Villa Moledo  
Località: Moledo
Progetto: Eduardo Souto de Moura
Collaboratori: Manuela Lara, Pedro Reis, Nuno Rodriguez Pereira
Strutture in c.a. e muratura: Jose Adriano Cardoso
Murature: di granito
Tamponature: vetro e alluminio
Coperture: tetto giardino
Infissi: legno
Pavimentazioni: pietra, legno
Pavimenti interni: legno
Datazione realizzazione: 1991-1998 
Superficie lotto: 9990 mq
Superficie costruita: 180 mq

'Una delle prime opere di Edoardo Souto de Moura, realizzata nel 1980, è il riuso di un granaio in rovina a geres: i muri in grandi blocchi di granito, tipici della regione settentrionale del Portogallo, sono semplicemente chiusi con una copertura in cemento e con una parete in vetro, per creare un piccolo rifugio per il fine settimana. Da allora il fascino della rovina, architettura diventata natura e il tema del completamento, della continuità con i segni del tempo e con la materia di un luogo ha costantemente percorso il lavoro dell'architetto portoghese.[']
La casa Moledo e, ancor prima, la casa a Baiao, che ne è l'antecedente diretto, vanno lette in relazione a quella prima opera e alle numerose variazioni sul tema nel lavoro di Souto de Moura.[']
'Dopo l'esperienza di casa a Baiao, mi sono reso conto che in Portogallo è più naturale progettare serramenti in legno', scrive l'architetto. Questa scelta condiziona l' immagine complessiva della casa: il tetto deve coprire il serramento in legno e quindi acquista una presenza autonoma, come un oggetto caduto dal cielo'.[']
A Moledo il tema è quello della copertura, dalla casa come' tavolo', che richiama piuttosto opere come la casa a Miramar. Il valore della copertura come oggetto 'appoggiato' sul terreno è accentuato da un altro aspetto dell'edificio: nel corso della costruzione si è scoperto un blocco unico di pietra che l'architetto ha deciso di lasciare a vista, creando una seconda facciata in vetro verso il monte. Il progetto acquista così il carattere di riconfigurazione del suolo, di completamento di un luogo naturale. Anche perché i terrazzamenti e i muri di contenimento sono stati distrutti e ricostruiti per inserirvi la casa (i muri originali erano troppo bassi), un lavoro che è costato più dell'intero edificio. Il massimo dell'artificialità è stato utilizzato per preservare la massima naturalità. Una sorta di correzione della natura per renderla più naturale, come è accaduto, ad esempio, nella sistemazione degli annessi della casa di Manuel de Oliveira. Vale per la casa di Moledo, ciò che Souto de Moura affermato a proposito del restauro della pousada di Bouro' per avere una certa atmosfera naturale, deve essere tutto artificiale'. (C. Baglione 1999)

A cura di Simone Spellucci

interno pianta assonometria prospetto frontale sezione trasversale