Semplicità, volumi essenziali, segni geometrici precisi, linee rette che descrivono superfici e campiture impreziosite dalla qualità dei materiali utilizzati: questa Villa a Forte dei Marmi, progettata dallo studio di architettura FABBRICANOVE (Enzo Fontana, Giovanni Bartolozzi, Lorenzo Matteoli), risalta in un contesto di lottizzazioni di discutibile valore che la vocazione turistica del luogo ha contribuito a rendere possibili. L'edificio è il frutto di un’attenzione precisa al rapporto fra il paesaggio naturale e l’ambiente costruito, alla chiarezza, alla semplicità, alla vivibilità degli spazi domestici, all’interazione costante, diretta e alla pari con gli artigiani, in particolare falegnami, alla definizione dei dettagli che contribuiscono a una percezione dell’intervento unitaria, omogenea. Anzi, è proprio questo ultimo punto che costruisce la vera anima dell’abitazione, pensata come un lavoro sartoriale, alla ricerca di una formula capace di identificare l’intero progetto come un pezzo unico.

L'area d’intervento è un luogo nato alla fine del 1800 per accogliere una fabbrica destinata prima a ospitare materiali esplosivi per usi civili (pensati per sfruttare le vicine cave di marmo), poi la produzione di munizioni belliche. Finite le guerre, il sito è stato oggetto di una lottizzazione in funzione della vocazione turistica del luogo. La costruzione dell’autostrada, che corre parallela alla linea di costa, ha poi serrato il centro abitato fra i due assi e ha interrotto il rapporto fisico e visivo con le aree agricole situate alle spalle delle abitazioni. Paesaggio naturale e ambiente costruito sono diventati così due elementi distinti del territorio, senza alcuna possibilità di dialogo. ln questi ultimi anni l’amministrazione sta lavorando alla realizzazione di un parco urbano che raccolga al suo interno le aree verdi abbandonate, attualmente disposte a macchia di leopardo ai margini del tessuto urbano consolidato. In questo contesto si inserisce la nuova villa, all’interno di un lotto situato al margine del perimetro soggetto a vincolo paesaggistico.

L’edificio presenta due volumi sovrapposti: uno a pianta quadrata, a piano terra, con copertura piana e calpestabile, l’altro a pianta rettangolare, al primo piano, con copertura a un’unica falda inclinata. Il volume scuro e aggettante a pianta rettangolare si appoggia sul volume chiaro a pianta quadrata: il primo ospita la camera padronale, il secondo accoglie la zona notte riservata agli ospiti, la cucina, il soggiorno. A piano terra, la villa si apre verso il giardino e a sud‐ovest ospita un patio protetto da una pergola. Sul fianco sud‐est dell’abitazione si trova poi la piscina. Al piano interrato trovano posto sia il garage per cinque posti auto sia i locali tecnici e di servizio.

 

Il volume dalle tonalità chiare, al piano terra, presenta il suo prospetto principale rivolto a sud, sud‐ovest; su questo fronte si aprono ampie finestrature. Funzionalmente esso è caratterizzato dagli spazi living, ovvero il soggiorno e la cucina, e alcune camere da letto. Il volume a pianta rettangolare, dai toni più scuri e caratterizzato dall’ampia loggia e da parapetti in vetro per consentire la vista sul verde e per alleggerirne la massa, si sovrappone e si appoggia parzialmente sui volumi sottostanti; esso ospita la zona notte con la camera padronale. La composizione planimetrica risulta a "elle" e genera un patio con una pergola in prossimità dell’ingresso principale: si tratta di un soggiorno all’aperto che mette in relazione il giardino con la zona giorno della casa. Al piano interrato, raggiungibile per mezzo di una rampa carrabile, trovano posto il garage per cinque posti auto e i locali tecnici e di servizio. L’ingresso pedonale è posto a sudovest, lungo la strada. I materiali di rivestimento. Il volume al piano terra è stato rivestito con una finitura a intonaco color avorio, in modo da risolvere cromaticamente la relazione con il marciapiede in lastre di travertino chiaro.

Il volume sovrapposto, con la sua loggia, è invece rivestito esternamente con pannelli ceramici tipo "Laminam" di un colore che intende richiamare i toni grigiastri delle vicine alpi. Tale rivestimento, caratterizzato da uno spessore di pochi millimetri, consente la posa con pannelli di grandi dimensioni: una scelta finalizzata a nobilitare il volume del piano primo, caratterizzandolo come volume in appoggio. Tutto l’interno della loggia è invece rivestito in resina di tonalità chiara (grigio tortora) in modo da staccarsi rispetto al rivestimento esterno. Il patio, il vialetto pedonale di ingresso e la zona intorno alla piscina sono in decking, precisamente in essenza teak. Il marciapiede perimetrale al fabbricato è invece rivestito in travertino chiaro.

La villa declina materiali e componenti cromatiche diversi e sempre in armonia fra loro, secondo un disegno complessivo che restituisce un’atmosfera calda, mediterranea, attenta a carpire e ad arricchirsi della luce naturale. Le finestre ad esempio sono tutte in legno con finitura naturale, così come le persiane per le quali è stata adottata una finitura laccata bianca. Il volume a pianta quadrata presenta poi una finitura a intonaco color avorio mentre quello a pianta rettangolare, sopraelevato e aggettante, è invece rivestito con pannelli ceramici "di un colore che intende richiamare i toni grigiastri delle vicine Alpi Apuane", continuano.
La cura con la quale sono concepiti gli interni contribuisce a rendere l’intervento elegante e prezioso, secondo un linguaggio mai urlato o fastoso, piuttosto intessuto di scelte calibrate, morbide nelle tonalità adottate, raffinate nella scelta dei materiali e della loro lavorazione.  Tutti gli arredi sono artigianali e realizzati secondo i disegni di FABBRICANOVE, come il mobile contenitore / libreria al piano terra in legno di teak, al quale si affianca la scala bianca in acciaio che diventa un unico oggetto con la prima, sia in termini strutturali sia dal punto di vista formale e visivo: alcune pedate della scala coincidono con i profili bianchi sui quali è montata la libreria. L’attenzione per il dettaglio deriva da un rapporto serrato fra progettisti e artigiani, falegnami in particolare, protagonisti alla pari in un confronto reciproco dal quale scaturiscono soluzioni sempre uniche e originali, arredi su misura declinati in maniera diversa intervento per intervento.