Connessioni con piastre

Autore testo: Simone Speciale

Nella pratica costruttiva, per collegare e comporre elementi strutturali vengono impiegate lamiere, piastre forate, griglie, opportunamente sagomate e studiate a seconda della destinazione, in un'ampia gamma tipologica offerta dalle ditte operanti nel settore. Tali giunzioni devono risultare robuste e opportunamente rinforzate per evitare deformazioni e schiacciamenti per urti specialmente in fase di trasporto e assemblaggio degli elementi strutturali.
Le lamiere chiodate stampate che vengono realizzate con apposite presse consentono la fabbricazione industriale di connettori a piastra chiodata, riducendo sensibilmente il lavoro necessario rispetto ai metodi del passato. In questo modo si possono eseguire connessioni resistenti alla trazione e alla compressione, con legno a sezione semplice. Le piastre chiodate sono realizzate in lamiera di acciaio spessa da 1 a 2 mm. I particolari tranciati a forma di chiodo o di graffa vengono inseriti nella superficie del legno mediante pressione. Non è necessario coprire la parte di legno nei punti nodali; cosi si risparmia sulla quantità di legno impiegata. La forza trasmissibile riferita alla superficie di accoppiamento è superiore alle usuali connessioni chiodate grazie al grande numero di incastri a coda di rondine.
Le cosiddette giunzioni a scarpa di solito realizzate in lamierino metallico zincato e forate in modo da consentire il successivo infilaggio e battitura dei chiodi sono molto usate per collegare gli acarecci agli elementi strutturali principali. Il giunto a scarpa ha la funzione prevalente di sostenere l'azione verticale trasmessa dal travetto in semplice appoggio, trasferendola a sua volta ad una trave principale o ad altro elemento di sostegno.
 
Bibliografia:
M. Caironi, L. Bonera, Il legno lamellare: Il progetto.
Natterer, Herzog, Volz, Atlante del legno, Torino 2000.

Collegamenti per mezzo di lamiere e piastre

Collegamenti per mezzo di lamiere e piastre