Edifici industriali

Testo di Silvia Mattera

Oggi le esigenze artistiche vengono proporzionate alle esigenze reali
dell'uomo e a quelle dell'ambiente. L'edificio industriale non è più, come una
volta, un monumento alla produzione, ma è divenuto un agile contenitore di
sistemi produttivi che si evolvono rapidamente, così come si modificano e
cambiano gli stili di vita e di lavoro.
La prefabbricazione risponde
perfettamente alle necessità dell'industria moderna, la proietta nel futuro,
offre spazi flessibili e senza dubbio attribuisce molto valore alle esigenze
pratiche ed economiche, ma prefabbricare non significa comunque sinonimo di
"standardizzare".
Un prefabbricato industriale, come un edificio pubblico o
civile, può essere frutto di ricerca e dare risposta così ad una serie di
parametri fondamentali: alla razionalità della funzione è
opportuno far corrispondere l'armonia della forma e la sua perfetta integrazione
con il territorio, alla richiesta di efficienza e di un'alta qualità di vita per
chi lavora si può rispondere con ambienti luminosi, sani, sicuri,
piacevoli.
La rapidità della messa in opera deve trovare riscontro nella
durabilità e nella resistenza di ogni singolo elemento ad agenti esterni sempre
più aggressivi.
In più l'edificio industriale deve assolvere una funzione di
immagine per l'imprenditore che lo commissiona e l'attività che
vi si svolge.
Un edificio industriale può essere scomposto in tre
parti fondamentali
: i suoi sistemi di
elevazione
(pilasti e plinti), i sistemi di copertura con particolari morfologie
per l'illuminazione degli ambienti, l'involucro cioè la parte esteriore tramite la
chiusura con pannelli prefabbricati rifiniti in vari modi.
 
Fonte
testo
AA.VV., Guida alla progettazione "le costruzioni prefabbricate"
, in «Modulo» n. 125, 10/86, Milano 1986.
 
Clicca per approfondire gli argomenti
pannelli di tamponamento in
c.a.p.

pilastro con una o piu' mensole
plinto di fondazione

trave reticolare in c.a.p.
coperture con microshed

trave tipo Y