sono quindi modellabili secondo i requisiti statici. Per le travi incurvate occorre tenere conto della sollecitazione a trazione trasversale, che si verifica a causa della forma. Il raggio di curvatura è limitato, tuttavia può essere influenzato dallo spessore delle lamelle. Normalmente le travi che possono essere anche binate, non superano larghezze di 18-20 cm, altezze 160,180 cm e lunghezze di 30,40 m (per problemi di trasporto).
Per travi isostatiche con luci di normale impegno, le ditte produttrici del legno lamellare forniscono un ampia gamma tipologica. È chiaro che la trave semplicemente appoggiata si mantiene molto economica e competitiva rispetto a quella realizzata con materiali tradizionali fino a luci 20,30 m ma anche per leggerezza del materiale. Per il sostegno delle coperture trovano un ampia applicazione travi a doppia pendenza che realizzano, come è noto, un felice connubio fra esigenze statiche (azione flettente) e funzionali-architettoniche (pendenza delle falde).
È ovvio che travi di forma particolare, pur prescindendo dalla forma, richiedono maggiori accorgimenti tecnologici (incollaggio e disposizione delle tavole) con ovvi riflessi sui costi.
 
Bibliografia:
Mario Caironi, Luigi Bonera, Il legno lamellare: Il progetto.
Natterer, Herzog, Volz, Atlante del legno, Torino 2000.