energia24 – L'Ue deferisce l'Italia: troppe deroghe sulla certificazione energetica degli edifici. Ma il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, assicura: eviteremo la condanna.

L'Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia europea per le sue normative relative all'efficienza energetica del patrimonio edilizio. Il nostro Paese è stato infatti accusato di non essersi pienamente adeguato alla direttiva 2002/91/CE. La legislazione italiana, infatti, non è conforme alle disposizioni comunitarie relative agli attestati di rendimento energetico. Inoltre, le autorità nazionali non hanno ancora comunicato le misure di attuazione relative alle ispezioni dei sistemi di condizionamento d'aria.

La direttiva prevede che, in fase di costruzione, compravendita o locazione di un edificio, l'attestato di certificazione energetica sia messo a disposizione del proprietario o che questi lo metta a disposizione del futuro acquirente o locatario. Tali attestati e le relative ispezioni devono essere compilati ed eseguiti da esperti qualificati e/o accreditati. Attualmente, la direttiva italiana non prevede questo requisito per tutti gli stabili e comprende deroghe all'obbligo di certificazione da parte di un esperto, non previste nella direttiva. Per quanto riguarda i sistemi di condizionamento d'aria, la direttiva dispone ispezioni periodiche che contemplino una valutazione dell'efficienza del sistema e del suo dimensionamento, corredata da raccomandazioni in merito ai possibili miglioramenti. Le autorità italiane, conclude la nota, ''finora non hanno notificato alcuna misura attuativa di questa disposizione''.

La particolare attenzione della Ue verso il patrimonio edilizio è determinata dal fatto che «gli edifici sono all'origine di circa il 40% del consumo energetico e del 36% delle emissioni di CO2 nell'Unione europea. La normativa europea mira a ridurre in misura significativa il consumo energetico degli edifici, contribuendo alla lotta contro il riscaldamento climatico e a rafforzare la sicurezza energetica dell'Ue. Importanti risparmi di energia possono consentire inoltre alle famiglie di ridurre drasticamente la spesa per questa voce. È quindi fondamentale che gli Stati membri applichino integralmente la suddetta normativa», conclude una nota della Commissione. «L'Italia - ha assicurato però il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, - si impegnerà molto sull'efficienza energetica ed eviterà il deferimento alla Corte di giustizia. Il mondo pubblico, le scuole e gli ospedali, tutto il patrimonio immobiliare statale potrebbe diventare un portabandiera di investimenti, che si possono in taluni casi autofinanziare, in efficientamento energetico».