©Eirc Deron
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Westkaai Towers 5 e 6, in Belgio, di Tony Fretton Architects e Kunstmuseum Basel Extension, in Svizzera, di Christ & Gantenbein sono i due progetti che si sono aggiudicati il Grand Prize dell’ottava edizione dei Wienerberger Brick Award.
Esempio di un’architettura innovativa e moderna che punta a realizzare nuove idee progettuali attraverso modi e percorsi finora inesplorati, i due vincitori assoluti del premio sono stati selezionati, dalla giuria composta da cinque architetti di fama internazionale, tra una rosa dei 50 finalisti scelti tra i quasi 600 progetti candidati e provenienti da 44 Paesi differenti. Lungimiranza, audacia e creatività sono gli elementi che accomunano tutti i lavori premiati suddivisi in cinque categorie (con montepremi totale di 34.000 euro): Feeling at home, Living together, Working together, Sharing public spaces e Building outside, tra le quali sono stati decretati il Grand Prize e gli Special Prize.

©Uwe Strasser
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"I progetti presentati quest'anno hanno impressionato la giuria per il loro spirito innovativo e per la loro qualità. Rappresentano concept architettonici audaci e creativi per ambienti e spazi sostenibili e lungimiranti; tutto questo tenendo sempre presente il punto di riferimento più importante in architettura, l'individuo. Quando si crea un nuovo spazio vitale, l'attenzione primaria deve essere sempre rivolta alle persone e ai loro bisogni. Siamo orgogliosi che così tanti progetti innovativi rispondano alle più attuali sfide della società utilizzando materiali da costruzione in ceramica per creare ambienti vivibili e accessibili", ha commentato Heimo Scheuch, CEO di Wienerberger AG.
L’architettura svolge un importante ruolo di connessione tra le persone e il patrimonio costruito, per questo sono necessari approcci innovativi per creare ambienti residenziali e luoghi di lavoro confortevoli e attrattivi, soprattutto nelle aree urbane. L’architettura deve reinventarsi, ricercando nuove forme, materiali e modalità di fruizione che non guardino solo all’estetica ma rispettino le severe normative tecniche e i sempre più stringenti requisiti di qualità oltre a problematiche attuali come la sostenibilità, ambientale ed economica, e l’efficienza energetica.
Uno dei due vincitori del Grand Prize, e della categoria Living Together, è il progetto Westkaai Towers 5 e 6 di Tony Fretton Architects. Le due torri, situate ad Anversa in Belgio, fanno parte di un più ampio progetto residenziale all'interno di un nuovo quartiere a uso misto. L’utilizzo dei laterizi crea un’architettura monumentale complessiva che racchiude in sé le facciate individuali di ciascuna torre.

Il secondo vincitore del Grand Prize, e della categoria Sharing public spaces, è il progetto Kunstmuseum Basel Extension: ampliamento del Museo delle Belle Arti di Basilea realizzato da Christ & Gantenbein. Un nuovo corpo architettonico in mattoni grigi, collegato attraverso una sala sotterranea all'edificio principale, le cui facciate frastagliate si caratterizzano per la presenza di incisioni a rilievo in cui trovano spazio luci a LED che informano i passanti sulle mostre in corso nel museo.

A trionfare nella categoria Feeling at Home il progetto Atlas House dello studio olandese Monadnock. In un piccolo appezzamento di terreno, a Eindhoven, nei Paesi Bassi, uno spazio abitativo privato distribuito su tre piani è un buon esempio per dimostrare come si possano costruire abitazioni confortevoli e di alto livello anche su piccola scala. Le murature, sia interne sia esterne, sono accuratamente definite nei loro particolari e si adattano perfettamente alla struttura della casa.

È firmato dallo studio vietnamita Tropical Space il progetto Terra Cotta Studio che si è aggiudicato il premio della categoria Working Together. A Dien Phuong, in Vietnam, ai piedi del fiume, sorge lo studio-abitazione di una famosa artista locale che lavora la ceramica: un cubo di mattoni protetto dalle inondazioni da una recinzione di bambù. A catturare l’attenzione è la trama della facciata, caratterizzata da un’insolita perforazione che permette al vento di soffiare sulle opere d’arte e raffreddare così naturalmente l’area di lavoro.

Un edificio che include il più grande impianto del mondo di cogenerazione urbano alimentato a biocombustibile che contribuisce in modo significativo alla riduzione delle emissioni di CO2 della città: ecco il Värtan Bioenergy CHP Plant di Stoccolma, progetto realizzato in Svezia da U.D. Urban Design & Gottlieb Paludan Architects, che hanno rivestito la parte esterna della struttura con una facciata curva composta da elementi ceramici verticali.

San Bernardo Chapel, vincitore dello Special Prize, è un piccolo capolavoro di architettura nella Pampa argentina. Dedicata al santo patrono di una piccola comunità locale vicina al luogo dove è stata eretta, la cappella è stata realizzata da Nicolás Campodonico Estudio, in un’area dove non sono disponibili né acqua corrente né elettricità. Solo la luce del sole e la natura circostante imprimono un’aurea di sacralità all’edificio: una volta al giorno, la luce del sole, irradiando due pali di legno, ombreggia sulla parete est della cappella una croce cristiana.

Il secondo Special Prize di questa edizione dei Wienerberger Brick Award è stato assegnato all’intervento di ristrutturazione della vecchia chiesa di Vilanova de la Barca a Leida, in Spagna, realizzato da AleaOlea architecture & landscape. Il progetto The Old Church of Vilanova de la Barca ha visto protagonista una chiesa del XIII secolo, distrutta durante la Guerra Civile Spagnola, la cui ristrutturazione si è basata su un approccio insolito per trattare il delicato tessuto storico dell’edificio, in un dialogo unico tra passato e presente che mette in mostra la versatilità e la flessibilità dei laterizi.