Galleria fotografica – A Lodi la progettazione di un centro per minori è diventata l'occasione per sperimentare nuove tecnologie e materiali all’insegna del risparmio energetico

I progettisti più impegnati nella riflessione sui fattori e sulle caratteristiche morfologiche e tecnologiche di un'architettura sostenibile sono ben presto diventati anche fautori della nascita di una nuova conseguente poetica architettonica.
L'intenzionalità della forma non può essere assente nella progettazione architettonica: si costruisce un'architettura nuova a partire da ingredienti morfologici e architettonici nuovi. Questa constatazione dovrebbe corrispondere a un interesse teorico crescente (in memoria anche della celebre lezione di R. Banham) per le manifestazioni di quegli organismi architettonici che si rifanno al nuovo necessario paradigma energetico-ecologico, in particolare di quelli in cui l'integrazione edificio-impianto abbia assunto una carica ingegneristica particolarmente innovativa. E tale interesse non dovrebbe arretrare di fronte alla constatazione del possibile invecchiamento di alcuni stilemi presenti nelle attuali poetiche architettoniche.

La casa per minori di Lodi
Un esempio significativo di questo fenomeno in atto è fornito dalla Casa per minori di Lodi della Fondazione Don Leandro Rossi, destinata ad accogliere dieci ragazzi con disagi familiari. Questo piccolo e singolare edificio sembra, infatti, voler esprimere con evidenza il risultato della fusione di tre linee guida progettuali: appropriatezza funzionale, risparmio energetico e innovazione tecnologica sperimentale, ricerca di una conseguente caratterizzazione architettonica originale. Tali determinazioni, che si sono risolte certamente in una sintesi definibile come “vitruviana”, sono facilmente leggibili in questo organismo architettonico palesemente didascalico. L'appropriatezza funzionale-spaziale (utilitas) si ritrova nell'assetto degli spazi, tutti gravitanti sul soggiorno a doppia altezza, vero nucleo della vita collettiva che vi si prevede: la vasta cucina; lo spazio pranzo visto come estensione del soggiorno e filtro di questo rispetto allo spazio esterno protetto, dove può trovare ancora posto, nella stagione estiva, il tavolo da pranzo; le camere dei ragazzi e quelle degli educatori; il ballatoio del primo piano, a sua volta gravitante sul soggiorno; le aree dei servizi igienici.

Il risparmio energetico
Non si danno, in questo volume, spazi abitativi destinati a utenti non monitorabili agevolmente e continuativamente dagli educatori. L'insieme degli spazi pubblici, la sala conferenze, la biblioteca e gli uffici, è separato e distinto non solo architettonicamente per forma e per trattamento cromatico, ma anche come accesso, in quanto è previsto un flusso indipendente di utenti interni ed esterni, sia verso gli uffici che verso la sala conferenze. Il risparmio energetico e l'innovazione tecnologica (una firmitas estesa all'insieme delle richieste di prestazione attuali) sono già manifestati dalla disposizione stessa e dalla morfologia dell'edificio - che si affaccia a sud con una parete solare dotata di pannelli fotovoltaici e con la predisposizione per pannelli solari termici - e che, con la doppia altezza del soggiorno, favorisce una ventilazione naturale attraverso il lucernario, nonché dalle soluzioni prescelte (alcune appositamente progettate) per le diverse parti dell'involucro.

Le tecnologie innovative
Sono state utilizzate diverse tecnologie innovative: struttura mista di acciaio e legno lamellare; chiusure verticali in pannelli sandwich di lastre di legno con interposto polistirolo, completate da pareti ventilate di varie tipologie appese a pannelli orizzontali, costituiti da 12 cm di poliuretano con incorporati correntini di supporto ventilanti che annullano i ponti termici; serramenti a elevato isolamento (U = 1,1 W/m2K); coperture metalliche sollevate dalla scatola iperisolata del corpo dell'edificio, al fine di intercettare efficacemente le radiazioni solari estive, e inclinate verso l'interno, per semplificare la raccolta dell'acqua meteorica ai fini dell'irrigazione degli orti e del giardino; pannelli radianti a pavimento. La volontà di sperimentare nuovi pacchetti tecnologici ha anche suggerito di adottare diversi materiali nel rivestimento ventilato: fibrocemento con diverse colorazioni, cotto in lastre e intonaco prefabbricato. Infine la venustas - determinazione eminentemente sfuggente, sempre confutabile e sempre di parte - che, secondo una media statistica di valutazioni di gente della strada e gente del mestiere, risulta soddisfacente, per la sua novità in rapporto ai nuovi paradigmi dell'architettura sostenibile, in rapporto alla sua carica morfologica intrinseca, che lo rende una presenza vivacemente stridente, ma non provocatoria rispetto al suo modesto contesto, e in rapporto alla felice evidenziazione formale delle diverse componenti funzionali dell'edificio.

L'obiettivo del risparmio energetico e del benessere ambientale è certamente quello che è stato perseguito più tenacemente, attraverso l'organizzazione del contributo di diverse specializzazioni ingegneristiche, con il supporto scientifico del Dipartimento Best del Politecnico di Milano e anche con il significativo apporto dei produttori che hanno realizzato le forniture. Si tratta, infatti, di un'operazione di carattere fortemente sperimentale che ha coinvolto diversi produttori interessati sia a contribuire a un programma interessante, che a sperimentare l'applicazione delle loro soluzioni più innovative.