approfondimento – L'agenzia, verso un approccio olistico e allargato, ha sviluppato il nuovo marchio "School" per supportare le pubbliche amministrazioni.

Se all'inizio della sua attività l'Agenzia CasaClima si occupava essenzialmente dell'involucro edilizio, oggi il marchio CasaClima non si definisce soltanto con i consumi di energia, ma s'identifica con un concetto di edilizia sostenibile, impegnata, nel rispetto dell'ambiente, a garantire luoghi salubri e con un elevato comfort abitativo. Lo scopo dell'Agenzia rimane comunque quello di porre al centro della sua attività l'utente, con le sue esigenze e con le sue possibilità economiche. Riguardo alle nuove costruzioni, la normativa europea impone il 31 dicembre 2018 come scadenza entro la quale "gli edifici di nuova costruzione occupati da pubbliche amministrazioni e di proprietà di queste ultime, ivi compresi gli edifici scolastici, devono essere Edifici a Energia Quasi Zero"(NZEB). Anche il settore privato sarà coinvolto, ma in questo caso c'è più tempo: fino al primo gennaio 2021.

«La nuova casa sarà quindi sempre più tecnologica e la parte impiantistica con l'ausilio delle energie rinnovabili diventerà sempre più centrale - ha spiegato l'ingegnere Ulrich Santa, direttore dell'Agenzia CasaClima -. Per capire e analizzare le performance reali di questi edifici NZEB, CasaClima ha messo in atto un progetto di monitoraggio per studiare le prestazioni reali di edifici certificati CasaClima che corrispondono a questi requisiti. I risultati di questo controllo, durato circa un anno e mezzo, hanno evidenziato le buone prestazioni dell'involucro edilizio a conferma del buon lavoro prodotto in questi anni, ed è emersa, in maniera sempre più evidente l'importanza della parte impiantistica. Si è rilevato, infatti, che spesso gli impianti sono sovradimensionati, configurati male o richiedono una corretta manutenzione. Sono questi i temi su cui bisogna lavorare per non compromettere i risultati ottenuti nel rapporto edificio - impianto - utente».
Le nostre case diventano sempre più complesse, sempre più tecnologiche, forse anche meno elastiche, e hanno sempre più bisogno di una conduzione da parte dell'utente, che passa attraverso una sua sensibilizzazione sui temi dell'efficienza e del risparmio energetico. In questo senso, CasaClima sta impegnando le sue forze per evitare il più possibile gli errori, sicuramente in fase di costruzione, ma anche in quella di utilizzo dell'edificio, formando tecnici e aziende su questi temi e sensibilizzando gli utenti finali.

«Sicuramente gli edifici NZEB sono una sfida, ma sono una piccola parte del patrimonio edilizio - ha affermato Santa -. In Italia abbiamo circa dodici milioni di edifici di cui circa la metà è obsoleto, e sarà proprio la riqualificazione urbana e il risanamento energetico, a detta di tutti gli operatori del settore, la sfida dei prossimi anni e che potrà essere il driver di tutto il mercato delle costruzioni. Non è pensabile e probabilmente, per certi aspetti, neanche auspicabile, credere di tornare a scenari economici da pre-crisi. Il mondo dell'edilizia ha subito in questi anni una grande trasformazione e ha, in qualche modo, selezionato quegli attori che hanno saputo, per know-how e capacità, intraprendere un percorso di ascolto e d'innovazione verso le esigenze e le difficoltà di un mondo economico sociale e ambientale in rapida evoluzione».
Lo scopo dell'Agenzia CasaClima è quello di ridare valore anche al patrimonio edilizio già costruito, attraverso una corretta progettazione del suo risanamento. Per questo ha creato il sigillo di qualità "CasaClima R" che definisce regole più flessibili rispetto alla direttiva destinata alla progettazione di nuovi edifici, per favorire il miglioramento dell'esistente, senza che questo vada a discapito della qualità. È necessario, quindi, un approccio olistico al problema, in modo da far emergere il potenziale di miglioramento, in rapporto all'economicità dell'intervento e non sottomettere tutte le valenze storiche e le peculiarità del patrimonio italiano sotto il paradigma dell'efficienza energetica.

L'Agenzia ha sviluppato, proprio per raccogliere le differenti esigenze provenienti dal mondo del lavoro, un'intera famiglia di protocolli di sostenibilità per la tutela di ambiti specifici: ClimaHotel, CasaClima Wine e CasaClima Work&Life e ultimamente è stato annunciato alla fiera KlimaHouse Toscana l'uscita del nuovo protocollo "School", per supportare le pubbliche amministrazioni nel complesso compito della riorganizzazione del patrimonio collettivo. «I nuovi sigilli - ha spiegato Santa - nascono con l'obiettivo di certificare la sostenibilità di precise categorie di edifici. Chi vuole eseguire un'analisi di sostenibilità globale equilibrata non può affidarsi solo a una valutazione parziale degli effetti, ma deve stabilire un metodo che permetta a tutti i portatori d'interessi di intraprendere un percorso in cui siano introdotte misure praticabili, verificabili e comunicabili relative a tutti gli ambiti d'influenza connessi. Per questo motivo le certificazioni di sostenibilità non si limitano a considerare solo gli aspetti legati ai consumi energetici, ma introducono criteri di valutazione che interessano tutti gli ambiti della sostenibilità legata ai materiali da costruzione, al consumo di acqua, alla qualità di vita degli occupanti».

Parallelamente l'Agenzia ha innovato anche il proprio software di calcolo elaborando il "ProCasaClima 2013" che si configura come un tool gratuito su base Microsoft Excel, motore di simulazione dinamica per il comfort estivo, in grado di rispondere in maniera completa alle sfide del clima mediterraneo. Il nuovo software valuta i principali fabbisogni energetici di un edificio, in altre parole: riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria e illuminazione.  Il calcolo impiantistico, rivisto e ampliato, consente il calcolo del fabbisogno di energia primaria, delle emissioni di CO2 e della quota di energia rinnovabile. Nel programma è integrato anche il calcolo Nature, per la valutazione della sostenibilità ambientale dell'edificio.

Di prossima presentazione è un nuovo tool "CasaClima Open" e un tool per l'analisi costi-benefici, che renderà operativa l'apertura dei protocolli CasaClima nei confronti della certificazione secondo la normativa nazionale, permettendo di effettuare il calcolo energetico anche con software commerciali, certificati dal CTI. L'obiettivo è di ridurre il lavoro del progettista, che potrà evitare di svolgere un doppio calcolo energetico portando ad una riduzione dei costi della certificazione. «La certificazione CasaClima - ha concluso Santa - sempre più lontana dall'essere un calcolo energetico, che rimane pur sempre un indicatore, in questi anni ha fatto della "qualità" una vera e propria strategia competitiva all'interno dei propri protocolli, riuscendo a certificare una qualità non solo calcolata, ma anche costruita».