Architecture tools – Una rassegna sui luoghi del commercio:dalla semplice boutique all'intero edificio monomarca, nei progetti degli esponenti del gotha architettonico mondiale




Autore: Massimiliano Falsitta
Collana: Architecture tools
Pagine: 360
Prezzo Euro: 19,90

ISBN:978-88-6116-472-7

Se c'è una cosa che distingue i templi del commercio odierni
da quelli di un glorioso passato è proprio il tipo di sogno in cui gli
acquirenti sono trasportati. Eredi del proprio tempo si passa da epoche e
territori lontani dall'esotismo esibito, allo star system, alla griffe, al
marchio di fabbrica, emblemi di successo e riconoscibilità sociale.

Il confine tra shop e showroom è davvero labile ed entrambi
nascono dalla costola del supermercato.

Le dimensioni possono essere assai diverse, si passa dalla
semplice boutique emblema in realtà di una riconoscibile globalità raggiunta e
della corporate identity dell'azienda - garanzia che l'oggetto comprato in un
determinato paese sia assolutamente identico a quello acquistato a mille
chilometri di distanza - ai due piani e doppi volumi di certe vie newyorkesi,
dall'intero edificio monomarca come il Prada di Herzog & De Meuron a Tokio,
a veri e propri edifici città che nei nuovi mercati orientali moltiplicano
all'infinito i saloni d'esposizione. I nomi del gotha architettonico mondiale
ci sono tutti: i fratelli Bouroullec, David Chipperfield, Antonio Citterio, i
Future Systems, Waro Kishi, ma anche numi tutelari come Philip Johnson, Frank
Gehry, Philippe Starck. Certamente i santuari della moda la fanno da padrone,
ma non mancano altre esperienze significative, come una profumeria firmata
Sejima, le gioiellerie di X Architekten, Landau & Kindelbacher, 3deluxe
Studio, i bookshop di BEHF o Van Duysen, persino panetterie come quelle di
Silvestrin o Poitiers per la catena Dat Backhus.

È dallo studio di queste architetture niente affatto minori
che si può meglio cogliere la spazialità contemporanea, proprio come
l'architettura industriale delle origini assunse un significato emblematico
nella comprensione della fase pioneristica del movimento moderno. La necessità
di un sequel o di uno spin-off come questo si giustifica anche così.

Sommario:

Introduzione - a-compiler, @home deluxe, Miu Miu, Tiberius,
Palazzo Vivienne Westwood, A-POC Issey Miyake, Boutique La Perla, Boutique
Hilton, Louis Vuitton Roppongi hills, Pasquale Bruni Showroom, Valentino
flagship boutique, B&B, Showroom Missoni, Pleats Please Issey Miyake of New
York, Pleats Please Issey Miyake de Paris, Sartoria, Comme des garcons, Issey
Miyake tribeca, Max&Co, Hugo Boss, Gioielleria Schmuck, Valentina & me,
Pure, Flagship store Fay, Gioielleria Piero Milano, Tardini store, Bisazza,
Spazio Andrea Dall'Olio, Sicis - The at factory, Dat Backhus, Flag store
Simonetta, Showroom Baiocchi, Panetteria Princi, Gioielleria D'Fly, Stella
McCartney, Libreria Copyright, Via Bus Stop, Via Bus Stop Jeans, Gioielleria
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