Mercati – Il gruppo trevigiano ha deciso di investire nella personalizzazione dei modelli e in nuovi progetti di ricerca

Con un processo verticale che parte dal tronco e arriva alle cucine finite, Veneta Cucine può essere definita la maggiore piattaforma nazionale nella produzione del settore. Una sfida da 60mila cucine all'anno e 550 addetti che incarna in modo esemplare quel concetto di manifattura italiana nata negli anni della grande crescita economica e su cui oggi, nel capovolgimento generato dalla più grande crisi del nuovo millennio, si torna a puntare. Un modello vincente che però deve essere capace di confrontarsi e interagire con le nuove regole del mercato, come hanno capito bene in Veneta Cucine. Un atteggiamento che per l'azienda trevigiana si traduce nella ricerca di un equilibrio corretto tra le attività tattiche e le visioni di maggiore respiro, tra l'intuito imprenditoriale del fondatore e la spinta innovativa della nuova generazione. Un percorso di ricerca e sperimentazione è stato avviato già nel 2008 con Domus Academy, Future Concept Lab e lo studio Donegani&Lauda, che si è concretizzato con la presentazione, nel Fuorisalone 2008, di “Living Kitchen, nuovi standard in cucina”. La seconda puntata di questa attività, proseguita con gli stessi partner, ha indagato invece il concetto di personalizzazione ed è approdata in “Personal Kitchen”, la ricerca protagonista del Fuorisalone 2009 di Veneta Cucine, all'interno di That's Design. Uno spazio articolato e animato dove gli attori sono stati gli studenti del Master Design e Business design di Domus Academy.  Ambiente Cucina ha parlato di questi temi con Daniela Archiutti, direttore artistico dell'azienda.
 
Come convivono le due anime dell'azienda, quella della produzione e quella della ricerca? E come quest'ultima ha modificato la visione di Veneta Cucine e la sua visione progettuale? Il percorso di ricerca e sperimentazione di Veneta Cucine è quello di un'azienda che con coerenza persegue l'obiettivo di essere riconosciuta come una dei più autorevoli e migliori interpreti delle trasformazioni in atto nella società contemporanea. In questa chiave, la ricerca è diventata un passaggio irrinunciabile per analizzare, anticipare e comprendere il nostro futuro e tutto quanto potrà contribuire a far star bene il consumatore di domani. E la ricerca allarga i punti di vista, come dimostrano proprio i progetti degli studenti di Domus Academy prodotti per Personal Kitchen 2009, a cui è stato chiesto di adottare più punti di vista: quello del progetto della cucina, per noi sempre importante, quello della commercializzazione e quello della sua vita nelle case, guardando alle case del mondo, come fa oggi Veneta Cucine. Il fascino dei progetti presentati risiede proprio in questo "guardare allargato" che richiama in parte proprio la storia - e il presente - della nostra azienda, quando appunto mio padre, attraverso gli occhi dei suoi rivenditori, cercava di immaginare come le sue cucine potessero vivere nelle case delle sue donne ideali.

Quanto invece entrano in gioco le nuove tecnologie per tradurla in prodotti industriali?
Guardando al futuro, Veneta Cucine ha deciso che alcuni temi strategici riguarderanno sicuramente il legno, dal punto di vista dei materiali, e la "personalizzazione" - o meglio la flessibilità produttiva che supera lo standard delle misure sempre uguali ad esempio dei ripiani — per quanto concerne la produzione. In linea con questi due obiettivi l'azienda si è dotata di un nuovo macchinario investendo circa 6 milioni di euro. La nuova linea, già oggi a regime, permette di essere strategici nella produzione dei piani lavoro. Si tratta dell'unica linea in Europa, lunga circa 400 metri, che permette una totale flessibilità per quello che riguarda qualsiasi tipo di spessore, larghezza, bordatura dei piani. Permette ad esempio foratura e incassi particolarissimi: una personalizzazione del ripiano che risponde a tante nuove esigenze compositive della cucina. Come succedeva quando mio padre ha iniziato, con i rivenditori-falegnami che proponevano un su misura spontaneo, così oggi questa nuova macchina riporta in fabbrica lo spirito artigiano degli anni '60, ma con una capacità produttiva unica in Europa. Nei prossimi anni intendiamo trasferire la stessa flessibilità ad altri ambiti produttivi, ad esempio alle ante, e confidiamo di poter allargare la capacità produttiva di un impianto così tecnologicamente avanzato ad altre realtà produttive.

In questa ottica, la verticalizzazione della produzione di Veneta Cucine è ancora un modello industriale attuale? E quanto è importante il dialogo con la distribuzione?
 Oggi è sempre più difficile vendere, ma il valore aggiunto del gusto italiano, di un saper fare che tocca le corde dell'emozione affettiva di una cucina vissuta, che Veneta Cucine ha saputo affermare, permette di avere ancora un argomento importante di vendita. Certo la complessità diventa più sfidante, per i prodotti e per la loro commercializzazione. Produrre come facciamo noi in modo verticale (cioè seguendo tutta la filiera e non solo assemblando come ormai si usa fare) rende la sfida competitiva ancora più ardua. Per questo i rivenditori, che pure sono stati parte così attiva nell'indicazione delle tendenze, non bastano più. Il pubblico finale è notevolmente più preparato di un tempo, viaggia, si interessa e si informa di design, gastronomia, tecnologie e il rivenditore non riveste più quel ruolo di consigliere esclusivo di un tempo.
L'impresa, il design, torna ad avere un ruolo importante nell'immaginare le direzioni del gusto del pubblico finale. Inoltre, un produttore verticale, come siamo noi, deve preoccuparsi di molti aspetti della produzione, dal semilavorato alle maniglie e acquisire conoscenze specifiche. Ma la lunga esperienza avviata da mio padre (Giacomo Archiutti, fondatore e presidente di Veneta Cucina, ndr) indica ancora oggi il carattere di Veneta Cucine, che è stata la prima a capire l'importanza del punto vendita e l'importanza di applicare una strategia di differenziazione, sia produttiva che distributiva. Perché distribuzione, ricerca e innovazione produttiva per Veneta Cucine sono fattori imprescindibili, che crescono in stretta sinergia strategica tra loro.

* Alcuni estratti provengono dal testo "Dialogo tra due generazioni" di Linda Gobbi, Future Concept Lab, pubblicato sul volume Personal Kitchen