Mostre – Organizzata dal Comune di Milano e da Navigli Lombardi S.c.a.r.l. insieme al Politecnico di Milano, presso l'Urban Center di Milano, la mostra: "Milano città d’acqua. Nuovi paesaggi urbani per la tutela dei Navigli".

Inaugurato lo scorso 13 maggio e aperto fino al 19 giugno, l'allestimento propone le sperimentazioni progettuali sui Navigli per l'Expo 2015, elaborate dai dottorandi in Progettazione Architettonica e Urbana del Politecnico di Milano coordinati dal prof. Raffaele Pugliese.
Ognuna delle suggestive immagini di questa rassegna rappresenta un flash sul passato, sul presente e anche su quello che potrà essere il futuro dei Navigli. I progetti infatti, operando su scale diverse di intervento, si inseriscono in un piano di valorizzazione orientato a fare del "Sistema Navigli" un circuito culturale che sappia armonizzare il recupero e la tutela del tessuto storico con gli scenari urbani odierni e le loro trasformazioni.
I Navigli non sono solo case di ringhiera e canali, ma anche scritti e testimonianze di chi ne ha abitato per secoli case e strade: da qui l'idea di un centro per la cultura dei Navigli che faccia scoprire al visitatore i due ambiti delle "testimonianze documentarie" (libri, fotografie, testi, giornali, studi, testimonianze, oggetti, ecc.) e del "patrimonio immobile" sul territorio (corti, rogge, ponti, approdi, ville, chiuse, bocche di presa, ecc.). A questo scopo è stata individuata un'area tra via Magolfa e il Naviglio Grande, lungo la Roggia Trivulzia, oggi inutilizzata e nascosta alla vista: un intervento progettuale puntuale, da considerare epicentro di un "effetto-contagio" sul territorio.
Un piccolo lotto rimasto vuoto lungo il Naviglio Grande offre l'occasione di un progetto che, proprio là dove la città storica si affaccia sul naviglio, prevede la creazione di un edificio-ingresso al sistema urbano museale, con un punto informazione e sale per incontri e per attività didattiche ed espositive. Lo spazio interno rimane libero e l'ingresso al passaggio si spinge fino all'acqua diventando un approdo che può essere luogo di allestimenti sull'acqua e platea per gli osservatori del naviglio da terra.
Un altro progetto parte dalla ri-attivazione dell'area tra il Naviglio Pavese e il Naviglio Grande a sud della Darsena, basandosi sulle relazioni tra le due vie di acqua e l'area del Parco Sud. Un territorio che costituisce una grande opportunità per la città: per darne un'immagine viva, riflesso di una tradizione e un'identità milanese quasi dimenticate, ma soprattutto per recuperare parte della periferia e costituirsi come nuovo verziere, vero motore economico sostenibile legato a nuove tecniche di coltivazione più rispettose della natura (agricoltura biologica, prodotti "km 0").
Le immagini si spostano quindi su una delle aree più ricche di potenziale trasformativo, quella dell'ideale prosecuzione dell'asse di via Bergognone, interrotto dal tracciato ferroviario, prosecuzione resa oggi possibile con una nuova infrastruttura verde, grazie alla dismissione dello scalo. Il progetto prevede la sistemazione delle sponde del Naviglio Grande e un attraversamento ciclo-pedonale che costituisca una proiezione del paesaggio circostante. Un edificio-ponte, volume-giardino pensile che collega le sponde e insieme edificio polifunzionale, svolge la duplice funzione insediativa e naturalistica. Verde e acqua restituiscono qualità ad una zona ora poco valorizzata, ampliandone il potenziale turistico-ricettivo.
La futura dismissione dello scalo di Porta Genova è l'occasione per realizzare un parco lineare continuo che metta a sistema le diverse attività accolte, salvaguardando la complessità e multifunzionalità dell'area. La storica stazione di Porta Genova viene destinata ad ospitare, con l'ex-magazzino ferroviario, il "Museo dei Navigli", mentre in corrispondenza del sovrappasso di viale Cassala si prevedono spazi destinati ad ospitare attività di loisir per il tempo libero anche durante le ore notturne, trattandosi di una delle zone più frequentate dalla movida milanese.
Fin dalla loro origine, la sostenibilità è stata una caratteristica intrinseca dei Navigli, in termini di sfruttamento controllato delle risorse, basso impatto negativo sull'ambiente, salvaguardia della fruibilità per le generazioni future. Proprio sul concetto di eco-sostenibilità si basa un progetto generale di riqualificazione di via Borsi che soddisferà le esigenze di tutela e controllo dell'ambiente e del territorio con un risparmio di energia e di risorse naturali. La realizzazione del parco locale, inteso come corridoio ecologico, comprende un percorso d'acqua, una serie di aiuole,  un Air-tree, la piazza d'acqua e il ponte pedonale in legno.
Questi e altri progetti esposti mostrano un approccio che non intende imbalsamare il patrimonio culturale dei Navigli attraverso la "museificazione" di quest'area urbana, ma si propone di realizzare un vero e proprio "museo a cielo aperto", destinando alcuni spazi ancora disponibili  a luoghi di eccellenza aperti al pubblico e mettendo in risalto gli elementi che conservano i caratteri più autentici e ricchi di fascino.
La mostra ha anche rappresentato lo spunto per due importanti momenti di dibattito sul ruolo dell'acqua nei progetti di ammodernamento dei paesaggi urbani, che hanno visto l'intervento di autorevoli personalità accademiche.
Questi incontri hanno ribadito come i Navigli, oltre ad essere un lascito monumentale da tutelare, potranno ritornare ad essere una dorsale infrastrutturale vitale per l'irrigazione, per la navigazione e per la produzione di energia idroelettrica, ma anche per il turismo, la cultura e il tempo libero. Un'occasione per richiamare il mondo della politica e della cultura a un'assunzione di responsabilità nei confronti di quella che potrà diventare la via d'acqua navigabile dell'Expo 2015.


Ufficio stampa di Navigli Lombardi S.c.a.r.l.:
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