nuove opere – A Santa Valburga, frazione del comune di Ultimo (Bolzano), è stato realizzato un centro polifunzionale volto a coltivare arte e cultura e ad unirle in un unico complesso situato in un ambiente molto piacevole dal punto di vista naturalistico.

Commissionata dal Comune di Ultimo la struttura è nata dalla stretta collaborazione tra i progettisti, S.O.F.A. architekten & arch. Pius Pircher, ed i responsabili della scuola elementare e della scuola di musica.
Per evitare l'effetto di “corpo estraneo” nel paesaggio e nella struttura locale, gli architetti hanno ricercato con estrema attenzione un'attività perfettamente inserita nell'ambito delle condizioni generali del contesto, senza quindi entrare mai in opposizione con esso.

Il progetto architettonico

Proprio per arrivare alla realizzazione di una struttura che abbia i requisiti di un centro polifunzionale efficiente e razionalmente organizzato si è puntato sull'obiettivo della massima compattezza del piano planivolumetrico.
All'edificio è stato destinato il terreno ad ovest dell'attuale scuola media segnato da un considerevole dislivello tra il piano stradale e quello del terreno stesso. Il terreno infatti, situato direttamente sulla strada principale che collega due frazioni di Santa Valburga (le cosiddette “Dorf” e ”Innerdorf”), presenta alcuni caratteri particolari: oltre ad essere ubicato su un pendio e orientato a sud con un notevole dislivello tra la sede stradale e la base del suolo, si trova nelle vicinanze di una serie di case unifamiliari, poste a nord della strada che attraversa la vallata e principalmente rivolte a sud. Queste caratteristiche del lotto hanno imposto uno sviluppo verticale alla scuola, che scende verso il basso rispetto al piano stradale, pur partendo già da un livello inferiore rispetto ad esso. Proprio dallo start non certo favorevole per i progettisti di queste condizioni, è nata un'opera estremamente avveniristica e decisamente particolare sia per le soluzioni strutturali adottate che per l'inserimento straordinariamente armonico nell'ambiente naturale circostante.
La struttura nel suo insieme pare un fascio di luce che s'intinge nel verde acerbo dei prati e affacciati sui riflessi del metallo stanno i monti circostanti che con naturalezza osservano gli sviluppi architettonici ai loro piedi. Luce riflessa e luce assorbita: il progetto ha dato molta importanza a questo elemento che in effetti filtra ampiamente dalle facciate ed inonda tutti gli spazi riservati alla scuola elementare e alla scuola di musica.
Gli spazi interni sono ampi e ben illuminati e qui i bambini possono trovare il comfort ideale per le proprie attività scolastiche. Le lezioni si svolgono difatti in ambienti salubri e luminosi, progettati su misura per il proprio “pubblico”, pensando anche alle attività ludiche che possono svolgersi sia negli appositi ambienti interni che negli spazi esterni dove anche lo sport può essere praticato in tutta tranquillità e sicurezza. Non vi sono in effetti pericoli per gli scolari in quanto l'intero spazio a loro dedicato non penetra mai in zone esterne di traffico.
Il progetto ha inoltre cercato di favorire i collegamenti tra i diversi centri funzionali, proprio sfruttando percorsi dedicati e riservati a scolari e studenti, pur lasciando ad ogni zona indipendenza e personalità. In quest'area il traffico dei mezzi in sosta è separato da quelli in circolazione. Per gli autobus è stata creata una corsia di sosta, affinché gli alunni non debbano attraversare la strada principale. La fermata è stata studiata in modo da accorciare il percorso, per quanto possibile, sia agli alunni delle scuole medie sia a quelli delle elementari, infine al margine occidentale di quest'area di traffico il progetto ha previsto lo spazio per 10 posti auto. Una scala ed una rampa consentono il raggiungimento di uno spiazzo, situato a un livello inferiore di 2 m, che funge da piazzale per la scuola elementare. La scuola elementare è costituita da 6 aule per lo svolgimento delle lezioni, 3 aule di riserva e 2 aule speciali, oltre a quelle destinate alla Scuola musicale Val d'Ultimo e Proves/Lauregno.
La scuola elementare è articolata in tre edifici: quello settentrionale con amministrazione e aula magna, la sezione allungata a sud con le aule e, nel mezzo, la zona completamente vetrata, dedicata all'accesso e alla ricreazione. Questa funzionale suddivisione interna è chiaramente riconoscibile anche dall'esterno. Il nuovo complesso si completa ad ovest con la Scuola musicale dotata di piazzale proprio. Quest'edificio potrà essere utilizzato in maniera completamente autonoma dalla scuola elementare anche se, in caso di bisogno, sarà possibile avvalersi delle due infrastrutture interattivamente. La scuola musicale è collegata ad ogni livello con la scuola elementare e può quindi usufruire dell'ascensore collocato nei locali di quest'ultima.

Le facciate: tecnologia all'insegna del risparmio energetico

Stahlbau Pichler si è occupata della realizzazione delle facciate, sia per quanto riguarda la parte di progetto esecutivo che quella realizzativa. Le facciate, realizzate in acciaio, montano profili Raico-Schuko con vetri selettivi e basso-emissivi e schermature solari sia esterne che interne. Due sono le tipologie di vetri in grado di controllare il flusso di calore in entrata ed in uscita dalle superfici vetrate di un edificio: i vetri selettivi ed i vetri basso emissivi. I vetri selettivi per loro natura consentono alla componente visibile della radiazione solare di passare, mentre riflettono gran parte dei raggi del vicino infrarosso, in tal modo riescono a limitare l'ingresso di calore nell'edificio senza però comprometterne l'illuminazione.
I vetri basso-emissivi sono anch'essi trasparenti alla luce solare, ma bloccano la fuoriuscita della radiazione del lontano infrarosso, ossia la fuga del calore accumulato all'interno dell'edificio verso l'esterno, evitando la conseguente perdita di calore ed il dispendio economico.
In questo caso sono state abbinate le due tipologie di vetri in una struttura a doppio vetro in grado di riflettere da ambo i lati la radiazione apportatrice di calore lasciando passare quella responsabile dell'illuminazione degli ambienti. La struttura è stata inoltre dotata di schermature solari: esse rivestono un'importanza enorme nell'economia energetica di un edificio poiché hanno la funzione di regolare gli apporti luminosi, ostacolare la luce diretta durante la stagione calda, consentire la ricezione degli apporti solari nel periodo invernale, e garantire un'ottimale illuminazione naturale degli ambienti interni, senza seccanti giochi di abbagli in tutte le stagioni. Le schermature interne consentono appunto di riparare dalle luci abbaglianti ed hanno il vantaggio di essere ben accessibili e di facile manutenzione ma non sono esaurientemente efficaci contro il surriscaldamento. Sono quindi state installate anche schermature esterne, più efficaci di quelle interne quali strumento di controllo solare, in quanto in grado di respingere la radiazione solare prima che raggiunga la superficie del vetro. In questo modo si evita la possibilità che, al surriscaldarsi del vetro, si inneschi un micro-effetto serra tra la superficie dello schermo e del vetro.
Le superfici vetrate occupano circa 800 metri quadrati con una bellissima visuale su paesaggio montano circostante per gli scolari e gli studenti ospitati all'interno della struttura.

scheda progetto

Luogo: Santa Valburga, frazione di Ultimo

Committente: Comune di Ultimo

Progettista: S.O.F.A. architekten & arch. Pius Pircher

Progetto facciate: Stahlbau Pichler

Fotografo: Hertha Hurnaus

Tempi di realizzazione: 2006 - 2009