©Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Veneto – Trentino Alto Adige – Friuli Venezia Giulia” già Magistrato alle Acque di Venezia
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Un'opera conclusa dopo molte polemiche per via dell'investimento economico e di tutto quanto si è portata dietro a livello politico, ma senza dubbio un grande lavoro di ingegneria idraulica per salvaguardare la città di Venezia e la sua laguna dai pericoli dell’alta marea: il Mose (MOdulo Sperimentale Elettromeccanico) è il colossale e complesso sistema di barriere costituite da paratoie mobili collocate alle bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia, i tre varchi attraverso i quali la marea si propaga dal mare Adriatico in laguna.
Il sistema, progettato per impedire l’allagamento di Venezia e degli altri centri abitati lagunari, è formato da quattro barriere di difesa: una a Malamocco (con 19 paratoie), una a Chioggia (con 18 paratoie), una sul canale di Treporti (con 21 paratoie) e una sul canale di San Nicolò con 20 paratoie. Quando inattive, le paratoie (larghe ciascuna 20 m) sono piene d’acqua e sono alloggiate in cassoni di cemento collocati nel fondale marino; in caso di maree eccezionali - che possono provocare un allagamento del territorio - nelle paratoie viene immessa aria compressa che le svuota dall’acqua e, via via che questa fuoriesce, le paratoie si sollevano fino a emergere formando una diga a bloccare il flusso della marea. Ciascuna paratoia è costituita da una struttura scatolare metallica vincolata attraverso due cerniere ai cassoni, che costituiscono la base delle barriere ospitando le paratoie e gli impianti per il loro funzionamento.

©Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Veneto – Trentino Alto Adige – Friuli Venezia Giulia” già Magistrato alle Acque di Venezia
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I cassoni di alloggiamento e quelli di spalla sono strutture in calcestruzzo armato, del peso medio di 20mila tonnellate ciascuna, adagiate all’interno di una trincea scavata sotto il fondale marino: le strutture di alloggiamento, allineate tra di loro, costituiscono le fondazioni del sistema, mentre le strutture di spalla permettono l’interfaccia tra i cassoni di alloggiamento e l’aggancio con la terraferma e ospitano al loro interno le discese per l’impiantistica e gli addetti ai lavori. Il cuore tecnologico del sistema è infatti custodito nelle lunghe gallerie che attraversano da una parte all’altra i cassoni e dove trovano luogo i sistemi elettromeccanici, di comunicazione e quelli di controllo per far funzionare le barriere.
Per l’isolamento delle terrazze dei cassoni di alloggiamento (la parte superiore della struttura di ciascun cassone, dove viene gestito il processo di manutenzione e dove vengono attraccate le navi e i macchinari necessari per la pulizia del sistema) della bocca di porto di Lido e del canale Treporti, sul lato di Punta Sabbioni, sono stati applicati 270 mc di Xenergy™ SL di Dow spessore 100 mm.

Xenergy™ SL by Dow
Xenergy™ SL by Dow

Le lastre in polistirene espanso estruso monostrato Xenergy™ SL sono caratterizzate da profili battentati sui 4 lati e da una superficie liscia con pelle, elemento fondamentale per questo tipo di applicazione in cui il materiale isolante non deve assorbire acqua nonostante sia a contatto con essa: grazie alla loro struttura, i pannelli XenergyY™ SL si contraddistinguono per un assorbimento d’acqua, testato con metodo di prova per immersione EN12087, pari a 0,4% in volume (WL(T)0,7), un assorbimento d’acqua per diffusione e condensazione con metodo di prova EN12088 minore dell’1% in volume (WD(V)1) e un assorbimento d’acqua con prova gelo/disgelo secondo EN12091 minore dell’1% in volume (FTDC1), tutti valori che permettono di mantenere inalterata nel tempo la capacità isolante del prodotto, resistendo così al processo di invecchiamento a cui andrà incontro il complesso del Mose.
Espanso con sola aria nelle celle e additivato di un attenuatore di infrarossi che ne incrementa la resistenza termica, pari a 3,15 m2·K/W per lo spessore 100 mm, Xenergy™ SL consente di ottenere fino al 20% in più di potere isolante a cui si aggiungono elevate proprietà meccaniche quali la resistenza a compressione con il 10% di schiacciamento secondo metodo di prova EN826 maggiore o uguale a 300 kPa e resistenza a compressione a lungo termine maggiore o uguale a 110 kPa, caratteristiche che hanno fatto sì che un materiale solido e resistente come Xenergy™ SL si rivelasse una soluzione strategica e ottimale per proteggere la struttura dei cassoni e al contempo garantire alti livelli di efficienza energetica, il tutto per di più con uno spessore ridotto di 100 mm, in un cantiere prestigioso come il Mose sottoposto a vincoli e specifiche restrittive in materia di peso totale dell’opera (stimato in un valore non superiore a 1.200 kg/mc).

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