alberghi – Il progetto nasce dalla necessità della committenza di fuggire il ritmo frenetico della vita cittadina per rifugiarsi nell'atmosfera più rilassante della collina, riportando in vita il complesso rurale.

Il progetto è un intervento di recupero di tre manufatti siti nelle colline marchigiane precedentemente utilizzati come edifici rurali, legati alla coltivazione della terra e all'allevamento di animali da cortile. La scelta è caduta su degli edifici già esistenti, costruiti con materiali locali con una forte appartenenza al territorio. Il progettista ha utilizzato il linguaggio dell'architettura contemporanea per riqualificare e riutilizzare dei manufatti che altrimenti sarebbero andati distrutti dall'azione del tempo e degli agenti atmosferici. La riconversione è stata una scelta chiara, sia da parte del progettista sia della committenza, di voler ridare una dignità forte a dei manufatti che nei secoli precedenti avevano un ruolo chiaro nella gestione del territorio. Oggi, seppur con funzione diversa rispetto a quella originaria, questi edifici tornano a nuova vita e ritornano a essere parte integrante del territorio. Il complesso in questione è formato da un casolare principale costruito in pietra locale a fine '800 e poi ampliato nella prima metà del novecento, e di due annessi, aggiunti in seguito. La sistemazione paesaggistica prevede un accesso dalla strada privata che conduce a una zona dedicata a parcheggio e garage, nascosta dal resto del progetto da un fitto filare di alberi. Si è voluto fermare le auto all'ingresso della tenuta, per mantenere intatta la tranquillità della struttura ricettiva e dell'abitazione. Un percorso parzialmente scavato nel terreno si snoda dalla zona del parcheggio e si collega con il casolare principale e con i due annessi. Il casolare diventa il fulcro del nuovo percorso progettuale, ed è volto a ospitare l'abitazione della committenza e alcune delle stanze dell'albergo di campagna. Il linguaggio è quella dell'architettura contemporanea, applicata a un tessuto storico preesistente. Al casolare principale viene ricostruita le pelle in pietra locale utilizzando le stesse pietre del casolare originale, ma le bucature, contornate e identificate da una lama di corten, vengono disposte in maniera apparentemente casuale e astratta, e hanno una dimensione più grande rispetto a quelle originali. Le esigenze della committenza nel creare un ambiente che fosse non solo la loro casa, ma anche un luogo di incontro tra persone, un luogo da cui si potesse ammirare un paesaggio e fruire di quella pace che tanto si ricerca al giorno d'oggi, hanno ispirato il progettista a creare, incorniciando la natura con le finestre, dei veri e propri quadri, delle vedute in movimento. L'interno dell'edificio è stato completamente modificato. Trattandosi di un casolare a uso agricolo, esso non poteva soddisfare le moderne esigenze di un albergo di campagna, si è operato perciò un intervento di riprogettazione complessivo che potesse creare gli spazi adeguati per il nuovo utilizzo. I locali di servizio sono stati concentrati nella zona interrata, mentre la zona giorno a doppia altezza si trova nella parte centrale del casolare. Le camere e l'appartamento dei proprietari si trovano al primo piano, collegati da una passerella sullo spazio a doppia altezza. In questo modo si è creata una trasformazione all'inteno di un edificio storico (anche se di scarso interesse monumentale) che ha permesso di coniugare identità, epoche, modalità e finalità differenti. Gli annessi, che presentano un linguaggio omogeneo a quello del casolare principale, ospitano uno la zona benessere, collegata con una lunga piscina rettangolare, e l'altro tre stanze con una connotazione più indipendente.

Focus Risparmio energetico / Green building
Tutti gli edifici sono stati rivisitati all'insegna della sostenibilità, del risparmio energetico e della sicurezza sismica. La costruzione tecnologica delle murature perimetrali ha uno spessore di 65 cm ed è costituito da uno strato esterno della pietra locale originale (30 cm), uno strato di isolamento di stiferite (8 cm) e uno strato di muratura portante (25 cm), che crea una necessaria gabbia antisismica. Con questo tipo di costruzione gli edifici non necessitano di raffrescamento nei mesi estivi e hanno una dispersione termica minima nei mesi invernali. Con l'installazione dei pannelli fotovoltaici e di una pompa di calore al posta di una caldaia a condensazione, gli edifici diventano completamente autosufficienti dal punto di vista energetico. La produzione di un surplus di energia elettrica durante le ore di sole, viene ceduta al fornitore di energia a cui gli edifici sono collegati, e viene poi restituita agli edifici nelle ore notturne, quando necessario.


Scheda progetto

luogo: Pergola (PU)

cliente: www.malatestamaison.com

progetto architettonico: Michele Gambato Architetto, mgark (progetto e D.L.)

impresa di costruzione: Gasparoni Costruzioni snc, Ostravetere (AN)

fotografie: Paolo Mazzucco

tempi di progettazione: 2007

tempi di realizzazione: 2008-2011

superficie costruita mq: Sup. lotto: 10.000 mq; Sup. lorda dell'opera: 930 mq

volume costruito mc: Volume lordo dell'opera: 2.960 mc

Scheda studio

Studio: Michele Gambato Architetto - mgark

Indirizzo: via San Biagio, 8

Città: 35121 Padova

Telefono: 049 8750363

Fax: 049 8761400

e-mail: infomik@mgark.it

www: www.mgark.it