Una nuova grande iniziativa immobiliare di Cohousing.it, portale che riunisce una community di oltre 25.000 persone: si chiama Urban Village Navigli e oltre 1.000 nuclei familiari milanesi hanno dimostrato il proprio interesse a partecipare. Il progetto verrà presentato pubblicamente nella serata evento del 12 Ottobre 2017 presso BASE (via Bergognone 34, Milano).

In questa prima fase di lancio, la notizia dell’avvio del progetto di cohousing è stata riservata ai soli iscritti alla community Cohousing.it.
Urban Village Navigli sorgerà al civico 18 di via Pestalozzi a Milano, nei pressi del Naviglio Grande e della chiesa di San Cristoforo, dove un vecchio complesso scolastico appartenente al “Fondo Scoiattolo”, gestito da BNP Paribas REIM SGR p.A. per conto della Cassa Nazionale di Previdenza dei Ragionieri, verrà demolito per far posto a 5 nuovi edifici totalmente innovativi.
Le famiglie prenotanti costituiranno il primo gruppo promotore (le attese sono di saturare tra il 60% e il 70% delle disponibilità entro la fine dell’anno) e, grazie a questo lavoro preventivo, si avvierà il processo di acquisizione definitiva dell’immobile, dell’avvio dei lavori e di Progettazione Partecipata. L’avvio dei lavori di costruzione è previsto per l’inizio del 2018, mentre le opere di demolizione e scavi sono in corso a cura della attuale proprietà. Coordinatrice e regista dell’operazione è NewCoh, la società che ha portato il cohousing in Italia e che ha già promosso con successo diversi progetti: il primo fu lanciato a Milano nel 2007 (Urban Village Bovisa), seguìto da altre cinque iniziative, di cui due ancora in corso di completamento, sempre a Milano (Cohousing Chiaravalle e COventidue in corso XXI Marzo 22, quest’ultimo acquisito dal “Fondo Immobiliare - Comune di Milano I”, sempre gestito da BNP Paribas REIM SGR p.A. con la consulenza tecnico-finanziaria di Harley&Dikkinson).

Urban Village Navigli, Milano - Cino Zucchi Architetti
Urban Village Navigli, Milano - Cino Zucchi Architetti

La raccolta delle oltre 1.000 manifestazioni d’interesse per “Urban Village Navigli” ha fornito preziose informazioni ai professionisti di Newcoh per affinare il concept di progetto, secondo i desiderata dei potenziali futuri abitanti. Dalle elaborazioni delle risposte fornite online sul modulo di manifestazione d’interesse emerge che il 33% ha tra 30 e 40 anni, mentre il 24% è tra 40 e 50 anni. Le dimensioni degli alloggi più richieste sono trilocali (40% delle richieste) e mono-bilocali (35%), mentre ben il 25% desidera un plurilocale superiore a 120 mq. Oltre la metà dei richiedenti (54%) è proprietaria dell’alloggio in cui risiede attualmente mentre il 22% sarebbe disposto ad anticipare il 50% o più sul prezzo totale dell’immobile. Gli spazi comuni sono un elemento centrale di ogni progetto di Cohousing: nel caso di Urban Village Navigli i più richiesti sono gli spazi verdi (per il 60%), quelli tecnici come lavanderia/stireria comune, hobby room, wine cellar, bike clinic e deposito per gas - gruppo di acquisto solidale (60%). Il 51% vorrebbe spazi per la convivialità (feste, mangiare insieme, riunioni, spettacoli, cultura…) e il 48% spazi per sport e wellness (palestra, spa).

Il progetto è piaciuto molto alla nostra community - ha affermato Marco Bolis, General Manager NewCoh -. È prevista la demolizione dell’esistente edificio e la ricostruzione, mantenendo la disposizione del lotto e proponendo un disegno architettonico di gran valore, firmato da Cino Zucchi Architetti. Su un’area di 9.600 metri quadri, sorgeranno cinque palazzine per un totale di circa 100 unità abitative. Come nei nostri precedenti progetti, prevediamo il massimo livello di qualità abitativa con raggiungimento della classe energetica A, prezzi degli appartamenti inferiori alla media della zona nonché alta sostenibilità ambientale, economica, sociale, e una particolare attenzione ai giovani under 35, per i quali stiamo studiando formule innovative e vantaggiose di adesione”.
Insomma un progetto che coniuga le richieste del mercato e restituisce valore ai
futuri residenti. “Urban Village Navigli – ha sottolineato Nadia Simionato, CEO di NewCoh – è un’affascinante iniziativa di rigenerazione urbana in una delle zone più caratteristiche di Milano: non potevamo trovare soluzione migliore per un grande progetto di cohousing il cui scopo principale è quello di favorire i rapporti di buon vicinato e uno stile di vita collaborativo. Viste le notevoli dimensioni sarà un insieme di piccoli cohousing che creerà un grande cohousing per rendere il tutto un luogo accogliente, come un villaggio dove i confini umani non esistano e le relazioni siano fluide come l’acqua”.
A sua volta, l’architetto Cino Zucchi ha affermato che “Per anni il mercato immobiliare ha continuato a riprodurre tipologie abitative ‘standard’, senza riflettere sui nuovi bisogni e sui desideri di persone e nuclei familiari che vivono in pieno la contemporaneità. Un abitante della città consuma la metà dell’energia di uno dei sobborghi; tutta l’Europa sta riscoprendo le virtù della vita urbana, la ricchezza di opportunità e di relazioni che essa offre, le sue inattese qualità ecologiche. Nel progetto di via Pestalozzi sperimenteremo insieme agli abitanti modelli spaziali innovativi, dove il comfort e la qualità ambientale degli alloggi accoglierà stili di vita diversi, e la dimensione comune offrirà non solo servizi di grande utilità, ma sarà in grado di ricostruire la dimensione serena e conviviale dello ‘stare insieme’, persa sia nella metropoli che nella ‘villettopoli’ suburbana”.
Da sempre Harley&Dikkinson ritiene che la finanza deve tornare ad essere quello per cui è nata, ovvero un supporto a idee, iniziative, progetti volti a valorizzare l’uomo nella sua accezione più alta – sostiene Alessandro Ponti, AD di H&D – e per questo crediamo sia doveroso dare un supporto a quei soggetti che sposando un percorso virtuoso e di efficientamento della “prima cellula sociale” in cui vivono, ovvero il condominio, possono richiederne ausilio. Siamo dunque lieti di affiancarci, anche con questo nuovo progetto, a Newcoh, con cui ci impegniamo a concretizzare la nostra vocazione di mettere la persona al centro”.