residenze unifamiliari – Doghe verticali in legno di cedro posate in modo discontinuo proteggono le facciate e lasciano parzialmente a vista le finestre. Unico fronte completamente apribile è quello rivolto a ovest: grandi portelloni di policarbonato apribili a libro verso l'alto con diversi livelli di chiusura.

Ovest: luce e trasparenza
La pelle esterna dell'edificio è realizzata con doghe verticali di cedro di varia larghezza: la disposizione delle doghe sembra casuale e le zone di discontinuità lasciano a vista le finestrature o la pannellatura di fibrocemento. Perfino nella sua posa è stata adottata una di modalità di preassemblaggio: le doghe sono state prefissate su intelaiature di listoni di legno, avendo così la possibilità di sollevare e posare contemporaneamente intere porzioni di facciata.

La facciata ovest è un elemento "vivo" in grado di adattarsi alle condizioni esterne in modo da modulare il comfort interno all'edificio. Mentre le chiusure verticali rivolte a nord, sud ed est sono interrotte solo da poche finestre (parzialmente schermate dal rivestimento di legno di cedro), questo prospetto è formato da due componenti che si lasciano attraversare dalla luce: all'interno vi sono portafinestre vetrate a tutta altezza, completamente impacchettabili a lato, mentre, l'esterno, è caratterizzato da grandi portelloni di policarbonato apribili a libro verso l'alto (tradizionalmente utilizzati come portoni di hangar). Questi serramenti possono assumere vari livelli di chiusura nei confronti di vento, acqua e radiazione solare. In particolare, in quest'ultimo caso, possono essere abbassati per proteggere dal sole radente, mentre possono essere mantenuti sollevati, come frangisole orizzontali, in caso di raggi solari quasi verticali. Nella stagione fredda, inoltre, l'intercapedine che si viene a formare tra le portefinestre e i portelloni si comporta come una doppia parete: l'aria compresa tra le due chiusure si scalda durante il giorno mitigando le perdite di calore nelle ore serali. Questo sistema di facciata consente, infine, di sfruttare la ventilazione naturale degli ambienti, sfruttando la differenza di pressione generata dal grande volume d'aria entrante a ovest che cerca sfogo nelle ridotte aperture verso est.


scheda progetto

Luogo: Taylors Island, Maryland, USA

Committente: Stephen Kieran and Barbara DeGrange Kieran

Progettista: Kieran Timberlake (Team di progetto: Stephen Kieran, James Timberlake and David Riz, Marilia Rodrigues, Johnathan Ferrari, Alex Gauzza, Jeff Goldstein, Shawn Protz, George Ristow, Mark Rhoads)

Progetto strutture: CVM Structural Engineers

Fotografo: Peter Aaron/Otto, Barry halkin, Kierantimberlake

Tempi di realizzazione: 2006

Superficie costruita mq: 200

Progetto impiantistico: Bruce Brooks & Associates - Ingegneria civile: Lane Engineering Ingegneria geotecnica: John D. Hynes & Associates Inc - Proegttazione interni : Marguerite Rodgers Ltd - Progettazione del paesaggio: Barbara Seymour Landscapes

scheda studio

Studio: KieranTimberlake

Indirizzo: 420 North 20th Street

Città: Philadelphia PA 19130.3828

www: www.kierantimberlake.com