Unità di Formazione e Ricerca  
Località: 20, avenue Le Gorgeu, Brest
Progettista: Fuksas Massimiliano
Collaboratori: Patrizia Anania, Enrico Benedetti
Project manager: Rikuo Nishimori
Project team: Concetta Schepis, Nicolas Ryan e Giovanni Micheli
Capo progetto: Pietro Caruso e Giovanni Bellaviti
Strutture in c.a. e muratura: C. McCarthy per Ove Arup
Direzione lavori: Anne Scheffler
Impresa: Britton/Courte/GTB
Tamponature:pannelli in calcestruzzo, policarbonato trasparente
Coperture: pvc nero
Finiture: cemento dipinto, lamiera d'acciaio verniciato
Infissi: alluminio naturale (UFR), alluminio dipinto blu (edificio professori)
Pavimenti interni: Taralay grigio e verde
Datazione del progetto: 1992
Datazione realizzazione: 1993
Area lotto: mq 27.000

Il progetto per la sede dell'Unité de Formation Recherche a Brest nasce, nelle prime riflessioni di Massimiliano Fuksas, vincitore del relativo concorso indetto nel 1992, intorno all'idea di "centro". L'edificio universitario sorge tra l'avenue Foch e il boulevard Clémenceau, sviluppandosi lungo un fronte la cui levigata continuità si spezza all'improvviso, dopo un'ampia curva, dando luogo ad un susseguirsi di episodi articolati in nette pause e fulminee riprese, in toni alti e passaggi più sommessi.
L'intervento, realizzato in soli cinque mesi, comprende un centro ricerche, 3 anfiteatri da 250 posti, un anfiteatro da 450 posti, aule, uffici, il Centro di Ricerca Bretone e Celtica, riconoscibile dalla facciata curva di cemento dipinto di nero, un ristorante di 2.800 mq e un parcheggio di 4.899 mq. La stecca lineare che ospita gli uffici dei professori, rivestita di alluminio laccato blu, sorge su pilotis e si collega attraverso una passerella al corpo che ospita le aule degli studenti.
Fuksas ha ripreso in questo progetto alcuni temi già affrontati in un'altra scuola di Brest, ma qui sperimenta il tema dell'edificio che non riempie un vuoto fisico, non organizza intorno a sé lo spazio, ma si inserisce in una griglia di costruzioni e di tensioni visive già sedimentata, nella quale lo spazio geometrico recupera lo spazio storico rilanciandolo nel presente. Così la nuova struttura architettonica si inserisce nell'ambiente urbano che l'accoglie, in un confronto che non nasconde le asprezze, ma tenta l'accordo sul piano del futuro, non su quello del passato.

Tratto da VITTA M., Université Formation Recherche, "Arcaplus", n. 21, 1999, p.36

Veduta d'insieme Ingresso Passerella di collegamento tra uffici e aule Pianta piano interrato Pianta piano primo
Sezione trasversale Sezione trasversale