Il legno lamellare

Testo di Enrico Sicignano
 
L'indagine sulle possibilità costruttive del legno, per la realizzazione di coperture di ampi spazi, destinati allo svolgimento di manifestazioni per grandi masse, ha portato alla individuazione di una nuova tecnologia denominata tecnica del legno lamellare incollato. Le travi in legno lamellare incollato permettono la realizzazione di grandi luci, consentendo di ottenere superfici più flessibili, sotto l'aspetto distributivo, per la riduzione o totale eliminazione dei pilastri interni. Le ragioni del successo di questa particolare tecnica del legno, che ne rinnova la tradizione rispetto alle consuete tipologie,  vanno ricercate nella armonia delle libere forme concepite, nella attrattiva di un materiale naturale legato ad un gusto estetico radicato nella memoria, oltre che in ragioni di ordine tecnico-economiche. La fabbricazione degli elementi in legno lamellare è stata resa possibile dalla applicazione di colle di resine sintetiche. Una serie di lamelle di modesto spessore (18 ' 25 mm) sovrapposte e incollate formano una trave lamellare che può essere diritta o curva. Con l'ausilio di appositi apparecchi di pressione, si possono fabbricare, disponendo di tavole piegate e incollate, elementi di un portale curvo composto da semplici lamelle. Questa tecnica ha rilanciato il legno che in tal modo affronta problematiche statico-costruttive prima riservate solo  all'acciaio ed al cemento armato. Le possibilità di coprire luci notevoli, realizzando portali a due o tre cerniere, con legno lamellare, è tale da ritenere questa tecnica costruttiva appannaggio della grande industria. Le soluzioni proposte comprendono tetti o piani inclinati, travi a vista, semplici o incrociate, coperture a guscio, nelle forme con maglie triangolari o del paraboloide iperbolico come è stato straordinariamente realizzato per un padiglione per esposizioni a Dortmund, opera dell'arch. G. Behnisch. Altri esempi da segnalare sono il Padiglione dell'Utopia, realizzato in occasione dell'Expo di Lisbona nel 1998 da Skidmore, Owings & Merrill e Regino Cruz, l'Aeroporto di Oslo di Aviaplan, ed in Italia significative esperienze tra cui il recente Palazzo del Ghiaccio di Merano di Enrico e Johanna Lee.
Palazzo del ghiaccio, Merano, 1998, E. e J. Lee

Palazzo del ghiaccio, Merano, 1998, E. e J. Lee

Palazzo del ghiaccio, particolari, Merano, 1998, E. e J. Lee

Palazzo del ghiaccio, particolari, Merano, 1998, E. e J. Lee

Palazzo del ghiaccio, trave reticolare, Merano, 1998, E. e J. Lee

Palazzo del ghiaccio, trave reticolare, Merano, 1998, E. e J. Lee