residenze unifamiliari – L'edificio di villa Ferrarini è il risultato della collaborazione tra l'architetto, l'artista e l'artigiano. L'abitazione si sviluppa intorno a un patio interno sul quale affacciano tutti gli ambienti della casa con gradi di apertura diversi.

L'edificio di villa Ferrarini è il risultato della collaborazione tra l'architetto, l'artista e l'artigiano, nell'intento di concretizzare i bisogni manifestati dal committente pur con l'obiettivo di realizzare un'architettura razionale, sintetica, in armonia con il delicato ambiente collinare. L'abitazione si sviluppa intorno a un patio interno sul quale affacciano tutti gli ambienti della casa con gradi di apertura diversi. Nel progetto è costantemente presente la dicotomia tra la natura prorompente e la razionalità dei rapporti numerici ai quali sottostanno gli spazi.
L'architetto raccoglie dal committente il desiderio di intimità e di protezione dall'esterno, la ricerca di raccoglimento spirituale e di padronanza sugli spazi della casa, l'apertura verso pochi ospiti, la necessità costante di confrontarsi con la natura prorompente del luogo attraverso controllate interferenze e la razionalizzazione delle cose attraverso i numeri. E li traduce in spazi: un patio centrale; una "torre" che racchiude l'ambiente più intimo della casa, a cui si accede alla fine del percorso architettonico che la attraversa, e da cui si domina la proprietà e la strada, alla maniera delle vecchie ville del luogo; una stanza per gli ospiti, un'ala personale di intimo riposo.
Il progettista armonizza gli spazi e i ritmi numerici in volumi: due corpi di fabbrica principali a un piano, quattro volumi che racchiudono il soggiorno e la galleria d'arte, la torre, i garage e la camera per gli ospiti, le camere da letto, a cui corrispondono quattro ambiti del patio: intimo (adiacente alla camera da letto), semi-pubblico (sotto la pergola), naturale (giardino e specchio d'acqua). Quattro le "stanze" all'aperto sui tetti, così come quattro sono i lati del lotto e della casa nel complesso. Con poesia e immaginazione ricava accorte inquadrature del paesaggio in modo da far entrare ora la spiritualità della rocca di Cornuda, ora la bellezza dell'alba, ora l'alito della collina prospiciente la dimora, all'interno della corte artificiale, attraverso la galleria fin dentro il soggiorno, fin dentro le camere.
L'artista interviene, nella cura degli interni, con la propria personalità e crea ambiti suggestivi ed evocativi, definisce dettagli ora impreziosendo, ora creando oggetti e opere d'arte: il ponte, le balaustre e i corrimano, i cancelli esterno, interno e a ghigliottina, il gomitolo.
L'artigiano con la propria creatività, sapienza e maestria traduce quelli che sono i desideri della committenza e le note tecniche dell'architetto creando dettagli irrinunciabili: i pavimenti, le sedute alle finestre, le scale e le panche, gli scaffali.



Scheda progetto

luogo: Cornuda (TV)

cliente: Alberto Ferrarini

progetto architettonico: Arch. Thomas Selmin (progetto architettonico, direzione lavori, progetto particolari costruttivi, oggetti d'arredo); Arch. Chiara Malfitano (progetto architettonico, pratiche burocratiche)

collaboratori: Arch. Giovanni Casellato (progetto e realizzazione di oggetti d'arte del patio e degli interni)

impresa di costruzione: Bordin Costruzioni Srl (impresa principale), Artigian Legno (oggetti d'arredo in legno), Giovanni Casellato Design (opere in ferro)

tempi di progettazione: 2007-2009

tempi di realizzazione: 28/04/2008 - maggio 2009

superficie costruita mq: Sup. coperta: 385 mq; sup. complessiva: 440 mq

Scheda studio

Nome: Studio 101 Architetti Associati Malfitano Selmin

Associati: Arch. Chiara Malfitano, Arch. Thomas Selmin

Indirizzo: Via Lissaro, 6/a

Città: Veggiano (PD)

Telefono: 335 8026828 Arch. Selmin - 335 8036826 Arch. Malfitano

Fax: 049 8591165

E-mail: architetti101@yahoo.it

Web: www.architetticentouno.com