luoghi di culto – Un ambiente liturgico protetto da una morbida e sinuosa copertura rivestita da un mosaico di grès color acqua marina diviene icona del programma di nuova evangelizzazione promosso dalla Diocesi e dal Vicariato di Roma per testimoniare nelle periferie la presenza attiva della Chiesa.

Il progetto per la chiesa di San Pio da Pietrelcina è il vincitore di un concorso a inviti bandito nel 2005 e indirizzato a cinque studi di progettazione italiani. Il lotto di progetto è nel quartiere Malafede, una zona di nuova espansione residenziale a ridosso della via Cristoforo Colombo, l'asse viario veloce che collega il centro della capitale con Ostia e il mare. Un aperto e verde sagrato, dall'ampio perimetro irregolare, completa la continuità tra l'aula liturgica e la strada e si offre come piazza che attesta la continuità simbolica e concettuale tra lo spazio sacro e la città.

L'ambiente liturgico, con una superficie di circa 800 mq, è ad aula traversa, con l'altare cioè posto su uno dei lati lunghi, la cui dimensione è doppia rispetto al lato breve. I lati lunghi sono schermati da vetrate, sensibilmente ruotate rispetto al filo della copertura e suddivise da pannelli rettangolari che, in parte protetti da brise soleil di lamiera traforata, filtrano luci e generano ombre. Le funzioni liturgiche sono dislocate nello spazio sacro in un'articolazione differenziata quanto sostanzialmente unitaria. Il presbiterio, il battistero, la cappella feriale, la cappella festiva e la cantoria sono distribuiti secondo diversi assi prospettici e contraddistinti dagli arredi. Si identificano così luoghi distinti, unificati dalla copertura ondeggiante e dalla pavimentazione continua in listoni di travertino.

L'ingresso cerimoniale, disassato e asimmetrico, è segnalato da un involuvro scatolare svuotato, che si incastra elegantermente nella facciata. Esso è impreziosito da 18 pannelli di vetro dorato e finemente serigrafato, che evocano le vetrate di alabastro delle chiese paleocristiane. All'estremità opposta si apre l'ingresso feriale: un vano semplicemente ritagliato nella vetrata si immette in un percorso che, fiancheggiato dai blocchi di travertino della via Crucis, conduce al sagrato posteriore, innalzato su un podio gradonato. Esso è contraddistinto da una sottilissima pensilina bianca di metallo che, come un nastro, si svolge dal campanile alla casa parrocchiale, rilegandoli unitariamente. Il campanile, di calcestruzzo armato, sviluppa il tema figurativo del canneto, già presente sulle pareti dell'aula feriale, qui ruotato in una sorta di trasparente organo aereo.

L'elemento spettacolare che identifica potentemente l'immagine della chiesa è la copertura: una sorta di telo, che si distende, sinuoso e morbido, a proteggere lo spazio liturgico. L'ondeggiante estradosso è rivestito da un mosaico irregolare di lucido grès color acqua marina, mentre all'interno la leggerezza del drappo è resa da una superficie continua in pannelli di cartongesso, il cui bianco candore cattura e modula la luce. La copertura è ordita da una struttura metallica che, articolata in diversi componenti, viene estrusa in fabbrica e poi rapidamente montata a secco in cantiere con giunti bullonati. Di questo complesso sistema di travi metalliche completato a cantiere non ne rimarrà traccia visibile e la Chiesa sarà riconoscibile solo per la sua copertura che mostra un leggero e monolitico manto arcuato.


scheda progetto

Luogo: Malafede (RM)

Progettista: Studio Architettura Anselmi & Associati - Alessandro e Valentino Anselmi, Valerio Palmieri

Collaboratori: D. Bisiach, D. Tinto, R. Nocco

Progetto strutture: E.D.IN. Srl - F. Brancaleoni; Strutture metalliche: Gallese Meccanica industriale Srl - T. Gallese

Impresa di costruzione: IACE Spa - D. Gandola

Tempi di realizzazione: 16 dicembre 2007 - 23 ottobre 2010

scheda studio

Studio: Studio di Architettura Anselmi & Associati

Indirizzo: via Umberto Boccioni, 5

Città: Roma

Telefono: 06 8557947

Fax: 06 8557947

e-mail: studio.anselmi@tiscali.it