"Vulcano buono": Centro Servizi per il commercio, la ricettività ed il tempo libero a Nola  

Luogo: Nola (NA), Italia
Committenza: Interporto Campano - La Rinascente, Vulcano spa (Cis Shopping, Auchan e Simon Property)
Progetto architettonico: RPBW Renzo Piano Building Workshop
Collaboratori: Arch. Giorgio Grandi, Domenico Magnano, Michael Palmore,
Progetto impianti: Fiat Engineering,
Progetto strutture: Favero & Milan Ingegneria
Impresa di costruzione: VESUVIO S.c.a.r.l., Napoli
Tempi progetto: 1995- 2000
Tempi di realizzazione: 2000 - 2006
Superficie costruita: 150.000 mq
Volume costruito mc: -
Costo complessivo: 180.000.000 euro
Fotografie: Favero & Milan Archives

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Un "vulcano buono" nel paesaggio campano.
Nella "piana" delle campagne di Nola, il paesaggio è caratterizzato da ben due vulcani uno è quello vero a scala naturale, il Vesuvio, e l'altro più piccolo, è il "Vulcano buono", come è stato soprannominato dal progettista Renzo Piano: un'architettura con funzioni di servizio e commerciali a forma di vulcano.

Luogo
Il nuovo "centro polivalente" sorge in una posizione territorialmente strategica: una delle realtà commerciali più dinamiche dell'area nolana e dell'intero mezzogiorno.
Nel raggio di pochi chilometri infatti si concentrano:
- l'Interporto Campano, il primo e il più importante polo del Centro-Sud Italia per lo stoccaggio, la movimentazione merci
- la dogana
- il "CIS" di Nola (Centro Ingrosso Sud): la più grande cittadella dell'ingrosso d'Europa che fa da centro di raccolta e smistamento merci, tutte operazioni che prima erano insediate in Piazza Mercato a Napoli (stiamo parlando di cifre che influiscono sull'intera economia della regione: il CIS occupa un'area totale di 1.700.000 mq, di cui 550.000 mq sono superfici coperte; ospita 328 aziende grossiste dislocate su otto grandi isole commerciali; 80 settori merceologici, 3.500 sono gli addetti e 200 fra servizi e studi professionali).
- la rete ferroviaria che va verso la Puglia
- il porto di Gioia Tauro, uno dei centri più importanti di movimentazione di containers del Mediterraneo.

Il progetto
In un simile contesto si spiega la presenza di un progetto così grandioso quale quello del "vulcano buono". Si tratta di una costruzione in cemento armato a pianta circolare a forma di cono tronco.
Al centro dell'edificio circolare che misura 320 metri di diametro, si apre un "cratere", cioè una piazza interna molto grande, con alberi e giochi d'acqua in movimento. Così, l'idea di una piazza centrale dove le persone si possano incontrare riesce a integrarsi con le esigenze di un centro multifunzionale.
L'idea di creare nuove fermate metrò che colleghino il centro di Napoli con la zona del CIS è stata fondamentale sia per lo spazio commerciale sia per la funzione di aggregazione della nuova piazza.
Le superfici esterne dell' edificio che saranno le pareti del vulcano, verranno piantumate (sono previsti ben 2000 pin) oppure ricoperte a prato in modo da mimetizzarsi ed integrarsi il più possibile nel paesaggio.
L'idea di tetto-giardino viene qui portata al suo estremo sino a fondere la copertura  con la natura circostante. Procedendo a piedi dalle falde sino al cratere si salgono ben tre piani di edificio-vulcano sino a raggiungere la quota di quarantuno metri.
L'area complessiva interessata dal progetto, un lotto di forma irregolare, comprende ben 280.000 mq suddivisi fra aree di servizio, posti auto (settemila) e il sistema viabilistico, le cui strade, viste in pianta, sembrano "avvolgersi" come dei nastri attorno alla geometria radiale del centro multiservizi.

Non centro commerciale ma centro multiservizi
Le funzioni del centro multiservizi sono disposte su piani orizzontali interni e si affacciano sulla grande piazza-cratere (oltre 170 metri di diametro) che costituisce il nucleo aperto ma protetto dell'edificio.
Al piano terra sono ospitate le attività commerciali e un grande ipermercato,
ai piani superiori sono previste invece le attività commerciali al dettaglio, gallerie di negozi e, quindi, alberghi, ristoranti panoramici, sale congressi, cinema multisala, sale espositive nonché gli uffici direzionali delle attività interportuali.
Grande rilievo viene dato a una serie di servizi quali gli impianti telematici e informatici per il monitoraggio delle flotte dei veicoli, gli uffici per la fornitura di servizi di accesso alle banche dati nazionali e internazionali, oltre a sportelli bancari, ristoranti, l'ufficio postale e una sezione doganale.

La poetica
Il "vulcano buono" esprime molto bene la concezione del costruire del progettista Renzo Piano: la necessità di trovare una forte relazione con il luogo e non solo con la topografia del terreno. Per questo si è deciso di riprendere le forme organiche e naturalistiche unitamente alla geografia del territorio intesa come insieme di insediamenti urbani, attività commerciali e infrastrutture, e caratteristiche climatiche.
Il riferimento naturalistico  va letto non solo nella forma quanto nella concezione dello spazio: come nel vulcano  all'interno dell'involucro si concentra la materia lavica, così nell'edificio-montagna il centro della vita è tutto concentrato e rivolto verso la piazza interna.

Costi e tempi
La realizzazione del "vulcano buono" è stata resa possibile anche grazie ai finanziamenti della Regione provenienti dalla legge 80 a sostegno della ricostruzione e sviluppo delle aree colpite dal terremoto. A questi si sono aggiunti una grossa parte di finanziamenti privati.