©Roberto Mango
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Inserito da ENAC nella lista dei 12 Aeroporti Strategici della Nazione, l'Aeroporto Internazionale di Napoli è il principale scalo del Mezzogiorno e il suo bacino di utenza, oltre alla Campania, comprende anche la Basilicata, parte della Puglia e della Calabria. Negli ultimi anni, con l’aumento di +92% delle rotte internazionali rispetto al 2013, il traffico passeggeri è notevolmente cresciuto (+84% di crescita della componente internazionale, + 24,2% in totale rispetto al 2013), al punto che l'aeroporto napoletano si posiziona ai primi posti in Italia come traffico passeggeri.
In particolare, per il Terminal passeggeri, sono stati realizzati dei significativi interventi di ampliamento e di restyling, ai quali ha partecipato anche l’architetto Antonio De Martino, co-founder di Gnosis architettura, che ha contribuito a fornire una propria cifra stilistica agli ambienti del terminal, utilizzando uno specifico portfolio di materiali.

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Tra di essi, quello che ha permesso di esprimere pienamente un chiaro linguaggio architettonico è Hi-macs, che, composto da minerali, pigmenti naturali e acrilico, offre un ampio portafoglio di vantaggi strutturali. Hi-macs è infatti resistente al fuoco, ai graffi e agli urti, ma soprattutto grazie alla sua superficie priva di pori, impedisce a sporco, batteri, muffe e umidità di annidarsi, rimanendo facile da pulire e assolutamente igienico. Hi-macs, usato sia in architettura sia in interior design, per l’ideazione di facciate e arredi, è ideale per gli ambienti contract interni ed esterni perché di facile manutenzione. Dopo anni, infatti, può essere lavorato in maniera tale da cancellare danni e segni più profondi, così come eventuali macchie e addirittura graffiti, ripristinandone l’aspetto e riportandolo indietro nel tempo, come al primo giorno.
La Gnosis rappresenta un team di progettazione fortemente interdisciplinare che mai come in questo caso ha inteso affrontare la sfida di questo progetto nell’accezione più ampia possibile” ha dichiarato Antonio De Martino, progettista. “Lo specifico tema dei singoli interventi a cui siamo stati chiamati a intervenire è stato sempre rapportato e confrontato con la scala più ampia afferente all’immagine coordinata dell’intero Aeroporto. L’obiettivo principale che ci si è posto è stato quello di individuare un concept capace di costruire una identità precisa del Terminal aeroportuale e delle relative aree Forecourt. Un linguaggio che usato in tutti gli interventi di riqualificazione fosse capace di imprimere uno stile riconoscibile e inequivocabile. La pietra acrilica ha accompagnato questo lungo processo di ideazione e costruzione, in quanto capace di adattarsi agli usi e alle funzioni più disparate assecondando con grande semplicità il design realizzato ad hoc per questa complessa infrastruttura”.

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In un ambiente arricchito dai marmi e dalle pietre dei pavimenti e dei muri originali, grazie alla collaborazione di Ares srl e del distributore Hi-macs Luigi Strumolo spa, l’architetto ha previsto l’inserimento di elementi d’arredo su misura realizzati in pietra acrilica. Primi tra tutti, i nuovi desk per il controllo dei passaporti e quelli delle forze dell’ordine, dalle forme morbide in netto contrasto con l’ambiente circostante; volumi geometrici le cui forme si slanciano in avanti per creare un effetto di generale dinamicità. Idee di ‘movimento’ sono anche le panche in Hi-macs inserite nell’area commerciale e nella nuova area imbarchi, che si sviluppano affusolate e spigolose, o i dissuasori nell’area varchi security, che come onde fuoriescono direttamente dal pavimento. Notevole è qui il gioco che il progettista e il trasformatore hanno previsto con Hi-macs, che ha permesso di utilizzare la retroilluminazione non solo per far comparire sulla superficie del materiale la numerazione dei singoli dissuasori, ma anche per dar loro colori e identità differenti.

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Hi-macs, infine, ha trovato impiego anche nei bagni dell’aeroporto: il top, con i lavabi integrati nella superfcie, è unito direttamente a una grande parete in pietra acrilica senza alcun segno di giunzione. Il risultato è stupefacente: tutto, nonostante le dimensioni, sembra scolpito da un unico blocco di materia. L’assenza di fughe, infine, impedisce ai batteri di annidarsi e agevola le operazioni di pulizia. La possibilità di termoformare Hi-macs conferendogli qualunque forma in qualunque dimensione, in aggiunta alle sue numerose e differenti qualità tecniche e strutturali, ha reso possibile riqualificare le differenti aree dell’aeroporto in modo non solo esteticamente innovativo, ma anche sicuro. Un progetto ampio, che dimostra la versatilità del materiale e la sua qualità.

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Scheda progetto
Luogo: Aeroporto Internazionale di Napoli - Capodichino
Progetto: Antonio De Martino - Gnosis Architettura
Fabbricazione: Ares srl - Legno Cad srl
Distributore di Hi-macs: Luigi Strumolo spa
Materiale: Hi-macs Alpine White S028