Oggi in Italia le persone sopra i 65 anni rappresentano un quarto della popolazione, ma nel 2050 saranno un terzo, vale a dire 20 milioni di persone, di cui 4 milioni con più di 85 anni. Aumenteranno le persone non autosufficienti o bisognose di assistenza che non sempre potrà arrivare dai familiari più giovani in particolare se vivono e lavorano altrove.
Da qui nasce l’idea di housing care, ovvero la creazione di un progetto residenziale che possa rispondere non solo a un bisogno abitativo ma anche i bisogni sanitari e d’assistenza di chi vi abita. L’idea è quella di produrre benessere per le famiglie, in particolare quelle con fragilità legate alla presenza di anziani non autosufficienti o di disabili, attraverso una combinazione di servizi di assistenza, animazione, cura, accompagnamento, residenzialità, sicurezza sociale e personale.

A Teramo l’idea si è tradotta in un progetto concreto, oggi in corso di realizzazione, denominato la Fabbrica del Benessere che ospiterà circa 400 persone tra anziani fragili (soli o in famiglia), disabili, famiglie con un disabile, studenti, giovani coppie, donne o uomini separati, ma anche famiglie che hanno la casa inagibile a causa del sisma.
Il progetto, che comprende 100 appartamenti con affitto calmierato, ambulatori medici, strutture per la riabilitazione, luoghi di svago e destinati alla ristorazione, oltre a spazi verdi e orti urbani, ha un valore complessivo di 15,7 milioni di euro, sarà ultimato nel 2019 e sta prendendo corpo grazie alla collaborazione tra pubblico e privato: 6,5 milioni (41%) provengono da risorse pubbliche, attraverso due bandi di Regione Abruzzo che hanno messo a disposizione fondi stanziati dal Ministero delle Infrastrutture1, 6,5 milioni (41%) da un mutuo Banca Intesa-San Paolo e Banca Prossima e 2,7 milioni dal capitale privato investito dai soci di Atena Costruzioni.
I 6,5 milioni messi a disposizione da Banca Intesa San Paolo e Banca Prossima sono parte di un prestito più ampio ottenuto da Banca Europea per gli Investimenti per la realizzazione di progetti per l’integrazione socio-sanitaria, l’istruzione e la riqualificazione urbana. La Fabbrica del Benessere è stata selezionata come uno dei progetti da sostenere per i suoi caratteri distintivi: qualità della vita, centralità della persona, servizi per le fragilità.

L’operazione nasce da Atena Costruzioni che, con il supporto di Albatro srl, ha ideato il progetto, curato la progettazione edile, tecnologica e ambientale, gestito i rapporti con il territorio e portato avanti la concreta realizzazione.
La sostenibilità dell’operazione, verificata con il supporto di Deloitte spa che ha fornito assistenza nella raccolta dei fondi strumentali al progetto, è stata valutata nella consapevolezza che si sta offrendo una risposta a una serie di fragilità sociali combinate con un disagio abitativo. La sostenibilità pertanto emerge dal simultaneo intervento di più componenti: la volontà di rispondere a tali fragilità che impone la necessità di concedere le abitazioni in godimento a un canone calmierato che produrrà un flusso di entrate in grado di ripagare in parte l’investimento; la capacità di rispondere a bisogni nuovi generando una domanda pagante attraverso un processo di integrazione socio-sanitaria domiciliare fondato su centralità della persona ed economie di scala; il contributo pubblico che rende sostenibile l’operazione configurandosi come un vero e proprio investimento in infrastrutture, con tutti i benefici riconosciuti a tali tipologie di operazioni.
L’operazione si regge pertanto grazie al mix costituito da sensibilità per la presa in carico di fragilità, dalla capacità di innovazione sociale, dalla sensibilità della politica pubblica nell’investire per le infrastrutture materiali e sociali.
Il progetto pilota di Teramo ha requisiti di sostenibilità che lo rendono replicabile in altri territori. In molte situazioni peraltro può non essere necessario costruire ex novo ma ristrutturare e riqualificare beni immobili pubblici dando vita a progetti residenziali e assistenziali rivolti alle fasce fragili della popolazione basati sul riuso.
I 100 appartamenti verranno concessi a canone calmierato e saranno vicini a servizi come farmacia, medicina di base, medicina specialistica (diagnostica, riabilitazione…) e SPA condominiale. La farmacia e gli ambulatori medici saranno aperti ai residenti e a tutta la popolazione. Tutti gli edifici sono dotati di isolatori antisismici a pendolo semplice scorrevole con dissipazione di energia per attrito. Sono strumenti avanzati, in grado di sopportare ingenti carichi verticali che, in caso di terremoto, dissipano l’energia generata al suolo dal sisma, proteggendo le strutture soprastanti. La progettazione ha osservato inoltre criteri di indipendenza energetica: le abitazioni sono di Classe A e il complesso residenziale è dotato di sistemi per la misurazione dei consumi, la gestione dell’impianto fotovoltaico, il controllo centralizzato e da remoto di illuminazione e climatizzazione. Ci saranno appartamenti dotati di sistema audio video per le visite in telemedicina.