saggio – Il rapido emergere della complessità nel tessuto urbano di Manhattan ha portato in breve tempo a un altissimo incremento della popolazione, trasformando la città già nel 1860 in una delle più grandi città del mondo.

Quando fu scoperta da Hudson nel 1609, Mannahatta ('L'isola dalle molte colline') contava più comunità ecologiche per acro di Yellowstone, più specie di piante autoctone di Yosemite e più uccelli del Parco nazionale delle Great Smoky Mountains. Una biodiversità variegata sostituita oggi da una diversità umana portata al parossismo. Nel 1776, verso la fine della Rivoluzione Americana, Manhattan non era poi molto diversa da due secoli prima, fatta eccezione per i 32 mila abitanti di una città a Sud dell'isola. Dopo il conflitto, il nuovo governo cittadino, alla ricerca disperata di fondi, cercò di mettere a profitto i territori ancora sottoutilizzati (circa 2 miglia quadrate di terreno poco appetibile, roccioso e collinare nel centro dell'isola). Nel 1811, la piantina elaborata dai Commissari nominati alla nuova urbanizzazione sovrappose una griglia di rettangoli apparentemente uniforme al dissestato territorio dell'isola, uno strumento che voleva essere soprattutto un modo assai semplice per suddividere e sviluppare l'area. Il sistema a griglia privava il terreno di indicatori topografici e specificità, riorganizzandolo in lotti edificabili standardizzati. La griglia reinterpretò l'isola, trasformandola in un mercato immobiliare, con risultati che superarono ogni più rosea aspettativa. Nel 1807, il valore stimato del patrimonio immobiliare della città di New York ammontava a 25 milioni di dollari. Nel 1887 aveva raggiunto i 2 miliardi, un incremento di 80 volte. Eppure, come sono potuti nascere quartieri così diversi fra loro, con un contesto urbano e un tessuto sociale contrapposti come Soho, Tribeca o l'Upper East Side, da una griglia presuntamente omogenea?

Simmetria e complessità di Manhattan
La griglia di Manhattan si compone di due modelli per conferire una certa varietà. Uno è la larghezza delle strade (30
m per i viali, le avenue, 20 per le traverse, o cross street, con 15 strade principali larghe 30 m a intervalli irregolari). Il secondo riguarda le dimensioni degli isolati. Tutti larghi 60 m da nord a sud, la loro lunghezza da est a ovest varia,  riducendosi man mano che, dal centro, ci si avvicina alla costa. I viali di Manhattan occupano una posizione gerarchicamente superiore rispetto alle normali strade, in primo luogo per le loro dimensioni e, secondariamente, per le caratteristiche topologiche. I primi sono lunghi in media 12,5 km e larghi 30 m, mentre le seconde arrivano a 2,7 km di lunghezza e a 20 m di larghezza, con l'eccezione di 15 arterie principali che raggiungono i 30. Queste interruzioni nella simmetria creano uno scaling metrico. L'assenza di una simmetria perfetta risulta ancora più importante, se si considerano le caratteristiche topologiche di viali e strade. La teoria dei grafi definisce la continuità stradale come una serie di collegamenti fra nodi (segmenti di strade fra intersezioni) e considera la sua connettività come diverse strade collegate da una strada definita (cioè che le interseca). Dato che i viali di Manhattan collegano 155 strade, e queste ultime circa 11 viali, fra loro si evidenzia un profondo scaling topologico. La gerarchia di scala per i modelli stradali di Manhattan comprendeva originariamente solo due scale primarie. Un'organizzazione che si è rivelata sufficiente per l'evoluzione della rete stradale negli ultimi 200 anni. La gerarchia iniziale, con due categorie, è stata trasformata in una a quattro, aggiungendo le strade più piccole, a un livello inferiore, che tagliano a metà alcuni isolati, e le grandi autostrade urbane, a un livello più alto, che corrono attorno alla costa. La densità dei nodi è aumentata (+17%, raggiungendo le 60 intersezioni/kmq), così come anche quella dei collegamenti (+21% per raggiungere 11/kmq), pur rimanendo molto al di sotto di quelli di una rete complessa come la città di Parigi. Le reti sostenibili devono raggiungere il giusto equilibrio fra complessità (che riduce la connettività) e connettività (che riduce la complessità). La griglia altamente connettiva di Manhattan è cresciuta soprattutto in questo ultimo ambito rispetto al piano dei Commissari, con l'aggiunta di nuovi viali e la diagonale di Broadway.