factory – Ospiti provenienti da 20 Paesi del mondo sono giunti venerdì 21 settembre in Friuli per la seconda edizione del Premio Pilosio. Il riconoscimento è andato quest'anno all'architetto Mario Cucinella per il progetto A Green School for Gaza.

Il Premio internazionale Pilosio Costruire la Pace 2012 è stato assegnato e ritirato dall'architetto Mario Cucinella per il suo progetto di scuola autosufficiente sotto il profilo idrico ed energetico nei territori occupati della Palestina. Grazie alla Green School, progetto sostenuto da UNRWA (ONU), i bambini di Gaza City potranno finalmente godere di un apprendimento in condizioni di vita umane e con energia pulita.

"Se con la realizzazione di questa prima Green School riusciamo a promuovere sviluppo sostenibile in un territorio martoriato come quello di Gaza, allora si apre un'autentica speranza per il cambiamento del mondo". Così l'architetto Mario Cucinella presenta il suo progetto A Green School for Gaza.

L'idea è nata durante il primo tavolo tecnico italo-palestinese sull'eco-architettura e le energie rinnovabili tenutosi a Ramallah nel marzo 2010 e organizzato dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo, dal Ministero degli Affari Esteri e dai Ministeri della Pianificazione e delle Opere Pubbliche dell'Autorità Nazionale Palestinese. Il concetto generale è stato elaborato secondo i bisogni dei residenti nei campi profughi e considerando la scarsità dell'acqua e gli alti prezzi delle fonti energetiche nei territori palestinesi. Il progetto dell'architetto Cucinella è stato ritenuto perfettamente in linea con lo spirito del Premio Pilosio, che attribuisce un riconoscimento a chi, nel mondo, con i suoi progetti e le sue opere contribuisce al miglioramento delle condizioni di vita delle persone.

A Green School for Gaza, sviluppata in collaborazione con l'agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) e finanziata dall'Islamic Development Bank, consiste nella costruzione di un edificio autosufficiente che produca tutta l'energia di cui ha bisogno attraverso le risorse rinnovabili disponibili in loco, come per esempio l'energia solare e geotermica, e capace anche di coprire l'intero fabbisogno di acqua per le pulizie, i servizi igienici e l'irrigazione attraverso il recupero delle acque piovane e il trattamento delle acque reflue tramite fito-depurazione. Il disegno promuove l'utilizzo di materiali disponibili in loco, nonché l'adozione di semplici sistemi costruttivi in modo da limitare i costi di costruzione e facilitare le operazioni di cantiere dove potranno essere coinvolti i rifugiati stessi.

L'obiettivo del progetto è quello di superare i confini della Striscia di Gaza, per accogliere i bambini palestinesi della Cisgiordania e dei campi profughi di Giordania, Libano e Siria. Territori difficili, dove si cercherà di introdurre il concetto di sostenibilità, che spesso viene accolto a fatica in Paesi ben più sviluppati. Dal punto di vista economico, questa tipologia progettuale non incide molto sul budget, perché porta a un incremento dei costi di costruzione non superiore al 23 per cento. Mentre incide molto sulla qualità della vita: i bambini potranno andare a scuola anche quando manca l'elettricità e non avranno più problemi a lavarsi le mani.

Dopo la cerimonia di consegna del premio all'architetto Mario Cucinella e a Munir Manneh, responsabile del programma di sviluppo dell'UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi), spazio alla tavola rotonda dal titolo "Sostenibilità e sicurezza nelle costruzioni: due asset per la crescita economica". Protagonisti del dibattito il Sottosegretario del Ministero dell'Ambiente ing. Tullio Fanelli, il presidente del Green Management Institute Francesco Bertolini, il premiato Mario Cucinella, uno degli architetti di riferimento nel panorama internazionale del costruire "green", e il guru dell'economia Nouriel Roubini.

Al termine della tavola rotonda, spazio ai contributi degli operatori del mercato: a succedersi sul palco imprese di costruzione di livello mondiale e operatori del settore come Stefano Gardi, responsabile sviluppo sostenibile di Italcementi; Marco De Eccher, presidente di Rizzani De Eccher; Piero Cicalese, CEO Saipem Canada; Saeb Nashaat, formwork manager Saudi Bin Laden Group; Luis Cabezón, executive vicepresident Gruppo Unispan; Ousama Fansa, CEO Arabian Roots Group; Carlo Crosara, direttore generale Banca Friuladria Credit Agricole. Prima della conclusione della giornata con la cena di gala, lo studente del Politecnico di Torino Luca Valzano con il suo relatore prof. Carlo Ostorero hanno ritirato il premio di laurea per il concorso di idee Progettare il Futuro. La tesi di laurea dello studente ha riguardato la fattibilità costruttiva con l'impiego di tecnologie cantieristiche contemporanee del pilastro in calcestruzzo armato, a geometria variabile, del Palazzo del Lavoro, edificio progettato da Pier Luigi Nervi per le celebrazioni di Italia '61 a Torino.

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