Caldaie

Autore testo: Manuela Ena

Le caldaie per impianti di riscaldamento possono essere in acciaio o in ghisa.
La caldaia in acciaio è oggi sempre più utilizzata anche per i rendimenti particolarmente elevati che può raggiungere in regime di combustione pressurizzata.
Le caldaie in ghisa sono costituite da elementi componibili cavi: questa caratteristica consente una modulazione praticamente continua delle potenzialità disponibili e la possibilità di assemblare i moduli in opera ne rende più agevole l'installazione anche in caso di grandi dimensioni. La potenzialità di una caldaia viene espressa come potenzialità nominale, potenzialità al focolare e potenzialità resa all'acqua. Il rapporto tra la potenzialità resa all'acqua e la potenzialità al focolare indica, in percentuale, il rendimento della caldaia. Sono definite ad alto rendimento le caldaie in cui detto rapporto supera il 90%. Le normative di legge impongono l'obbligo di ripartire la produzione del calore su più caldaie di uguale potenzialità quando questa risulti superiore a 349 kW. Il bruciatore è specifico per il tipo di combustibile utilizzato.
I bruciatori a gas possono essere ad aria soffiata con ventilatore e dispositivo di miscela aria/gas o di tipo atmosferico con o senza accensione piezoelettrica e regolazione della portata. I bruciatori a gasolio sono in genere del tipo a polverizzazione meccanica dotati di pompa, ugello polverizzatore, sistema di accensione e controllo.
Per evitare dannosi sbalzi di temperatura al focolare i bruciatori sono dotati di due stadi di funzionamento o di modulatore di fiamma in modo di fornire la potenza necessaria in relazione alle condizioni di funzionamento dell'impianto.
Per piccole potenzialità si utilizza solitamente una caldaia murale alimentata a gas. Tali caldaie, realizzate con componenti in rame, alluminio o acciaio inox, contengono al loro interno tutti i dispositivi d'impianto necessari alla produzione del calore (bruciatore, sistema di accensione, sistema di sicurezza, sistema di controllo) e alla distribuzione del calore nella rete (serpentina/e di scambio termico, pompa di circolazione, vaso di espansione). Sono disponibili anche modelli con produzione combinata di acqua calda sanitaria; a questo fine la caldaia può essere dotata di un piccolo accumulo, termicamente isolato che migliora la distribuzione dell'acqua alle utenze.
Per migliorare ulteriormente il rendimento di una caldaia sono state messe a punto e sono disponibili sul mercato caldaie chiamate a condensazione perché consentono il recupero del calore latente di condensazione prodotto dalla caldaia stessa.

Fonte testo:
Bruno Zevi (a cura di), Il nuovo Manuale dell'architetto, Mancosu Editore, Roma, 1996.