padiglioni espositivi – Un edificio dimostrativo per comprendere il funzionamento energetico di un'abitazione. L'innovativa facciata è costituita da 129 fotobiorettori (PBR) a microalghe che fungono da schermo solare orientabile, da produttori di biomassa e da collettori solari termici.

Un edificio dimostrativo, the building exhibition within the bulding exhibition, pensato e progettato affinché gli occupanti, ma anche i curiosi visitatori, possano comprenderne il funzionamento energetico di un'abitazione.

L'innovativa facciata, costituita da 129 fotobiorettori (PBR) a microalghe, disegna il prospetto sud-ovest e sud-est, mentre sui prospetti opposti slogan a fumetti sintetizzano il significato energetico dei curiosi schermi solari verdi (photosynthesis). Fasce marcapiano a righe rosse e bianche simboleggiano e celano i tracciati impiantistici che collegano i fotobioreattori al locale tecnico.

I pannelli PBR svolgono una tripla funzione energetica per l'edifico: fungono da schermo solare orientabile, da produttori di biomassa (e di conseguenza biocombustibile) dalle microalghe in esso contenute e da collettori solari termici. Le alghe crescono all'interno dei bioreattori alimentate da un circuito chiuso che corre lungo la facciata e trasformano la CO2 proveniente dai gas di combustione del generatore termico a gas in ossigeno. Quando si accumula una sufficiente quantità di alghe, vengono raccolte e inviate al locale tecnico per la trasformazione in biocombustibile (biogas). I fotobioreattori vengono, inoltre, utilizzati come collettori solari recuperando il calore accumulato attraverso uno scambiatore termico. Questo calore può essere così accumulato per l'inverno attraverso sonde geotermiche a salamoia o utilizzato per alimentare direttamente la pompa di calore.

L'energia prodotta dal sistema a biomasse e dallo scambio termico (collettore solare) si aggira sui 30 kWh/m2 per ciascun sistema (circa 60 kWh/m2 totali).

L'innovazione in BIQ House non si ferma alla facciata: l'edificio è composto da 15 unità immobiliari (dai 50 ai 120 mq), di cui due rappresentano "gli appartamenti del futuro". Un nucleo centrale nasconde i servizi igienici e l'angolo cottura, mentre gli spazi attorno non hanno una funzione fissa: è l'utente, secondo le necessità, ad attribuire alla stanza una funzione piuttosto che un'altra. Gli arredi sono integrati e nascosti lungo le pareti perimetrali, in questo modo un locale soggiorno può diventare la zona letto e viceversa.

BiQ House rappresenta quindi un esempio di edificio del futuro in cui la sinergia tra estetica e necessità energetiche dona carattere e originalità al progetto.


scheda progetto

Progettista: SPLITTERWERK, Arup, B+G Enfineers, Immosolar

Partner: Otto Wulff Bauunternehmung, Strategic science consult

Fotografo: Colt International

Tempi di realizzazione: dicembre 2011 – marzo 2013

Superficie costruita mq: superficie lorda di pavimento: 1,600 ( unità resideziali: da 50 a 125 mq)

Standard energetico: Passive house - Costo: 3,4 milioni di euro

scheda studio

Studio: SPLITTERWERK

www: www.splitterwerk.at